Autorizzata l'assunzione di 100 tra architetti, ingegneri, geologi e amministrativi ai Provveditorati interregionali per le opere pubbliche. Rafforzato il sisma-bonus e introdotti incentivi per rendere più appetibile l'eco-bonus. Previsti sconti sulle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per il trasferimento di interi fabbricati ad imprese che, entro dieci anni, provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi in chiave ecologica e nel rispetto della normativa antisismica. Una misura che intende favorire il rinnovamento dell'edilizia privata.
Sono alcune delle misure contenute nel decreto Crescita, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 30 aprile ed in vigore dal 1° maggio 2019.
indice dei contenuti
- 100 nuove assunzioni ai Provveditorati alle OOPP
- Ampliato il sisma-bonus
- Modifiche alla disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico
- Incentivi alla valorizzazione edilizia
- Modifiche al regime forfettario
- Prorogato il super-ammortamento
- Contributi ai comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile
- Disposizioni in materia di energia: 40 milioni per tener fede agli impegni presi in ambito climatico
100 nuove assunzioni ai Provveditorati alle OOPP
Viene autorizzata l'assunzione a tempo indeterminato di personale ad alta specializzazione da inserire nei Provveditorati interregionali per le opere pubbliche. In tutto si tratta di cento assunzioni, di cui 20 amministrativi. I restanti posti sono per architetti, ingegneri e geologi. Per la selezione si procederà tramite concorso. Entro il 30 maggio, il ministero dei Trasporti, di concerto con il ministero della Pa, deve adottare un decreto che vada a definire i requisiti specifici che i candidati devono possedere. Più nel dettaglio, il decreto richiama i concorsi pubblici unici organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, disciplinati dal Dl 101 del 2013.
Ampliato il sisma-bonus
Viene ampliata ai fabbricati ubicati nei Comuni ricadenti nelle zone di pericolosità sismica di livello 2 e 3, la detrazione pari al 75 e 85 per cento del prezzo di acquisto dell'unità immobiliare (calcolata su un tetto massimo di spesa di 96mila euro). Nello specifico, si tratta della detrazione, fino ad ora applicabile solo nelle zone ad alto rischio sismico, riservata a coloro che acquistano unità immobiliari frutto di interventi di demolizione e ricostruzione (anche con variazione volumetrica rispetto alla preesistenza) volti alla riduzione della vulnerabilità sismica e praticati da imprese che vendono gli immobili ricostruiti entro 18 mesi dalla conclusione dei lavori.
Modifiche alla disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico
Vengono introdotte disposizioni volte ad incentivare interventi di efficientamento energetico e di prevenzione del rischio sismico da parte dei privati, sfruttando l'ecobonus e il sisma-bonus esistenti. Per quanto riguarda l'ecobonus, viene introdotta la possibilità, da parte del soggetto avente diritto alle detrazioni, di scegliere se utilizzare direttamente l'incentivo fiscale o se ottenere un contributo di importo pari alle detrazioni spettanti sotto forma di sconto da parte del fornitore che ha effettuato gli interventi. Tale sconto, che si concretizza in un anticipo da parte del fornitore, viene poi a questi rimborsato sotto forma di credito d'imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo. Lo stesso meccanismo si applica anche al sisma-bonus.
Le modalità attuative di tali disposizioni sono demandate ad un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl Crescita.
Incentivi alla valorizzazione edilizia
Viene previsto un consistente sconto sulle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per il trasferimento di interi fabbricati ad imprese che, entro dieci anni, provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi nel rispetto della normativa antisismica. I nuovi immobili devono, però, anche conseguire la classe energetica A o B. Sono comprese nell'incentivo le ricostruzioni con variazione volumetrica (se consentita dalle norme urbanistiche). Per tali interventi, fino al 31 dicembre 2021, l'imposta di registro e quelle ipotecarie e catastale vengono fissate ciascuna nella misura di 200 euro. Nel caso non si verifichino le condizioni stabilite per l'applicazione all'agevolazione, tali imposte vanno pagate nella misura ordinaria incrementata con una sanzione del 30 per cento, cui vanno aggiunti gli interessi di mora.
Modifiche al regime forfettario
Per i datori di lavoro che sono in regime forfettario scatta l'obbligo - retroattivo - di ritenuta alla fonte sui compensi corrisposti ai dipendenti. Il nuovo obbligo si applica dal 1° gennaio 2019. Per maggiori informazioni si rimanda all'articolo "Regime forfettario: con il Dl Crescita scatta l'obbligo di ritenuta per i datori di lavoro".
Prorogato il super-ammortamento
Viene prorogato il "super ammortamento" (130 per cento), un'agevolazione fiscale che, anche per i liberi professionisti, rende meno gravoso l'acquisto di beni materiali e strumentali all'attività (sono esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto). Si tratta di un'agevolazione di non poco conto, applicabile ai beni strumentali nuovi acquistati dal 1° aprile 2019 al 31 dicembre 2019, ovvero entro il 20 giugno 2020 «a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione». La maggiorazione del costo non si applica sulla parte di investimenti eccedente il limite di 2,5 milioni di euro.
Contributi ai comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile
Il Dl Crescita demanda ad un decreto del Mise, da emanare entro il 21 maggio, i criteri per assegnare ai comuni mini-contributi per la realizzazione di progetti nel campo dell'efficientamento energetico e dello sviluppo sostenibile. In tutto sono 500 milioni di euro per l'anno 2019 a valere sul Fondo sviluppo e coesione (Fsc). I contributi da assegnare ai Comuni saranno proporzionali alla popolazione residente, si va dai 50mila euro per i Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti ai 250mila euro per quelli con popolazione superiore ai 250mila abitanti.
Più nel dettaglio, i contributi andranno a finanziare, tra l'altro, l'efficientamento energetico di immobili pubblici, interventi sull'illuminazione pubblica orientati al risparmio energetico, l'installazione di impianti per la produzione di energia da rinnovabili, interventi per la mobilità sostenibile, la messa in sicurezza di scuole e di altri edifici pubblici, l'eliminazione di barriere architettoniche. I Comuni che risulteranno beneficiari dovranno iniziare i lavori entro il 1° ottobre 2019. Il contributo è corrisposto ai beneficiari dal Ministero dell'economia e delle finanze su richiesta del Ministero dello sviluppo economico.
Disposizioni in materia di energia: 40 milioni per tener fede agli impegni presi in ambito climatico
È autorizzata la spesa di 40 milioni (10 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e 20 milioni per il 2021) per gli interventi connessi al rispetto degli impegni assunti dal Governo italiano con l'iniziativa Mission Innovation adottata durante la Cop 21 di Parigi, finalizzati a raddoppiare la quota pubblica degli investimenti dedicati alle attività di ricerca, sviluppo e innovazione delle tecnologie energetiche pulite, nonché gli impegni assunti nell'ambito della proposta di Piano nazionale integrato energia clima.
di Mariagrazia Barletta
IL TESTO
DECRETO-LEGGE 30 aprile 2019, n. 34
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