Il suo nome era nell'aria da alcuni mesi e adesso, dopo il via libera del Comune di Milano, della Regione Lombardia, della Camera di Commercio, e la designazione, in rappresentazione del MiBACT, di componente del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione, è finalmente arrivata la nomina ufficiale che vede l'architetto Stefano Boeri Presidente della Fondazione La Triennale di Milano.
Il nuovo Consiglio nominato lo scorso 8 febbraio e composto, oltre che dall'architetto Boeri, da Lorenza Bravetta, Vincenzo Ugo Manes, Roberto Ernesto Maroni, Carlo Edoardo Valli, Elena Vasco, Elena Tettamanti, Alberto Artioli e Antonio Calabrò, lo ha nominato all'unanimità presidente della celebre istituzione.
Dopo la prematura scomparsa del Direttore Claudio De Albertis, avvenuta poco più di un anno fa, e il successivo subentro della Vice Presidente Clarice Pecori Giraldi, la struttura di viale Alemagna sembra così pronta ad aprire un nuovo capitolo della sua storia e Stefano Boeri ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per riempire queste nuove pagine bianche.
Stefano Boeri | Foto Gianluca Di Ioia
© Stefano Boeri Architetti | Polo della Ristorazione ad Amatrice 2017
Perché Stefano Boeri
Se dovessimo descrivere Stefano Boeri con un aggettivo, "impegnato" sarebbe quello più adatto. Progettista tra i più in voga degli ultimi anni, direttore di Domus e di Abitare, Docente Ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano, Assessore alla Cultura del Comune di Milano dal 2011 al 2013, membro del comitato scientifico della Galleria degli Uffizi di Firenze dal 2015, nel corso dei suoi 61 anni l'architetto milanese non si è fermato un attimo.
Stefano Boeri la creatività ce l'ha nel sangue: figlio di Cini Boeri, nota architetto e designer di fama internazionale, è salito sulle vette delle classifiche internazionali grazie all'intuizione geniale dello sviluppo del verde su linea verticale nell'architettura urbana. In brevissimo tempo il suo pluripremiato Bosco Verticale ha conquistato l'attenzione mondiale, tanto da essere introdotto nei piani d'intervento urbano di diverse città europee tra le quali, trionfo di inizio anno, l'inserimento di questo modello innovativo a servizio del social housing a Eindhoven, nei Paesi Bassi.
Non un archistar, bensì un archistreet: è così che ama identificare la sua figura, un progettista che guarda in alto e inventa grattacieli partendo dal basso, facendo passeggiate e incontrando le persone per strada. Forse è proprio questo il suo punto forte, l'attitudine a rispondere alle esigenze della città con un costante impegno in attività sociali e culturali.
Di certo avere come Presidente di una struttura così importante il vincitore del grattacielo più innovativo del mondo darà lustro all'istituzione fondata da Guido Marangoni, che della bellezza ha fatto la sua arma vincente, nell'arte, design, architettura e moda. In attesa di scoprire tutte le novità, un grosso in bocca al lupo a Stefano Boeri e al nuovo Consiglio per questa nuova avventura!
nuovo CDA della Fondazione della Triennale di Milano - Foto Gianluca Di Ioia
Elisa Scapicchio
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