Sarà lanciato a maggio un concorso internazionale di progettazione per ampliare gli spazi della Triennale dedicati al design. Sarà a procedura aperta e articolato in due fasi. Inoltre, l'espansione (ipogea) includerà nuovi spazi espositivi in grado di accogliere la collezione della Triennale nella sua totalità. In più, dovrà prevedere aree destinate ai servizi per il pubblico, oltre ad una riorganizzazione degli archivi, per un totale di 6.000 metri quadri.
L'annuncio è arrivato oggi durante la presentazione alla stampa del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, il cui direttore artistico è Joseph Grima. Si tratta di un nuovo spazio allestito all'interno del Palazzo dell'Arte, che avvia il progetto per il museo permanente del design italiano. Lunedì 8 aprile si terrà l'inaugurazione alla presenza del premier, Giuseppe Conte e poi da martedì 9 aprile l'allestimento sarà aperto al pubblico. Da questa data, pezzi che hanno fatto la storia del design italiano, conosciuti in tutto il mondo, saranno in mostra in via permanente nello spazio di 1.300 metri quadri della curva al piano terra del Palazzo progettato da Giovanni Muzio.
Da Vico Magistretti a Gae Aulenti. Da Gio Ponti a Franco Albini. Da Marco Zanuso a Piero Fornasetti. Da Alessandro Medini, purtroppo scomparso lo scorso febbraio, a Gaetano Pesce. Troppi, per citarli tutti, e tutti di immenso valore i nomi degli autori, e geni, che hanno contribuito a rendere unico il design italiano, presenti nell'esposizione in Triennale. Sono circa 200 gli oggetti che raccontano la storia di trent'anni di sperimentazione radicale in cui nuovi materiali, nuove tecniche e nuovi codici estetici hanno rivoluzionato l'ordine prestabilito nella sfera domestica e nella società. Organizzata cronologicamente dal 1946 al 1981, la selezione presenta uno dei periodi di più grande influenza del design e dei designer italiani nel mondo.
Museo del Design Italiano, in primo piano Gaetano Pesce UPC_6 1969 B&B Italia - © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia
Alessandro Mendini Poltrona di Proust 1978 Atelier Mendini - © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia
Jonathan De Pas, Donato d'Urbino, Paolo Lomazzi Joe 1970 Poltronova - © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia
«L'apertura del Museo del Design Italiano - afferma Stefano Boeri - rappresenta la prima fase di un progetto più ampio e a lungo termine, sostenuto dal Mibac e dagli altri soci di Triennale e concordato con ADI e Assolombarda, con cui Triennale sta costituendo un'associazione. L'obiettivo è sia l'arricchimento della nostra collezione attraverso politiche d'acquisizione mirate e nuove collaborazioni con archivi, aziende, scuole, università, musei, sia l'ampliamento in Triennale degli spazi destinati al design, allo scopo di fare della nostra istituzione il più importante centro internazionale dedicato al Design italiano». Ampliamento, dunque, che passerà per la procedura del concorso di progettazione.
«Prima ancora di essere un luogo di custodia e salvaguardia della memoria storica del design italiano», afferma Joseph Grima, «l'ambizione del Museo del Design Italiano è quella di essere un luogo di ispirazione, secondo il senso più antico della parola museo. Molto spesso il veicolo delle ispirazioni più intense e formative non sono gli oggetti inanimati, ma le voci delle persone che li hanno creati e la narrazione di dettagli apparentemente banali, che hanno determinato scelte di importanza fondamentale per la storia del design. Abbiamo quindi deciso di includere nel percorso alcune voci degli autori che hanno creato gli oggetti esposti, cui è stato chiesto di raccontare in maniera semplice e diretta la genesi delle loro creazioni e le condizioni culturali alle quali ogni oggetto rispondeva».
Sempre in tema di concorsi di progettazione, vale la pena ricordare il concorso che fu bandito dalla Triennale con il comune di Milano e la collaborazione dell'Ordine degli architetti di Milano, per la realizzazione del nuovo Urban center all'interno del Palazzo dell'Arte. Competizione vinta lo scorso ottobre da Matteo Ghidoni (studio Salottobuono) e Enrico Dusi (Enrico Dusi Architecture). L'urban center è stato realizzato in tempi record e inaugurato, lo scorso 1° marzo, con l'avvio della XXII Esposizione Universale "Broken Nature".
di Mariagrazia Barletta
Il Museo del Design Italiano - reso possibile grazie al sostegno del Mibac - nasce dalla volontà di Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano, e dei Consigli di Amministrazione delle Fondazioni di Triennale, ed è il frutto degli stimoli di un comitato scientifico che riunisce alcune delle figure di rilievo del mondo del design e dell'architettura italiani: Paola Antonelli, Mario Bellini, Andrea Branzi, Antonio Citterio, Michele De Lucchi, Piero Lissoni, Claudio Luti, Fabio Novembre, Patricia Urquiola. Nelle prossime settimane verrà nominato da Triennale uno specifico comitato dedicato alle acquisizioni che nei prossimi anni andranno ad arricchire la collezione permanente.
pubblicato il: - ultimo aggiornamento: