È stato firmato il 12 dicembre il protocollo d'intesa tra il Coni, il Consiglio nazionale degli Architetti e l'Ordine degli Architetti di Roma per promuovere un concorso di progettazione internazionale di riqualificazione dell'area del vasto e storico parco sportivo del Foro Italico a Roma.
Con l'accordo sono state delineate anche le caratteristiche del concorso: internazionale, in due gradi e a procedura aperta, con rimborso spese per i finalisti. Al vincitore del concorso saranno affidate le fasi successive della progettazione. Gli affidamenti, però - si legge in una nota stampa congiunta diffusa dai firmatari - sono vincolati al reperimento delle risorse finanziarie.
«Il Consiglio nazionale degli architetti e l'Ordine di Roma, inoltre - ciascuno per la parte di rispettiva competenza - forniranno gratuitamente una specifica consulenza nella stesura del bando e metteranno a disposizione, sempre gratuitamente e per tutta la durata del concorso, la piattaforma informatica concorsiawn, sulla quale svolgere il concorso stesso».
Le intese con l'amministrazione capitolina e il II Municipio
L'accordo sul concorso per la riqualificazione dell'area del Foro italico è stato preceduto da due intese che hanno visto protagonista la Capitale. Per ora impegni presi, ma che se rispettati (e speriamo lo siano) potrebbero segnare l'inizio di una auspicata ondata di competizioni. Anche se, tra iniziative pubbliche e private, Roma è già sotto i riflettori (si legga oltre).
Lo scorso primo ottobre, infatti, Francesca Del Bello, Flavio Mangione e Amedeo Schiattarella, rispettivamente presidenti del secondo Municipio, dell'Ordine degli Architetti di Roma e di In/Arch Lazio, hanno sottoscritto un protocollo di intesa per dieci concorsi di architettura attraverso i quali intervenire su altrettante piazze del Municipio, che va ricordato è nel centro di Roma (il territorio del II Municipio va dal Nomentano a Villa Ada, dal quartiere Flaminio al quartiere Trieste).
Infine, il 7 novembre è stato siglato un protocollo di intesa tra Roma Capitale, il Consiglio nazionale degli Architetti e l'Ordine degli Architetti di Roma. Oltre all'impegno preso dall'amministrazione comunale per la diffusione dello strumento del concorso di progettazione, anche in questo caso sono stati definiti i requisiti delle competizioni, che poi sono quelli su cui il Consiglio nazionale si batte da tempo, inglobati ad esempio, nel concorso per le residenze nell'area ex Falck di Sesto San Giovanni, lanciato da Milanosesto, con la collaborazione del Cnappc, e vinto dallo studio 02Arch (Ettore Bergamasco e Andrea Starr Stabile).
Apertura internazionale, articolazione in due gradi, rimborso spese per i partecipanti alla seconda fase, incarico certo ai vincitori, costituzione di una giuria di chiara fama, composta da almeno cinque membri: sono queste le caratteristiche messe nero su bianco attraverso il protocollo con cui l'amministrazione capitolina si è impegnata nella diffusione del concorso di progettazione per promuovere la qualità e la cultura architettonica.
Attesa per gli esiti delle competizioni in corso
Nel frattempo, vanno avanti due concorsi, tra i più importanti banditi negli ultimi tempi. Si tratta del concorso per la realizzazione della sede dell'Istat nel comprensorio di Pietralata, per il quale è stata nominata la commissione giudicatrice, i cui membri sono: Lorenza dell'Aera, Philippe Daverio, Francesco Cellini, Enzo Siviero e Andreas Kipar.
Ha attratto i grandi nomi dell'architettura il concorso per la riqualificazione e il recupero del complesso immobiliare in via Principe Umberto a Roma, bandito dal Poligrafico e Zecca dello Stato: 3TI progetti Italia, ABDR Architetti Associati, Atelier(s) Alfonso Femia, Bodin et associés, Cino Zucchi architetti, Guicciardini & Magni Architetti - studio associato, Insula Architettura e Ingegneria, Isolarchitetti, Rudy Ricciotti architecte, Eduardo Souto de Moura. Si attende il nome del vincitore.
C'è attesa anche per gli esiti del concorso ad inviti bandito dall'Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM) per l'elaborazione del masterplan che andrà a definire il progetto di sviluppo che l'Università porterà avanti per i prossimi trenta anni con l'obiettivo di raddoppiare le strutture del campus universitario di Trigoria (a sud del Grande Raccordo Anulare), inaugurato nel 2008. In lizza ci sono sette team: Atelier(s) Alfonso Femia, Diller Scofidio + Renfro e Alvisi Kirimoto Partners, El Equipo Mazzanti, Labics e Topotek 1, Mario Cucinella Architects, Sauerbruch Hutton, Xaveer De Geyter Architects.
di Mariagrazia Barletta
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