Per architetti e ingegneri si fa più vicina la possibilità di accumulare gratuitamente i contributi versati presso più casse di previdenza, con conseguente vantaggio anche sul fronte della maturazione dei requisiti di pensionamento. Lo scorso venerdì, Inarcassa ha comunicato l'avvenuta «approvazione definitiva, da parte dei ministeri vigilanti (del Lavoro e dell'Economia ndr), alla modifica del Regolamento Generale di Previdenza, che recepisce la pensione in cumulo come nuova tipologia di prestazione previdenziale».
Si tratta di un passo avanti importante, ma non conclusivo, verso l'estensione ad architetti e ingegneri del cumulo gratuito, misura prevista dalla legge di Stabilità 2017. Quest'ultima ha allargato ai soggetti iscritti alle casse professionali privatizzate la possibilità di conseguire un'unica pensione cumulando gratuitamente i contributi versati presso due o più gestioni (Inps, gestione separata Inps, Inpdap e Casse dei professionisti).
A regolare la novità aveva provveduto l'Inps, emanando un'apposita circolare (la numero 140 del 12 ottobre 2017) contenente, tra l'altro, i criteri e i requisiti per l'erogazione della pensione, dettagliandoli a seconda dei diversi trattamenti che possono essere conseguiti in regime di cumulo: pensione di vecchiaia, pensione anticipata, pensione di inabilità, pensione ai superstiti. La circolare aveva tra l'altro precisato che i periodi assicurativi oggetto del cumulo non devono essere coincidenti.
Per approfondire:
• Manovra 2017, Cumulo gratuito per i contributi versati presso più enti previdenziali
• Previdenza: circolare Inps sul cumulo gratuito di contributi versati alle casse dei professionisti
I tempi
Approvata la modifica al Regolamento generale di previdenza di Inarcassa, per architetti e ingegneri manca un ultimo tassello, previsto dalla circolare di ottobre dell'Inps: devono essere stipulate convenzioni tra Inps e le Casse private coinvolte, compresa, ovviamente, Inarcassa. Aspetto rimarcato anche da Giuseppe Santoro, presidente della Cassa degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti: «Per l'accesso alla prestazione previdenziale - ha sottolineato - resta ora l'ulteriore passo della stipula della convenzione in negoziazione tra Adepp (l'Associazione degli enti di previdenza privati ndr) e Inps».
Il 23 gennaio si è svolto un ulteriore incontro tra la delegazione tecnica dell'Adepp e le competenti direzioni dell'Inps per la messa a punto della convenzione. Restano alcuni nodi, sui quali è avvenuto il confronto, si tratta - scrive l'Adepp in una nota - «di temi legati, in particolare, all'individuazione dell'Ente istruttore nel caso di pensione di vecchiaia in regime di cumulo e alla previsione di modalità tecniche di formazione della provvista che consentano una preventiva verifica di congruità da parte dei singoli Enti». Ottenuta la convenzione quadro, poi questa dovrà essere sottoscritta dai singoli enti aderenti all'Adepp, tra cui Inarcassa.
«L'Adepp - si legge ancora nella nota del 23 gennaio - manifesta un cauto ottimismo circa l'andamento del confronto e confida che gli ultimi, importanti, nodi rappresentati in sede tecnica possano essere rapidamente definiti nel senso auspicato, per consentire la sottoscrizione delle prime convenzioni già entro il prossimo mese di febbraio».
Mariagrazia Barletta
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