Citylife. Inaugura Babylife firmato 02 Arch, il primo asilo nido in legno a Milano

Un nuovo tassello di architettura contemporanea si concretizza a Citylife, a disegnarlo questa volta non sono archistar internazionali, ma il giovane studio milanese 02 arch, fondato da Ettore Bergamasco e Andrea Starr Stabile.

Le piccole casette dell'asilo di Babylife sono state inaugurate lo scorso venerdì 8 giugno in una cerimonia alla presenza del sindaco Giuseppe Sala e altri rappresentanti istituzionali, si concretizza così il primo asilo nido completamente in legno del Comune di Milano.

Il progetto nasce da un concorso bandito nel 2014 da CityLife in accordo con il Comune di Milano, al quale erano stati invitati a partecipare i team under 35 vincitori delle ultime edizione del concorso AAA architetti cercasi di Federabitazione Lombardia-Confcooperative.

Tra i partecipanti la giuria scelse di premiare lo studio 02 arch, per l'attenzione dimostrata nel loro progetto "alle esigenze dei bambini e dell'ambiente, alla pedagogia e all'ecosostenibilità".

I lavori, iniziati in luglio dell'anno scorso, sono stati realizzati da ITI Impresa Generale S.p.A. e Damiani-Holz&Ko S.p.A. (in seguito a una gara di evidenza pubblica) e hanno previsto un investimento di 3,5 milioni di euro.

Il nuovo asilo nido aprirà le sue porte a 72 bambini da 0 a 36 mesi da settembre prossimo, per l'inizio dell'anno scolastico.

L'asilo nido Babylife 

All'interno del nuovo grande parco urbano di oltre 173.000 mq, nella neonata via Demetrios Stratos a Citylife, l'asilo nido firmato 02 arch racconta ai bambini un nuovo modo di imparare, più attento alle risorse e alle necessità dell'ambiente. Un'architettura efficace energeticamente, che segue i principi del protocollo LEED, ma che allo stesso tempo si pone al servizio della pedagogia per offrire spazi di vero supporto ai processi cognitivi dei più piccoli.

L'asilo conta una superficie totale di 1.000 mq inserita in circa 3.000 mq di giardino, un volume totale suddiviso in piccole casette disposte in maniera irregolare intorno ad un patio centrale, un'architettura che cerca nella piccola scala un contatto con il parco urbano che la circonda e trova nella distribuzione centripeta una buona formula di flessibilità che permette al complesso modifiche ed ampliamenti.

Un architettura sostenibile per l'infanzia

La novità di Babylife è nella struttura, per la prima volta a Milano un asilo nido è stato costruito completamente in legno, gli elementi orizzontali e verticali sono stati infatti realizzati in pannelli di x-lam che hanno permesso ottimi risultati in termini di coibentazione e una ridotta dimensione delle pareti.

Internamente luci, colori, materiali e finiture esaltano la polisensorialità dell'ambiente per generare uno spazio ricco ed articolato, adatto alle esplorazioni cognitive dei bambini.

La varietà interna si ritrova nelle facciate, dove si alternano pareti bianche in pannelli compositi in alluminio, a pareti tinte color legno realizzate con listoni di ecolegno.

L'insieme di tutte le scelte tecnologiche messe in atto hanno come obiettivo il raggiungimento della certificazione LEED Platino, il riconoscimento più alto previsto dal sistema che valuta le prestazioni energetico-ambientali degli edifici.

In particolare, è stata posta attenzione alla ricerca del miglior rapporto con la posizione e il clima locale, all'orientamento dell'edificio, al risparmio energetico, al contenimento dei consumi energetici attraverso l'utilizzo di tecnologie solari, al contenimento dei consumi d'acqua grazie all'utilizzo di sistemi di recupero e valorizzazione delle acque meteoriche e di scarico, all'ottimizzazione degli impianti di produzione del calore, ai sistemi di coibentazione degli edifici, all'illuminazione e alla climatizzazione naturale, e infine all'introduzione di sistemi trasparenti di controllo quali la certificazione dei materiali utilizzati.

L'ottimizzazione e l'uso corretto dell'illuminazione naturale, assicurano le condizioni ambientali di benessere visivo degli spazi chiusi, riducendo, quando possibile, il ricorso a fonti di illuminazione artificiale.

 

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