Riduzione delle stazioni appaltanti, commissari di gara estratti a sorte e rating d'impresa: sono i pilastri del Codice degli appalti rimasti inattuati e destinati a rimanere sulla carta. E ora l'Anac recepisce quanto deciso per legge con lo Sblocca Cantieri, e sospende l'Albo nazionale dei commissari di gara, uno strumento pensato per garantire l'indipendenza dei commissari rispetto alle stazioni appaltanti, le quali avrebbero dovuto attingere da tale albo per nominare i membri delle commissioni chiamate a valutare le offerte per le gare da aggiudicare con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
Il comunicato del presidente dell'Anac, Raffaele Cantone
Tutto era pronto per rendere realtà l'albo, compresi le relative linee guida, il decreto del Mit che fissava in 168 euro la tariffa di iscrizione per il 2019 e l'applicativo messo a disposizione sul sito dell'Authority, ma più volte ne è stata rimandata l'operatività a causa del numero non sufficiente di iscritti.
A gennaio, infatti, risultano 2.100 iscritti e in alcune sottosezioni addirittura gli iscritti sono pari a zero: il numero esiguo di nominativi da poter estrarre non avrebbe permesso di soddisfare le richieste stimate in relazione al numero di gare previste. Così, si decide di allontanare nel tempo l'attivazione dell'albo, programmandola per il 15 aprile 2019. Segue, poi, un altro differimento, questa volta al 14 luglio 2019, comunicato dall'Authority il 10 aprile, resosi necessario in quanto l'argomento era in fase di revisione ad opera dell'emanando Dl Sblocca cantieri.
Si arriva poi all'entrata in vigore dello Sblocca cantieri, e della sua legge di conversione (legge 140 del 2019) in vigore dal 18 giugno, con la quale viene congelato, fino al 31 dicembre 2020, l'albo dei commissari di gara.Ora con un comunicato del 15 luglio 2019, il presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, recepisce la sospensione, e informa «i soggetti interessati che non è più possibile procedere all'iscrizione». Sarà, inoltre, pubblicato un altro comunicato con il quale saranno resi noti gli adempimenti che riguardano coloro che hanno versato la tariffa di iscrizione.
Le altre sospensioni attuate dallo Sblocca Cantieri
L'altro "pilastro" del Codice, abbattuto dallo Sblocca cantieri, è rappresentato dalla riduzione delle stazioni appaltanti. Viene sospeso, fino a tutto il 2020, l'articolo 37, comma 4 del Codice (Dlgs 50 del 2016) secondo il quale i comuni non capoluogo di provincia avrebbero dovuto bandire le gare ricorrendo ad una centrale di committenza o alla stazione appaltante unica.
Viene infine reso sterile, sempre fino al 31 dicembre 2020, anche l'articolo 59, comma 1 che sanciva, salvo alcune eccezioni, il divieto di appalto integrato. È così venuto meno l'obbligo di andare in gara con il progetto esecutivo.
Per approfondire:
Lo Sblocca-cantieri in Gazzetta ufficiale: le novità in "pillole" e tutti gli approfondimenti
di Mariagrazia Barletta
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