La comunicazione dei dati in materia di spesometro, relativamente al terzo trimestre 2018, slitta al 28 febbraio 2019. Resta l'abolizione dello split payment per i professionisti. Con un emendamento viene inoltre estesa al 2018 la possibilità, anche per i professionisti, di compensare le cartelle esattoriali con i crediti maturati nei confronti della pubblica amministrazione.
Sono alcuni dei contenuti del disegno di legge di conversione del decreto "Dignità", approvato definitivamente dal Senato. Il provvedimento è ora legge e si attende la pubblicazione in "Gazzetta ufficiale".
Il testo della legge "disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese"
Compensazione delle cartelle esattoriali con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione
Vengono estese a tutto il 2018 le norme che consentono ai titolari di crediti commerciali e professionali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati secondo le modalità previste dalla normativa vigente, di compensare tali crediti con le cartelle esattoriali.
In pratica, anche per tutto il 2018, se si hanno crediti verso lo Stato si può decidere di utilizzarli per pagare eventuali cartelle a proprio carico. La compensazione si applica con riferimento ai carichi affidati agli Agenti della riscossione entro il 31 dicembre 2017.
Spesometro: slittano i termini per le comunicazioni
Per quanto riguarda la trasmissione dei dati delle fatture emesse e ricevute da parte dei soggetti passivi Iva, viene stabilito che la comunicazione dei dati relativi al terzo trimestre 2018 non debba essere effettuata entro il mese di novembre 2018, bensì entro il 28 febbraio 2019. Qualora si opti per la trasmissione con cadenza semestrale, i termini temporali sono fissati al 30 settembre per il primo semestre e al 28 febbraio dell'anno successivo per il secondo semestre.
Va ricordato che la legge di bilancio 2018 ha disposto, a decorrere dal 1° gennaio 2019, l'introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria nelle operazioni tra privati e, contestualmente, l'eliminazione delle comunicazioni dei dati delle fatture (spesometro).
Split payment professionisti
Nessuna novità rispetto a quanto contenuto nel decreto legge: l'abolizione dello split payment per i professionisti resta e ha effetto dal 14 luglio (data di entrata in vigore del cosiddetto decreto Dignità).
Lo split payment - va ricordato - è il meccanismo della scissione dei pagamenti per effetto del quale l'Iva addebitata in fattura ad una pubblica amministrazione non viene corrisposta al fornitore, ma è la stessa Pa a versarla nelle casse dell'Erario. Tale meccanismo era stato esteso ai professionisti a partire dal 1° luglio 2017. Il decreto Dignità ha fatto un passo indietro e ha abolito lo split payment per i professionisti.
L'abolizione si applica, infatti, «alle operazioni per le quali è emessa fattura successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto». Significa che se la fattura ha data successiva al 14 luglio, allora non bisogna applicare lo split payment e questo vale anche per prestazioni concluse prima dell'entrata in vigore del decreto legge.
di Mariagrazia Barletta
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