Svolgere un Tirocinio Professionale in sostituzione della prima prova pratica dell'Esame di Stato è una modalità ancora poco diffusa in Italia, possibile ad oggi in Liguria, Toscana, Veneto e, da quest'anno, anche in Emilia Romagna.
Per fare il punto sulle diverse possibilità a disposizione dei neolaureati, abbiamo sintetizzato di seguito le diverse procedure possibili, con un approfondimento sul tirocinio professionale, per capire dove è possibile farlo, quali sono gli ordini convenzionati e gli studi professionali accreditati.
Esame di stato abilitazione alla professione di architetto
Convenzione quadro, articolazione delle prove e esonero della prova pratica
Il DPR 328/2001 regola l'ammissione all'esame di Stato e le relative prove per l'esercizio di alcune libere professioni, tra cui architettura, pianificazione territoriale, paesaggistica e conservazione dei beni architettonici ed ambientali.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il settore "architettura" il decreto, all'art.17 comma 3, impone per lo svolgimento dell'esame le seguenti quattro prove:
- una prova pratica avente ad oggetto la progettazione di un'opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana;
- una prova scritta relativa alla giustificazione del dimensionamento strutturale o insediativo della prova pratica;
- una seconda prova scritta vertente sulle problematiche culturali e conoscitive dell'architettura;
- una prova orale consistente nel commento dell'elaborato progettuale e nell'approfondimento delle materie oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale.
Queste prove sono da ritenersi obbligatorie ma ci sono due casi in cui il decreto permette l'esonero dalla prima prova pratica:
- art. 18 comma 4 "Gli iscritti nella Sezione B ammessi a sostenere l'esame di Stato per l'ammissione alla Sezione A sono esentati dalla prova scritta che abbia ad oggetto materie per le quali già sia stata verificata l'idoneità del candidato nell'accesso al settore di provenienza".
- art. 18 comma 5 "Nel caso vengano attivate, con apposite convenzioni fra Ordini ed Università, attività strutturate di tirocinio professionale, adeguatamente regolamentate ed aventi una durata massima di un anno, la partecipazione documentata a tali attività esonera dalla prova pratica."
Tirocinio professionale: come funziona e quali sedi è attivo
Si tratta di tirocini post-lauream della durata di 900 ore da svolgere tra i sei e i dodici mesi presso studi convenzionati con l'ordine di appartenenza.
Una volta svolto e convalidato il tirocinio da parte del consiglio dell'Ordine, il candidato avrà il diritto di essere esonerato dalla prova pratica, si ricorda però che dovrà comunque svolgere la prima prova scritta (relativa alla giustificazione del dimensionamento strutturale o insediativo della prova pratica), a discrezione della commissione riceverà quindi o una prima prova già svolta da commentare oppure ipotizzerà un progetto con schizzi e schemi in modo rapido e poi lo descriverà a parole nella relazione illustrativa.
Ad oggi tre sono le sedi universitarie che hanno attivato gli accordi necessari ad avviare questo genere di tirocinio: l'Università degli studi di Firenze, l'Università IUAV di Venezia e l'Università degli studi di Genova.
Mentre in Emilia Romagna la convenzione stipulata con le Università di Parma e di Ferrara (e che a breve si amplierà alle Università di Bologna e di Forlì-Cesena) diventerà operativa quest'anno.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Convenzione quadro
Elenco Ordini convenzionati in Toscana
Elenco studi accreditati a Firenze + modulistica
UNIVERSITÀ IUAV DI VENEZIA
Convenzione quadro
Elenco Ordini convenzionati in Veneto
Elenco studi accreditati a Venezia + modulistica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA
Convenzione quadro
Elenco Ordini convenzionati in Liguria
Elenco studi accreditati + modulistica
di Elisa Cavaglion
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