Non solo la nomina Unesco: nel 2019 ricorrono anche alcuni importanti anniversari delle celebri architetture di Frank Lloyd Wright. Sono infatti ottanta gli anni compiuti dalla Fallingwater (o Casa sulla Cascata), mentre le forme curve del Guggenheim Museum, elegantemente inserite nel tessuto urbano della Grande Mela, raggiungono quest'anno i sessant'anni.
Il numero 9 risulta poi una costante per l'inaugurazione delle sue opere. Guardando indietro, fino alle origini ritroviamo:
- 1889 - Casa Frank Lloyd Wright (Oak Park, Illinois)
- 1899 - Casa per Joseph Husser, Chicago, Illinois
Ristrutturazione della casa per Edward C. Waller, River Forest, Illinois - 1909 - Gale House, Oak Park, Illinois
- 1929 - Arizona Biltmore Hotel, Phoenix, Arizona
Un anno importante per l'architetto americano. Lo scorso 7 luglio, infatti, era arrivata la notizia relativa all'inserimento dell' "architettura del XX secolo dell'architetto Frank Lloyd Wright" nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO (World Heritage List), un'ulteriore conferma d'interesse da parte dell'organizzazione verso i capolavori d'architettura, che proprio tre anni fa aveva aggiunto 17 edifici progettati da Le Corbusier, per il merito di aver influenzato il movimento moderno a livello mondiale.
Wright e la nomina a Patrimonio Mondiale dell'Umanità
Ma torniamo a Wright. Gli 8 edifici inseriti nella lista, dopo 15 anni di lavoro da parte della Frank Lloyd Wright Building Conservancy (organizzazione internazionale dedicata alla conservazione di tutte le rimanenti opere costruite da Wright), sono localizzati in sei diversi stati americani e rappresentano una perfetta sintesi dell'intera carriera dell'architetto.
Come evidenziato dal comunicato ufficiale dell'Unesco, infatti, "questi edifici riflettono l'architettura organica sviluppata da Wright, che include un piano aperto, una nuova lettura dei confini tra l'esterno e l'interno, e l'utilizzo senza precedenti di materiali quali acciaio e cemento."
Foto: © franklloydwright.org
A meritare la nomina sono edifici che ricoprono diverse funzioni, dall'alloggio a luoghi di culto, di lavoro e tempo libero, tutte architetture che, come quelle di Le Corbusier, hanno influenzato negli anni il movimento moderno anche in Europa. La peculiarità dell'architettura wrightiana, è infatti quella di offrire soluzioni innovative alle esigenze di diverse tipologie architettoniche, tradotte in forme e geometrie rispondenti ai bisogni funzionali ed emotivi basati letteralmente o figurativamente sulle forme e i principi della natura.
Questi edifici si trovano in vari ambienti urbani, suburbani, forestali e desertici con una vasta gamma di funzioni, dimensioni e impostazioni che sottolineano sia la coerenza, sia l'ampia applicabilità di tali principi, ciascuno specificamente riconosciuto per la sua influenza individuale, che ha contribuito a suo modo all'elaborazione di questo nuovo e autentico linguaggio architettonico.
Ecco di seguito l'elenco delle opere che hanno ricevuto la nomina.
Unity Temple, Oak Park, Illinois
progetto: 1905, realizzazione: 1906-1909
A caratterizzare l'edificio, composto da due grandi corpi cubici contrapposti (la chiesa e la casa parrocchiale) - è la sua struttura realizzata interamente in cemento armato. Un'idea nuova per quei tempi, l'edificio non assomigliava infatti a nessuna struttura religiosa esistente. All'interno della chiesa lo spazio è definito da quattro grandi colonne, arretrate rispetto al filo del muro esterno per sostenere le lastre della copertura piana, sulla quale si intagliano i lucernari quadrati. Al piano superiore, invece, le pareti divengono schermi di vetro arrivando fino ai lucernari. Lo spazio interno sembra così senza limiti, permettendo alla luce esterna di riversarsi nell'edificio dall'alto come dalle pareti laterali.
Foto: © franklloydwright.org
Frederick C. Robie House, Chicago, Illinois
progetto: 1908, realizzazione: 1910
Massimo esempio della Prairie School, stile di cui Wright fu grande interprete, la Robie House rappresenta un altro esempio di architettura organica, basato sull'idea che l'architettura dovesse prendere forma e particolari ispirandosi all'ambiente circostante, come "frutto del terreno ospitante". La grande importanza di quest'edificio è legato inoltre al progetto degli spazi interni e dell'arredo, anche questi ideati dallo stesso Wright.
Foto: © franklloydwright.org
Taliesin, Spring Green, Wisconsin
progetto: 1911, realizzazione: 1911-1959
Quella di Taliesin, ovvero la casa studio di Wright con una tenuta agricola di oltre 300 ettari, fu una storia molto sofferta. L'edificio, infatti, venne ricostruito e ampliato in seguito a due grandi incendi. In seguito Wright, nel 1932, fondò una compagnia per studenti di architettura.
L'importanza della casa, oltre che per la presenza di alcuni elementi architettonici tipicamente wrightiani, come i tetti a sbalzo, le ampie finestre e i materiali di costruzione tutti reperiti in loco, sta nell'essere stato il luogo in cui presero forma numerosi progetti, come la Fallingwater e il Guggenheim Museum.
Foto: © franklloydwright.org
Hollyhock House, Los Angeles, California
progetto: 1918, realizzazione: 1918-1921
L'edificio nacque con la funzione di complesso e residenza per le arti, su commissione di Aline Barnsdall, una ricchissima ereditiera americana.
Il nome Hollyhock - la malvarosa - fiore preferito della Barnsdall, oltre a darne il nome, divenne così anche uno dei principali motivi astratti decorativi, riportato su cornici, parapetti e pinnacoli. La struttura invece fu completamente opera di Wright, ispirata dal suo nuovo interesse per le costruzioni delle antiche popolazioni Maya. L'importanza dell'edificio è legato, infatti, al cambiamento di stile dell'architetto, che con questo edificio segnò il passaggio dalla Prairie Houses degli inizi (legato all'evocazione del paesaggio pianeggiante del Midwest), allo stile più monumentale della Tessile Block Houses, delle costruzioni degli anni immediatamente successivi.
Foto fonte Wikipedia
Fallingwater, Mill Run, Pennsylvania
progetto: 1935, realizzazione: 1936-1939
Costruita in prossimità della cascata, sul torrente Bear Run nei boschi della Pennsylvania, la celebre Casa sulla Cascata è forse una delle architetture più celebri dell'architetto, perfetto esempio dell'architettura organica di cui fu portavoce. Qui natura e costruito si fondono armonicamente in un unico organismo architettonico, senza che l'una entri in conflitto con l'altro.
"Fallingwater è una grande benedizione - una di quelle grandi azioni umane che possono essere sperimentate qui sulla terra, non penso che niente ancora abbia mai uguagliato la coordinazione, la sintonia espressiva di un grande principio di armonia dove la foresta, il ruscello, la roccia e tutti gli elementi strutturali sono così quietamente combinati tanto che tu puoi realmente ascoltare non altri rumori se non la musica del ruscello che scorre. Ma se tu ascolti il suono di Fallingwater tu ascolti la quiete della campagna..." [FLW]
Foto: © franklloydwright.org
Herbert and Katherine Jacobs House, Madison, Wisconsin
progetto: 1936, realizzazione: 1936-1937
Casa unifamiliare e primo modello di casa usoniana (termine utilizzato oggi per identificare l'opera di Wright nel periodo che va dal 1932 alla seconda guerra mondiale), la Jacob House è un perfetto esempio di architettura organica a basso costo pensata per far vivere gli abitanti in armonia con la natura circostante. L'abitazione, nella sua tipologia lineare e funzionale, evidenzia i caratteri dell'architettura di Wright, dalle grandi vetrate alla copertura piana.
Foto: © franklloydwright.org
Taliesin West, Scottsdale, Arizona
realizzazione iniziata nel 1938
Sito nel deserto dell'Arizona, l'edificio rappresenta una delle opere più personali dell'architetto, in quanto pensato come casa studio e rifugio dagli inverni freddi del Winsonsin, zona in cui viveva. Seguendo l'asse parallelo alle pendici delle McDowell Mountains, il grande edificio si caratterizza ancora una volta per l'utilizzo di materiali locali: per i muri utilizzò pietre di colore diverso (marrone, ambra e rosa) e li inclinò per richiamare la conformazione delle montagne dell'Arizona. La natura fa parte del progetto, entrando in contatto con la struttura che prevedeva da una parte lo studio di Wright, dall'altra le camere da letto e sul retro il dormitorio per gli studenti ospiti. Infine, nel giardino, il gran numero di fontane genera un forte contrasto con l'aridità del deserto circostante.
Foto: © franklloydwright.org
Solomon R. Guggenheim Museum, New York, New York
progetto: 1943, realizzazione: 1956-1959
Fu questo l'ultimo grande progetto di Wright, che si trovò ad affrontare la sfida più grande: portare l'architettura organica in una grande metropoli come New York, in dialogo con l'altezza dei grattacieli e i colori forti della città.
Una struttura di modeste dimensioni, le cui linee curve si inseriscono perfettamente nel contesto, grazie anche al contrasto del colore bianco della sua facciata. Ma è all'interno la vera rivoluzione: una spirale capovolta che salendo dal piano terra si allarga come un nastro srotolato sino alla fine dell'edificio. Un insieme di linee e forme geometriche regolari si connettono per condurre l'osservatore attraverso uno spazio continuo e armonico, generando un edificio rivoluzionario sia strutturalmente, con la pianta circolare assecondata dalla rampa a spirale, che per la luce naturale, entrata dall'alto in modo uniforme per invitare il visitatore a sollevare lo sguardo.
Foto fonte pixabay
di Elisa Scapicchio
Maggiori informazioni: franklloydwright.org
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