Genova, Parco del Ponte tra memoria e futuro: sarà carbon neutral e attraversato da un cerchio rosso

ecco svelata la proposta di Stefano Boeri, Metrogramma e Petra Blaisse

Il legame con il passato: un cerchio di acciaio, rosso, che rimanda alla tradizione di altoforni e gru. E uno sguardo verso il futuro: verso le nuove tecnologie, comprese quelle green. Mixa memoria e innovazione il progetto vincitore del concorso per la rigenerazione della porzione di territorio al di sotto del ponte sul Polcevera, a Genova. Diventata definitiva la graduatoria, è stata presentata, stamattina a Palazzo Tursi, la proposta dello studio milanese di Stefano Boeri, capogruppo del team di progettazione, di cui fanno parte Metrogramma di Andrea Boschetti e lo studio olandese Inside Outside di Petra Blaisse (autrice della milanese "Biblioteca degli alberi").

Mentre si compone lo skyline del ponte che va a sostituire il Morandi (lo scorso 1° ottobre è stato varato il primo impalcato), ecco definiti volto e tempi per il Parco del Ponte, con le nuove infrastrutture, attività produttive e servizi.

Quanto ai tempi, l'8 ottobre il progetto sarà presentato al pubblico. Segue una mostra dal 9 al 31 ottobre (presso l'istituto Don Bosco). «Nei locali saranno presenti i rappresentanti della Direzione Urban Lab e dell'assessorato all'Urbanistica del Comune di Genova. Durante questo periodo verranno organizzati anche specifici incontri con i progettisti», fa sapere il comune con una nota. Al termine della fase di informazione e partecipazione «inizierà la progettazione preliminare, a cui seguirà quella definitiva ed esecutiva. La consegna del progetto esecutivo è prevista per la fine di febbraio del prossimo anno», si legge ancora nella nota.

Il Parco del Polcevera e il cerchio rosso. Vista aerea dell'area di progetto ©The Big Picture

Il cerchio rosso che unisce i diversi luoghi

Quanto al volto, il progetto si compone di un sistema di parchi, infrastrutture per una mobilità sostenibile ed edifici per la ricerca e la produzione. Ed è attraversato da una passeggiata ciclo-pedonale, che prende la forma di un cerchio, come spiega Stefano Boeri: «Un cerchio di acciaio, rosso. Un anello che abbraccia - passando sotto il nuovo Ponte - un territorio di ferro, acqua, cemento e asfalto. Il cerchio rosso di acciaio, memoria di una potente tradizione di altoforni, gru, carroponti, corre attorno ai luoghi più vicini alla tragedia del 14 agosto 2018. Li abbraccia senza separarli dal loro contesto, ma anzi legandoli tra loro, [...] salda tra loro le parti separate con un percorso ciclo/pedonale e distribuisce l'energia rinnovabile prodotta dai collettori solari - termici e fotovoltaici - presenti sui tetti degli edifici, dalla torre del vento e dalle pavimentazioni piezometriche (che contribuiscono simbolicamente al bilancio energetico) convertendo in energia i flussi che percorrono il nuovo ponte e il cerchio. Energia e movimento che confluiscono nella torre del vento».

Il Parco del Polcevera e il cerchio rosso, il riverfront e la green-factory © Renovatio design

Il cerchio rosso è inoltre mutevole: non è solo un passerella, ma a tratti diventa piazza sopraelevata, rampa di accesso e uscita, corridoio tra gli edifici oppure percorso ipogeo. Con le diverse funzioni e morfologie, il cerchio connette tra di loro tutti i diversi luoghi della Valpolcevera, esaltando il grande parco botanico urbano, il Parco del Polcevera. Diventa, dunque, un dispositivo di relazione: un percorso di circa 1,5 chilometri che si conclude con la Torre del Vento, alta 120 metri. Questa accoglie un sistema di turbine eoliche e, insieme al cerchio rosso, è parte integrante di un sistema energetico messo a punto grazie al contributo dello studio tedesco Transsolar.

Sistema urbano coeso e rivitalizzazione del territorio

Il progetto intende «ricostruire un sistema urbano coeso, socialmente attivo, innovativo tanto da rivitalizzare non solo il quadrante stesso ma diventando attrattore per le zone limitrofe. La proposta architettonica consiste nella progettazione di Edifici Mondo, ossia grandi cluster dal mix funzionale variegato, dal linguaggio architettonico essenziale ma riconoscibile. Inspirati all'architettura industriale e al colore blu del Mediterraneo, i nuovi manufatti sono rivestiti da materiali sostenibili e le grandi coperture offrono superfici per la produzione di energia rinnovabile. Gli edifici si aprono al parco e vengono intersecati e connessi tra loro dal cerchio rosso», aggiunge Andrea Boschetti, founding partner dello studio milanese Metrogramma.

Mobilità sostenibile, biodiversità, arte e memoria

Il cerchio rosso è parte di un reticolo di mobilità sostenibile, in cui si incrociano percorsi ciclo pedonali, corsie di smart mobility, shared surfaces e zone di parcheggio intelligenti, all'interno di una strategia sviluppata in collaborazione con MIC | Mobility in Chain, mirata alla restituzione di uno spazio pubblico, sicuro ed a misura d'uomo.

Il Parco del Polcevera, concretamente, consiste in un sistema di parchi che raccolgono nella visione d'insieme la varietà delle piante e delle essenze tipiche del bacino del Mediterraneo, ideato da Inside Outside | Petra Blaisse e costruito con l'apporto dell'agronoma e paesaggista Laura Gatti e del geologo Secondo Antonio Accotto

Il Parco del Polcevera e il cerchio rosso. Il nuovo mercato del quartiere © Renovatio design

«Il progetto di paesaggio presenta una struttura a fasce parallele che ordinano l'intero sito dando forma a un parco botanico dove ogni strip, la cui ampiezza varia da 7 a 20 metri ed è segnata da un percorso ad essa allineato, rappresenta una tipologia differente di giardino, incrementando così il grado di biodiversità di tutta l'area. E di esperienze per i cittadini attraverso le tipologie stesse e le attrezzature (si potrà fare sport, giocare, raccogliere fiori e frutti, usufruire di aree dedicate agli animali, e altre agli aspetti ludici, educativi e di socializzazione). Un ulteriore percorso a zig-zag corre perpendicolare ai giardini lineari e diventa l'unica connessione possibile tra est e ovest fino a che non si arriva al cerchio rosso che interseca tutte le fasce e crea collegamenti che prima erano impossibili, permettendo ai ciclisti e i pedoni di muoversi ovunque con una facilità precedentemente inimmaginabile», afferma Petra Blaisse.

Nel cuore del Parco del Polcevera, verrà realizzata Genova nel bosco: un'installazione con 43 alberi, concepita dall'artista Luca Vitone, dedicata alla memoria di un Ponte crollato e al ricordo del suo collasso improvviso, del dolore e delle debolezze degli uomini ma, allo stesso tempo, simbolo dell'indomita forza di una città.

Partecipazione e produttività

Il Parco del Polcevera diventa un nuovo centro: tutto attorno rinasce il quartiere, inteso come una comunità di vita, di relazioni, di scambi. Gli edifici del BIC nella zona della green factory, i nuovi forti e l'ex mercato ovoavicolo diventano nuovi poli della produttività e dell'innovazione, ingredienti essenziali per una rinascita sostenibile anche da un punto di vista economico-finanziario cosi come approfondito da H&A Associati.

Il Parco del Polcevera lato est, parco dello sport e Genova nel bosco © The Big Picture

Il progetto sarà costruito attraverso un processo partecipativo aperto, con il coinvolgimento ampio e attivo dell'amministrazione, degli abitanti e degli altri stakeholder locali. Denominato "il Tavolo del Polcevera 2.0", sarà uno strumento che accompagnerà tutte le fasi di lavoro, dalla progettazione alla costruzione, avvalendosi anche di strumenti quali usi temporanei per l'avvio, l'animazione e il consolidamento del processo, come definito in fase di concorso da Temporiuso.

La giuria: «Il progetto stabilisce un sistema integrato di connessioni»

Il Parco del Polcevera, lato Ovest. Parco dell'acqua - Fun-park, giardino mediterraneo e giardino delle esposizioni ©The Big Picture

Secondo la giuria - composta da Franco Zagari (presidente) e da Alessandra Oppio, Carlo Calderan, Manuel Ruisanchez, Benedetto Camerana - il progetto individuato «stabilisce un sistema integrato di connessioni continue tra elementi di collegamento, infrastrutture energetiche e architetture innovative, creando un segno territoriale forte che si mette in relazione con il nuovo ponte autostradale». Inoltre, «il progetto sviluppa un sistema flessibile di dispositivi di paesaggio, integrato ad un articolato abaco di interventi naturalistici».

I CREDITI DEL PROGETTO
STEFANO BOERI ARCHITETTI (capogruppo/progetti urbani)
Stefano Boeri (founding partner) con Sara Gangemi (project leader), Moataz Faissal Farid (senior architect), Francesca Pincella (junior architect), Jacopo Colatarci (junior architect)
METROGRAMMA MILANO (progettazione architettonica)
Andrea Boschetti (founding partner) con Francesco Betta (technical director), Arianna Piva (project leader), Andrea G. Bulloni (architect), Anna Bartolaccio (architect), Andrea Casazza (architect), Andrea Roma (architect)
INSIDE OUTSIDE | PETRA BLAISSE (progetto del paesaggio)
Petra Blaisse (founding partner e lead designer) con Desirée Pierluigi (architect), Camilla Panzeri e con Jana Crepon (partner e landscape project leader)

Con:
MIC | Mobility in Chain (mobilità, traffico, infrastrutture)
Federico Parolotto (senior partner), Giuseppe Andrea Vallelonga (senior Consultant), Gaia Sgaramella (consultant), Gloriana Barboza (consultant), Loris Sciacchitano (consultant)
Studio Laura Gatti (agronomo e riqualificazione ambientale)
Laura Gatti (founder), Marco Peterle (senior agronomist), Luca Leporati (agronomist), Silvia Isacco (senior architect)
Transsolar Energietechnik (comfort ambientale e resilienza energetica)
Tommaso Bitossi (project manager), Clara Bondi (junior engineer), Thomas Auer (founding partner)
Antonio Secondo Accotto (geologo)

Consulenti:
H&A Associati (valutazioni economiche di trasformazioni urbane)
Carlo Pagan (founder & partner e president of MESA srl), Alessia Mangialardo (senior architect)
Studio Luca Vitone (artista)
Temporiuso (processi partecipativi)
Isabella Inti (president), Giulia Cantaluppi (funding partner), Camilla Ponzano (senior architect)

Rendering
The Big Picture, Renovatio design
Grafica
46xy - Mario Piazza / Lorenzo Mazzali

 

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