La moda del cibo e della ristorazione invade la nostra quotidianità, dalla tv ai giornali tutto stimola il nostro appetito, ma è ancora il ristorante, il luogo fisico dove si celebra l'arte dell'ospitalità. Attraverso un viaggio tra gli ultimi ristoranti realizzati dallo studio milanese Piuarch, si delinea un percorso intellettuale tra tradizione gastronomica e innovazione architettonica.
Un ristorante è principalmente una vetrina per rivelare un certo tipo di cucina o uno stile particolare del proprietario, l'interpretazione e trasmissione di un concetto o di un carattere è questo l'obiettivo che deve prefissarsi un progettista in questo campo ed è questo lo spirito con cui Piuarch ha realizzato recentemente l'interior design di quattro ristoranti, tra l'Italia e la Russia.
Ristorante Gold by Dolce&Gabbana | Milano, 2007
L'interpretazione dello stile del committente è una caratteristica chiara nel progetto ideato per Dolce&Gabbana per il loro ristorante a Milano completato nel 2007, già dal nome, Gold, si nota come il progetto sia stato improntato ai valori della celebre maison. L'obiettivo era quello di porre le basi per realizzare un locale "di moda", quindi candelabri, lampade, pareti e specchi, grazie a un gioco di riflessi e scorci l'oro sembra circondare il cliente. Una grande enfasi del dettaglio caratterizza tutto l'intervento, lampade scultoree a sospensione fatte da una nuvola di piccole sfere di vetro soffiato a mano, superfici in marmo e quinte fatte da fili metallici per comunicare la tendenza decorativa tipica del marchio.
Gold by Dolce&Gabbana, Milano, 2007 | Piuarch srl | © Andrea Martiradonna
Ristorante Mansarda | San Pietroburgo, 2011
Ma l'esperienza dello studio milanese si spinge fino in Russia con due interventi, il primo per il ristorante Mansarda presso il quartier generale Gazprom di San Pietroburgo. Si tratta di un intervento che vuole esprimere l'aspirazione del proprietario a fare del suo ristorante il tempio della nuova tradizione gastronomica russa, in questo caso attraverso l'utilizzo del legno e di elementi di arredo semplici le ampie vetrate assumono grande importanza, esaltando così il meraviglioso panorama sulla città in un dialogo che prosegue dalla tavola allo sguardo, tra città e cucina, tra innovazione e tradizione.
Ristorante Mansarda, San Pietroburgo, 2011 | Piuarch srl | © Andrea Martiradonna
Ristorante Maxim | Mosca, 2012
Il ristorante Maxim invece, situato all'ultimo piano di un lussuoso centro commerciale di Mosca, vuole proporsi come una destinazione "cult", dove far rivivere l'atmosfera metropolitana newyorkese, di gusto quindi esotico rispetto alla tradizione russa, si struttura su uno spazio fluido, realizzato come un loft su più livelli, con finiture di cemento faccia a vista, grandi doghe di legno scuro a pavimento, vetro, metallo e divani in stile Chester. Sui banconi si preparano e servono cocktail tra dettagli in pelle invecchiata e tessuti tartan.
Ristorante Maxim, Mosca, 2012 | Piuarch srl | © Andrea Martiradonna
Ristorante M89 Hotel | Milano, 2017
Sempre dal mood internazionale è la sala panoramica dell'M89 Hotel a Milano, ultimato nel 2017, l'arredo sobrio permette di esaltare la complessa geometria del soffitto e le ampie vetrate perimetrali attraverso le quali è possibile ammirare il panorama. L'intervento è valorizzato inoltre da un ampia terrazza su cui gli architetti hanno sviluppato anche uno studio sulla vegetazione.
Ristorante di M89 Hotel,Milano, 2017 | Piuarch srl | © Andrea Martiradonna
studio Piuarch
Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario
www.piuarch.it
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