Stefano Boeri Architetti si aggiudica con il suo Bosco Verticale di nuova generazione il concorso per la riqualificazione dell'area di Jaarbeursboulevard vicino alla Stazione di Utrecht. La Torre dei Biancospini con le sue oltre 10.000 piante di diverse varietà contribuirà ad assorbire circa 5,4 tonnellate di CO2.
Questo olandese è solo l'ultimo Bosco Verticale piantato dall'architetto milanese, dopo il successo di Milano, Boeri riesce a sedurre infatti le aspirazioni e le fantasie di svizzeri, cinesi, francesi e albanesi. Il suo ormai è diventato un simbolo, un prodotto appetibile per quasi tutte le città afflitte dallo smog e dall'inquinamento, garantendo il perfetto equilibrio tra sviluppo verticale ed efficienza ecologica.
Il concept di Boeri alimenta ormai il dibattito architettonico da qualche anno, si critica la sua difficile manutenzione, la gestione centralizzata del verde e il fatto che sia una cara operazione di greenwashing. Tuttavia il Bosco Verticale è ormai entrato nell'immaginario collettivo italiano ed estero, una nuova icona del made in Italy nel mondo.
La Torre dei Biancospini
Il progetto per la costruzione del nuovo distretto urbano a Jaarbeursboulevard, presentato dal Consorzio G&S Vastgoed and Kondor Wessels (VolkerWessels) Projecten, prevede la costruzione di due edifici alti, uno progettato da Stefano Boeri Architetti che affaccia sul Boulevard e uno progettato da MVSA Architects di Amsterdam.
La Torre dei Biancospini, dal punto di vista urbanistico, cerca un dialogo con la città individuando uno sviluppo verso l'alto che rispetta e valorizza le dimensioni dell'isolato tra Croeselaan e Jaarbeursboulevard e aprendosi al quartiere con un piano terra attivo e trasparente, in diretto contatto con il giardino al sesto piano, uno spazio chiamato Vertical Forest Hub, un luogo di condivisione e ricerca sui temi della forestazione urbana nelle città del mondo. Nuove funzioni alimenteranno la vita di quartiere, ci saranno: zone ufficio, spazi per il fitness e per lo yoga, parcheggi per le bici e un spazio pubblico ricreativo.
Per quanto riguarda l'ecologia la torre di 90 metri sarà arricchita sulle sue facciate da 10.000 piante di diverse varietà (360 alberi, 9.640 tra arbusti e fiori), l'equivalente di un ettaro di bosco. L'idea è che a pieno regime, la Torre dei Biancospini contribuirà ad assorbire circa 5,4 tonnellate di CO2.
L'inizio dei lavori è previsto entro il 2019 e terminerà per il 2022.
Torre dei Biancospini - Utrecht | ©A2STUDIO / ©Stefano Boeri Architetti ©MVSA Architects
Crediti
Architetti: Stefano Boeri Architetti
Località: Utrecht
Project Coordinator: Francesca Cesa Bianchi
Team Leader: Benedetta Cremaschi
Team: Daniele Barillari, Francesca Da Pozzo, Alberto Lunardi, Maddalena Maraffi, Giovanni Nardi, Federico Panella, Paolo Russo
Immagini: ©A2STUDIO / ©Stefano Boeri Architetti ©MVSA Architects
pubblicato il: