Dopo nove anni di lavori è stata inaugurata nella periferia di Bologna, a San Lazzaro di Savena, la nuova Chiesa del Buon Ladrone e il suo annesso complesso parrocchiale. Non un'architettura monumentale, ma uno spazio per la mistica quotidianità disegnata da un team giovane composto da INOUTarchitettura, LADO architetti e LAMBER + LAMBER.
Quasi a voler rafforzare il messaggio di liberazione e riscatto insito nel nome stesso del complesso, il nuovo spazio sacro è nato da un processo fortemente partecipato e condiviso con l'intera comunità che ha visto inoltre coinvolti, nella fase costruttiva e realizzativa, alcuni detenuti del carcere La Dozza di Bologna.
Con un'architettura quindi intrinsecamente sociale, il progetto intende diventare un polo riconoscibile e riconosciuto di spiritualità contemporanea e di aggregazione per fedeli e non.
© Simone Bossi
Un volume articolato di colore chiaro, squarciato verso il cielo
Reinterpretando in chiave essenziale l'archetipo della chiesa, il volume dell'edificio è sobrio e di colore chiaro, e si caratterizza per il lieve movimento delle pareti che, piegandosi e slittando l'una rispetto all'altra, diventano esse stesse grandi porte semiaperte che individuano due punti di accesso all'aula principale.
Mentre, come uno "squarcio nel velo del tempio" un spaccatura continua, da cielo a terra e lungo tutta la copertura, seziona l'intero involucro della chiesa, rivelando la presenza del cielo e il messaggio di redenzione insito nel luogo.
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Architettura, liturgia e arte
Il progetto architettonico, quello liturgico e quello artistico sono stati pensati come elementi interconnessi, come facce distinte di uno stesso corpo.
Lungo lo sviluppo murario si sviluppa l'arte e la liturgia, mentre il vuoto centrale è dedicato allo spazio intimo dell'assemblea con l'altare e i banchi, in grado di accogliere oltre 300 fedeli.
In nicchie lungo il perimetro sono organizzati i principali spazi liturgici: il battistero accanto all'ingresso, la cappella feriale a lato dell'altare e, speculare a essa, lo spazio del coro.
Mentre l'ambiente interno, quasi domestico, gioca sul rapporto tra lo sfondo bianco, il pavimento e l'arredo ligneo e la materialità dell'altare, dell'ambone e della fonte battesimale realizzati in selenite, un gesso cristallino caratteristico delle colline bolognesi.
© Simone Bossi
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Il complesso parrocchiale
Composto da due nuovi edifici e dal recupero di un fabbricato esistente utilizzato precedentemente come luogo di culto, il complesso parrocchiale si sviluppa sul lato orientale della chiesa ed è organizzato intorno ad una corte su cui si affacciano tutte le aule per la catechesi.
Si tratta di uno spazio aperto, alberato e pubblico, in cui ritrovarsi e giocare, un filtro rispetto al contesto urbano,
L'organizzazione planimetrica consente infatti di accedere alla chiesa dai locali parrocchiali, e, attraverso essi, accedere al nuovo edificio anche dal retrostante Parco della Pace.
Per alimentare inoltre il legame tra il complesso parrocchiale e la dimensione urbana, la copertura dell'edificio di collegamento tra la chiesa e il fabbricato sul lato est del lotto è un tetto verde inclinato e accessibile dal vicino Parco della Pace.
© Simone Bossi
Crediti
Nome del progetto: Chiesa del Buon Ladrone
Luogo: Via Seminario 2, 40068 San Lazzaro di Savena (Bologna, Italia)
Architettura: INOUTarchitettura, LADO architetti, LAMBER + LAMBER
Team di progetto: arch. Mario Assisi, arch. Luca Ladinetti, ing. Fiorella Lamber, arch. Mario Lamber, arch. Paolo Lamber, arch. Valentina Milani
Cliente: Parrocchia di San Lorenzo del Farneto (don Paolo dall'Olio)
Liturgista: Mons. Amilcare Zuffi
Fase di progetto: dicembre 2009 - luglio 2017
Fase di costruzione: ottobre 2017 - giugno 2019
Area di progetto: 4.935 mq
Superficie costruita: 1.056 mq
Opere d'arte figurativa: Paolo Mennea
Opere d'arte scultorea: Flavio Senoner
Progetto strutture: ing. Michele Naldi
Progetto impianti: R.B Impianti s.r.l.
Impresa costruttrice: C.I.M.S. s.c.r.l. - Cooperativa Intersettoriale Montana Sassoleone (Borgo Tossignano, Bologna)
Impianti meccanici: Prosapio Patrick Service s.r.l. (San Lazzaro di Savena, Bologna); Fastimpianti snc (San Lazzaro di Savena, Bologna)
Impianti elettrici: Donati Impianti s.r.l. (Castel San Pietro Terme, Bologna)
Finiture: Delisari Materia Design s.r.l.s. (Bologna)
Arredo liturgico: La Nova s.a.s. (Treviso)
Materiali
Struttura: calcestruzzo armato e cartongesso
Pavimento: parquet in legno di rovere e ceramica (area del battistero)
Finestre: alluminio
Rivestimento copertura: lamiera di alluminio verniciata
Arredi: Banchi e sede del parroco in legno di rovere Altare e battistero in selenite (comunemente chiamata "gesso" - la chiesa è situata a poca distanza dal Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa)
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