Bonus ristrutturazioni, ecobonus e greenbonus: mantenuta la proroga nel Ddl di Bilancio 2019 approvato alla Camera

Il quadro degli incentivi edilizi per il 2019

Proroga di un anno per il bonus del 65 per cento per l'efficientamento energetico degli edifici. Non viene toccata la scadenza al 31 dicembre 2021 per l'ecobonus applicato ai condomìni. Un anno di vita in più concesso anche al greenbonus, ossia alla detrazione del 36 per cento applicata alle spese per il rinverdimento di tetti, balconi e altre pertinenze di abitazioni.

Vengono differiti per un altro anno, nella misura del 50 per cento, la detrazione per le ristrutturazioni edilizie e il bonus per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. Nessuna modifica al sismabonus, che resta confermato al 50 per cento fino al 2021, con la possibilità di far salire la detrazione al 70 o all'80 per cento (75 o 85 per cento nel caso di condomìni) a seconda dell'entità del miglioramento sismico conseguito.

È questo - in estrema sintesi - il quadro delle detrazioni edilizie che dovrebbe delinearsi il prossimo anno, stando ai contenuti del disegno di legge di Bilancio 2019 appena licenziato alla Camera, dove è stata approvata la questione di fiducia posta dal Governo.Con le trattative con Bruxelles ancora aperte, il testo dovrebbe subire importanti modifiche al Senato, ma i bonus non sembrano essere messi in discussione. 

Bonus del 50 per cento per le ristrutturazioni

Secondo quanto prevede il Ddl di Bilancio 2019, anche per tutto il prossimo anno le spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia (fino al tetto di spesa di 96mila euro per unità immobiliare) potranno godere della detrazione del 50 per cento, da suddividere in 10 quote annuali di pari importo.

Un anno in più al bonus per l'acquisto di arredi

Prorogato di un anno anche il bonus mobili, che si applica alle spese per l'acquisto di mobili, di grandi elettrodomestici (di classe non inferiore ad A+ o A per i forni) e di altre apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica. Resta immutato il tetto di spesa di 10mila euro. La detrazione resta del 50 per cento, da spalmare in 10 quote annuali di uguale importo. Di tale incentivo - va ricordato - possono usufruire solo coloro che effettuano lavori ammessi al bonus per le ristrutturazioni edilizie.

Sismabonus confermato fino al 2021

Il sismabonus resta confermato fino al 2021 nella misura del 50 per cento, con la possibilità di far salire la detrazione al 70 per cento (75 per cento nel caso di condomìni) se - in seguito ai lavori - la riduzione della vulnerabilità conseguita permette di classificare l'immobile nella classe di rischio immediatamente inferiore a quella di partenza. Con un "salto" di due classi di rischio si continua a detrarre l'80 per cento della spesa sostenuta (85 per cento per i condomìni).

Il bonus continua ad applicarsi agli immobili ubicati nelle zone considerate in classe da 1 a 3 di pericolosità sismica (ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003). La detrazione, da ripartire in cinque quote annuali, deve fare i conti con il tetto di spesa, che resta confermato a 96mila euro per unità immobiliare. In caso di interventi su parti comuni di edifici condominiali, il tetto dei 96mila euro va moltiplicato per il numero delle unità immobiliari dell'edificio.

Per approfondire si rimanda all'articolo:
Bonus ristrutturazioni per case e condomìni: la proroga nel DDL Bilancio 2019. Confermato l'obbligo di comunicazione all'ENEA

Ecobonus al 65% anche nel 2019

Il disegno di legge di Bilancio 2019 prevede la proroga, fino a dicembre 2019, della detrazione fiscale (dall'Irpef e dall'Ires) per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, che, salvo modifiche, resterebbe anche il prossimo anno al 65 per cento. Resta ridotta al 50 per cento la percentuale di detrazione per la sostituzione di infissi. 

Resta attiva fino al 2021 la detrazione del 65 per cento per interventi applicati alle parti comuni dei condomini o all'intero stabile condominiale. Viene mantenuta in vita fino al 2021 anche la detrazione maggiorata del 70 e 75 per cento riservata a interventi, sempre di riqualificazione energetica dei condomìni, ma che rispettano precisi requisiti. Dunque, fino al 2021 la detrazione delle spese sostenute per la riqualificazione di parti comuni degli edifici condominiali può arrivare fino al 70 per cento se ad essere interessata è una quota consistente dell'involucro edilizio, ossia non inferiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell'edificio stesso.

Si può arrivare anche a detrarre fino al 75 per cento delle spese. È il caso di interventi sulle parti comuni messi in atto per migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva, che «conseguano almeno la qualità media di cui al decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 26 giugno 2015». Per le detrazioni del 70 e 75 per cento, il tetto di spesa è pari a 40mila euro moltiplicati per il numero di appartamenti che compongono il condominio interessato dai lavori di efficientamento. 

Greenbonus

Viene mantenuto in vita per un altro anno (per tutto il 2019) anche il greenbonus introdotto dalla legge di Bilancio dello scorso anno. Si tratta di una detrazione fiscale che incentiva il rinverdimento di tetti, balconi e altre pertinenze di abitazioni. La detrazione dall'imposta sul reddito delle persone fisiche spetta nella misura del 36 per cento e riguarda le spese sostenute per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Per approfondimenti su greenbonus ed ecobonus si rimanda all'articolo
Ecobonus e greenbonus: ecco cosa prevede il DDL di Bilancio 2019

 di Mariagrazia Barletta

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