Un ampliamento quasi tutto ipogeo, ricavato nel vecchio cortile delle caldaie. Il Victoria & Albert museum, una delle più grandi istituzioni museali dell'intero Regno unito (e del mondo), venerdì 30 giugno ha inaugurato un nuovo spazio espositivo: più di 6mila i metri quadri che si districano nel sottosuolo. Il progetto è firmato dallo studio londinese AL_A di Amanda Levete (in collaborazione con gli ingegneri di Arup), autrice anche del recente Museum of Art, Architecture and Technology (Maat) di Lisbona, l'edificio sinuoso affacciato sulle acque del Tago.
Sackler Courtyard, V&A Exhibition Road Quarter, progettato da AL_A. Foto: ©Hufton+Crow
Aston Webb Screen, V&A Exhibition Road Quarter, progetto di AL_A ©Hufton+Crow
L'inesauribile attività che spinge le grandi istituzioni museali a rinnovarsi e ad ampliare i propri spazi, non poteva non interessare un museo del calibro del V&A, che ha portato a termine un ampliamento da 48 milioni di sterline (circa 42 milioni di euro), dando vita ad un ampio spazio ipogeo nel vecchio cortile delle caldaie, all'interno della storica sede di Londra. Si tratta di un intervento edilizio che si inserisce nella già molto vivace attività costruttiva del V&A: è in corso di realizzazione il V&A Dundee, una sorta di succursale del museo londinese in terra scozzese, disegnato da Kengo Kuma (l'apertura è prevista per il 2018); e nell'ex quartiere olimpico Queen Elizabeth di Londra sorgerà il V&A East, firmato Allies and Morrison e O'Donnel and Tuomey, grazie anche alla collaborazione con lo Smithsonian di Washington che parteciperà al programma espositivo per il nuovo contenitore museale.
Sackler Courtyard, V&A Exhibition Road Quarter, progettato da AL_A. Foto: ©Hufton+Crow
Quanto al progetto londinese che ha aperto i battenti da pochi giorni, il tetto dell'edificio è plasmato in modo da formare una sorta di piazza, uno spazio pubblico in continuità con l'adiacente strada Exhibition Road. L'ampliamento - che prende il nome proprio da tale strada, è stato battezzato Exhibition Road Quarter. Il progetto - ha affermato Amanda Levete - «reinventa il museo, considerandolo come un progetto urbano, creando uno spazio d'eccezione per Londra, che ridefinisce la relazione del V&A con la strada e il pubblico».
Aston Webb Screen, V&A Exhibition Road Quarter, progetto di AL_A ©Hufton+Crow
Scala d'ingresso, V&A Exhibition Road Quarter, progetto di AL_A ©Hufton+Crow
L'ingresso alla nuova addizione è dal colonnato realizzato nel 1909 da Aston Webb, architetto britannico autore, tra l'altro, della facciata di Buckingham Palace. Eppure, questo colonnato, chiamato «Aston Webb Screen», nonostante la sua storia è stato trasformato e ha perso completamente la zoccolatura continua sulla quale si ergeva e che serviva a nascondere alla vista dei passanti l'interno del cortile delle caldaie. Il monumentale «Screen» è stato smontato pietra dopo pietra, un atto necessario per poter lavorare e scavare nel vecchio cortile. Ogni parte è stata catalogata, per poi essere rimontata nella sua esatta posizione, ma, il rimontaggio ha dato vita ad un manufatto diverso: abolita la zoccolatura sono stati creati dei piedistalli. Ne è risultato un colonnato aperto e permeabile, che genera una continuità tra la strada e il nuovo cortile al di sotto del quale si sviluppano la hall di ingresso e gli spazi espositivi.
Sainsbury Gallery, V&A Exhibition Road Quarter, progetto di AL_A ©Hufton+Crow
Scale interne, V&A Exhibition Road Quarter, progetto di AL_A ©Hufton+Crow
Il cortile, denominato Sackler Courtyard, ha una pavimentazione composta da 11mila piastrelle in ceramica. Tra gli spazi sotterranei è stato inoltre ricavato un grande e flessibile spazio espositivo (Sainsbury Gallery). In tutto 1.100 metri quadri liberi da pilastri e da qualsiasi altro vincolo strutturale. E, c'è un po' di Italia nel progetto: gli arredi della caffetteria della Sackler Courtyard sono stati disegnati dallo studio AL_A e realizzati dall'azienda Moroso.
V&A Exhibition Road Quarter, progetto di AL_A ©Hufton+Crow
Ala Henry Cole Wing e caffeteria, the V&A Exhibition Road Quarter, progetto di AL_A ©Hufton+Crow
I 48 milioni di sterline sono stati raccolti grazie alla lotteria nazionale e a donazioni di privati (The Monument Trust, The Dr Mortimer and Theresa Sackler Foundation, The Headley Trust, The Blavatnik Family Foundation, the Garfield Weston Foundation, Peter Williams e Heather Acton, più altri donatori e amici del V&A).
Mariagrazia Barletta
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