Con il Jobs act autonomi spese di formazione deducibili al 100 per cento. Esclusi i contribuenti minimi

La deducibilità integrale delle spese di formazione è tra le novità più importanti del Jobs act autonomi, ossia il provvedimento che introduce misure per la tutela del lavoro dautonomo e che a giorni dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale (è stato firmato dal Capo dello Stato il 22 maggio).

La novità riguarda la possibilità di dedurre dal reddito di lavoro autonomo - entro il limite di 10mila euro l'anno e a partire dall'anno di imposta 2017 - il 100 per cento delle spese sostenute per l'iscrizione a master, convegni e a corsi di formazione e di aggiornamento professionale. Deducibili anche le spese di soggiorno e di viaggio sostenute per partecipare agli eventi formativi. La nuova misura soppianta la precedente disposizione del Testo unico delle imposte sui redditi, la quale prevedeva la deducibilità al 50 per cento delle «spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale, incluse quelle di viaggio e soggiorno». La soglia annua dei 10mila euro, nel caso delle associazioni tra professionisti, dovrebbe essere riferita a ciascun socio od associato.

La novità riguarderà all'incirca 118mila contribuenti  - con una perdita di gettito (Ires e Irpef) per le Casse dello Stato stimata al massimo intorno ai 12,4 milioni di euro (ai quali bisogna aggiungere altri 0,8 milioni di Irap) -, ma restano esclusi da questa misura i contribuenti minimi, o meglio coloro che applicano il regime forfetario (legge 190 del 2014, articoli 54 - 89) con imposta fissa del 15 per cento (sostitutiva dell'Irpef, delle addizionali regionali e comunali e dell'Irap). Chi è in questo regime, infatti, per il calcolo dell'imponibile non può detrarre alcuna spesa sostenuta per l'esercizio della professione. Non fa eccezione la formazione obbligatoria.

TUTTE LE NOVITÀ DEL JOBS ACT AUTONOMI
Il Jobs act autonomi è legge. Deducibilità delle spese di formazione, welfare e contratti di rete tra le novità

Deducibilità delle spese per servizi a sostegno dell'auto-imprenditorialità e per polizze a copertura dei mancati pagamenti

Sempre in tema di deducibilità, il Jobs act autonomi prevede anche la deducibilità integrale, entro il limite annuo di 5mila euro, anche dei costi sostenuti per servizi di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all'auto-imprenditorialità, finalizzati ad ottenere sbocchi occupazionali. Si tratta dei costi sostenuti per servizi specialistici offerti dalle agenzie del lavoro per assistere i lavoratori autonomi nel reinserimento nel mercato del lavoro.

In particolare - si legge nella relazione illustrativa elaborata dal servizio del Bilancio del Senato - si tratta delle «spese sostenute per il pagamento di servizi specialistici per il lavoro e le politiche attive del lavoro offerti dai soggetti accreditati di cui al D.Lgs. n. 150 del 2015 (agenzie del lavoro) e consistenti nell'assistenza prestata al lavoratore autonomo per il suo inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro».

Si prevede inoltre la deducibilità totale dei premi per polizze assicurative facoltative stipulate per tutelarsi dai rischi connessi al mancato pagamento delle prestazioni professionali. Una norma che ha lo scopo di agevolare la stipula di tali polizze favorendo allo stesso tempo lo sviluppo del mercato assicurativo.

Anche nel caso di spese sostenute per servizi a sostegno dell'auto-imprenditorialità e di polizze stipulate per tutelarsi dai mancati pagamenti, i professionisti che applicano il regime forfetario (legge 190 del 2014) restano esclusi.

Mariagrazia Barletta

IL TESTO DEL JOBS ACT AUTONOMI
Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato

pubblicato il: