Arte in dialogo con il paesaggio in un processo di interpretazione della natura circostante: parliamo di Simbiosi, la nuova opera che l'artista Edoardo Tresoldi ha presentato domenica scorsa all'interno del celebre Arte Sella, il parco trentino fortemente danneggiato dalla tempesta dello scorso inverno e che vede, con quest'intervento, l'ultima tappa della sua rinascita.
Scolpita dal paesaggio circostante, Simbiosi giace su una collina - nata proprio dall'azione trasformativa della natura - come un parallelepipedo finestrato e aperto verso il cielo, ad un'altezza di 5 metri, delineando così uno spazio di sosta e contemplazione per chi vuole concedersi un po' di tempo.
Qui, quasi come se volesse sfidare la forza di gravità, l'installazione mostra le sembianze di una rovina sospesa tra architettura, natura e dimensione temporale, dove la trasparenza della Materia Assente, espressa attraverso la rete metallica, per la prima volta è ibridata con la presenza della materialità delle pietre locali: una compenetrazione scultorea tra architettura e natura, propria della tradizione del Parco Arte Sella, noto ormai da oltre trent'anni anni per la sua fama di galleria a cielo aperto, dove elementi naturali e artificiali si intrecciano per mano di artisti e architetti di fama internazionale.
Simbiosi rappresenta, inoltre, un punto fondamentale nella carriera dell'artista che, indagando in forma nuova il concetto di rovina - inteso non più come processo di deterioramento, bensì plasmato dalla stessa materia assente che ne trattiene il peso definendone la forma - manifesta con quest'opera il proseguimento della sua ricerca sulla percezione esperienziale dello spazio e sul rapporto con gli elementi del paesaggio.
"Ho ricostruito una rovina, ma l'ho fatto seguendo regole insolite della materia" [Edoardo Tresoldi]
Edoardo Tresoldi | Simbiosi a Arte Sella | Foto: ©Roberto Conte
L'operazione è infatti inversa rispetto a interventi come la celebre Basilica di Siponto: se a Manfredonia l'opera nasceva a partire dai resti di una rovina, qui è proprio l'inserimento della materialità della pietra a generarla, ancorandosi alla collina grazie al suo peso e sancendo al contempo il legame con il luogo.
Attraverso le connessioni che intercorrono tra gli elementi architettonici e naturali, Simbiosi risponde alla volontà di interpretare la natura, stimolando una nuova chiave di lettura nella scoperta del paesaggio circostante: la poetica della rovina rievoca qui la fragilità umana, ribaltando la consueta immagine di manifestazione di umanità vincente o architettura monumentale.
Questo è solo l'inizio. Simbiosi, con il passare del tempo, si fonderà con l'ambiente che la circonda, sfruttando la sua trasparenza - stavolta mescolata alla materia - per rafforzare il legame con il parco, riconfermando il possibile connubio tra arte e natura già definito dalle opere che l'hanno preceduta.
Edoardo Tresoldi | Simbiosi a Arte Sella | Foto: ©Roberto Conte
Arte Sella
Situata in Trentino, a Borgo Valsugana, Arte Sella è una vera galleria d'arte a cielo aperto: qui le opere non sono esposte, vivono insieme alla natura circostante contaminandosi a vicenda. Gli artisti sono invitati a recuperare ciò di cui hanno bisogno nei boschi circostanti, cercando di non compiere modifiche radicali del territorio, ma utilizzando piuttosto materiali naturali come le foglie, i rami d'albero, le pietre, la terra.
A caratterizzare l'Arte Sella è proprio il continuo variare delle stagioni e delle condizioni climatiche, ragioni che si ripercuotono sulle stesse opere soggette a incontrollabili mutamenti.
Nell'arco di questi trent'anni sono stati numerosi gli artisti e architetti invitati. Tra i tanti ricordiamo l'opera Kodama dell'archistar Kengo Kuma, una sorta di "sfera", definita da un unico elemento in larice massello locale, Dentro Fuori di Michele De Lucchi, e la Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri.
di Elisa Scapicchio
Maggiori informazioni: edoardotresoldi.com
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