Si parte da Parigi per giungere, dopo circa 5 settimane, alle due tappe finali di Entebbe, in Uganda, e Genova. Nel mezzo: circa 25 città per un maxi-tour che tocca i cinque continenti. È ai nastri di partenza il giro del mondo alla scoperta delle opere di Renzo Piano e del Renzo Piano Building Workshop e di altre grandi eccellenze dell'architettura contemporanea.
Sono stati infatti resi noti i nomi dei vincitori del Renzo Piano World Tour Award 2019, il premio annuale, giunto alla sua terza edizione, che mette in marcia giovani architetti per un viaggio di 40 giorni. I giovani progettisti, in tutto sei, seguiranno un itinerario tra le architetture da poco realizzate, le opere meno recenti dell'architetto genovese e i cantieri in corso, con tappe nelle sedi di Parigi, New York e Genova del RPBW. Ma non solo, i premiati potranno visitare le architetture-icone della storia contemporanea.
Come accaduto lo scorso anno, professionearchitetto, media partner dell'iniziativa, seguirà, attraverso le sue pagine social e il sito, gli spostamenti dei sei ragazzi, che, come dei reporter, appunteranno con schizzi e parole le riflessioni e le emozioni legate all'esperienza di viaggio.
I vincitori del RPWT 2019
Quest'anno il numero dei giovani selezionati raddoppia, così come cresce il numero di Università coinvolte. Sei gli Atenei partecipanti, ciascuno dei quali, attraverso un bando pubblico (riservato a laureati dopo il 1° gennaio 2016), ha individuato un giovane architetto, valutando in particolare: il portfolio, il curriculum, le competenze individuali e la conoscenza dell'inglese, tenendo fede al tema "Arte della costruzione: l'importanza dei dettagli strutturali".
I sei architetti-viaggiatori quest'anno sono: Valentina Macca (Università degli studi di Catania - sede di Siracusa), Eirinaios-Stylianos Palapanis (National Technical University of Athens), Paul-Antoine, Yves, Marie Lucas (Oslo School of Architecture and Design), Andrea Basso (Università degli Studi di Padova), Raúl Ferrándiz Lopez (Polytechnic University of València), Lukas Kaufmann (Technische Universität München).
Da sinistra a destra: Raúl Ferrándiz Lopez, Andrea Basso, Lukas Kaufmann
Da sinistra a destra: Eirinaios-Stylianos Palapanis, Valentina Macca e Paul-Antoine, Yves, Marie Lucas
I vincitori saranno divisi in due gruppi per due diversi itinerari che avranno in comune solo le tappe iniziali e finali. Si parte da Parigi il 19 giugno, dove, tra l'altro, è programmata la visita a due cantieri del RPBW. Si tratta della «Maison des Avocats» che sta sorgendo accanto al già pluripremiato Palazzo di Giustizia, nell'area di Clichy Batignolles, e della nuova scuola Normale superiore di Cachan in costruzione nel Campus di Paris-Saclay, un grande polo tecnologico e scientifico che sorge a sud di Parigi.
Infine, il viaggio si concluderà a Genova il 28 luglio, dove i ragazzi saranno accolti nello studio di Renzo Piano. Prima di giungere in Italia, i sei giovani si recheranno in un altro cantiere, questa volta in Africa, più precisamente in Uganda. Visiteranno, infatti, il centro di eccellenza in chirurgia pediatrica che sta sorgendo sul Lago Vittoria, a 35 km dalla capitale Kampala. Un progetto, per Emergency, che il Renzo Piano Building Workshop ha disegnato in collaborazione con Tamassociati, con la progettazione strutturale di Milan ingegneria e la progettazione impiantistica di Prisma engineering.
Queste le tappe comuni. Dopo Parigi, i sei ragazzi formeranno due gruppi, viaggeranno prima in Europa, ma facendo sosta in città diverse, poi l'uno volerà alla volta del Giappone e l'altro si dirigerà in Australia, con stop a Sydney, e poi in Nuova Caledonia, a Noumea. Sarà poi la volta degli Stati Uniti. Dopo aver visitato opere e città diverse, i due gruppi si riuniranno a New York. Qui tra le tappe obbligate, vi sono i tre edifici Jerome L. Greene Science Center, Lenfester Center for the Arts e The Forum, che il RPBW ha progettato per il campus Manhattanville della Columbia University (l'ultimo: The Forum è stato inaugurato lo scorso 26 settembre).
Coinvolti istituzioni internazionali
Sei anche gli sponsor, oltre alla Fondazione Renzo Piano che ha istituito il premio, pensato sin dalla sua prima edizione come un'opportunità di apprendistato e un'esperienza di formazione e di studio, vi sono la Stavros Niarchos Foundation, tra le organizzazioni filantropiche più grandi al mondo e la Fundación Botín, storica fondazione spagnola che ha come fine la creazione di sviluppo a partire dal talento creativo. Entrambe le fondazioni erano già state coinvolte lo scorso anno. A queste si aggiungono: Selvaag Gruppen, developer e operatore real estate norvegese, The Vitra Design Foundation cui si deve la nascita e la crescita del ben noto museo di design a Weil am Rhein, in Germania, e Taschen Publications, tra i più noti editori di libri d'arte e di architettura.
Collaborano al progetto, sin dai suoi "primi passi", inoltre, ProviaggiArchitettura e Habitat 2020. Infine, l'esperienza di Silvia Pellizzari, prima viaggiatrice del Renzo Piano World Tour Award, è stata oggetto di una pubblicazione, un diario di viaggio edito da Lettera22.
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I racconti di viaggio del RPWT 2018
la raccolta di articoli pubblicati su professionearchitetto.it
#RPWT.2019 - Renzo Piano World Tour Award 2019
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