Residenze, uffici, una piazza commerciale, funzioni pubbliche e un parco urbano di 200mila metri quadri con aree verdi attrezzate. È questo il mix di funzioni che andrà a rigenerare un brano urbano della periferia est di Milano. Il progetto, il cui masterplan è firmato dallo studio Mario Cucinella Architects, con la collaborazione del celebre paesaggista francese Michel Desvigne, a cui è stato affidato il disegno del parco, è stato presentato il 3 maggio a Palazzo Marino.
Il progetto prende il nome di SeiMilano (seimilano.com) e sarà sviluppato da Borio Mangiarotti, azienda storica operante nel settore immobiliare, in partnership con il fondo americano Värde, con cui la società ha siglato un accordo di joint venture che prevede un investimento di oltre 250 milioni di euro. Partner dell'iniziativa per una piccola quota di volumetrie pari al 6,5% circa del totale è la cooperativa Solidarnosc.
Il nuovo brano urbano si estenderà per 300mila metri quadri tra via Calchi Taeggi e via Bisceglie. L'area non è lontana dal quartiere direzionale di Lorenteggio, dal Parco delle Cave (il terzo della città per ampiezza) e dall'ex scalo ferroviario San Cristoforo, dove, secondo l'accordo di programma per la rigenerazione degli ex scali milanesi, dovrà sorgere un'area naturalistica di 140mila metri quadri.
Il primo passo consisterà nella bonifica dell'area, dopodiché si darà avvio alle prime fasi di costruzione del progetto che prevede oltre 1.000 residenze suddivise al 50 % in residenza libera e convenzionata, 26mila metri quadrati di uffici e 8mila metri quadrati di funzioni commerciali, per uno sviluppo di oltre 123mila metri quadri di superficie lorda di pavimento.
Il parco con rogge, frutteti e orti
L'obiettivo del masterplan è quello di creare una città giardino e in questa ottica il parco ha un ruolo da protagonista, insieme al rapporto tra spazi aperti e costruiti. In particolare, il parco sarà caratterizzato da un'alternanza di superfici boschive, filari alberati, frutteti, prati, orti e rogge.
«Il progetto SeiMilano propone il tema della "città-giardino", perseguendo un modello di sviluppo urbanistico caratterizzato da una ritrovata simbiosi tra architettura e paesaggio. L'idea alla base dell'intervento - ha dichiarato Mario Cucinella - è quella di creare un parco abitato aperto alla città sfruttando alcune caratteristiche logistiche, quali la prossimità alla stazione della Metropolitana Bisceglie e l'estensione dell'area che consente la creazione di un grande parco quale nuova infrastruttura verde per lo sport e il tempo libero a servizio della collettività. Il disegno del masterplan di SeiMilano nasce dalla relazione tra il progetto del nuovo parco e la struttura degli edifici, ovvero da una frammentazione dello spazio costruito per favorire la permeabilità tra parco, residenze, spazi pubblici e privati e il resto della città».
Il parco sarà integrato ad una catena di parchi. «La relazione tra città e campagna è l'archetipo dell'intero progetto che si ispira alla rete agricola della Pianura Padana», ha sottolineato Michel Desvigne, già impegnato in Italia con il progetto del nuovo parco urbano di Prato che lo ha visto lavorare in team con Tommaso Principi e Paolo Brescia, fondatori di OBR Open Building Research.
«Se da un lato questo progetto rafforzerà il sistema di parchi e connessioni verdi nell'area sud-ovest della città, andando a collegare il nuovo parco a quelli delle Cave, dei Fontanili e delle Crocerossine, dall'altro porterà nuovi servizi in un'area che da anni attende di essere rigenerata», ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica, Verde e Agricoltura, Pierfrancesco Maran.
di Mariagrazia Barletta
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