Resta l'imposta sostitutiva unica al 15 per cento per redditi fino a 65mila euro e le spese si continuano a calcolare a forfait. Vengono introdotte nuove cause di esclusione e si prevede un regime premiale per i contribuenti minimi che, volontariamente, aderiscono alla fatturazione elettronica. Il testo del disegno di legge di Bilancio 2020 arriva in Senato e prevede alcune modifiche al regime cosiddetto forfettario.
Resta il calcolo "a forfait" delle spese
Nel testo della manovra approdato a Palazzo Madama non è stato mantenuto - riguardo all'abolizione del calcolo a forfait delle spese - quanto era previsto nel documento programmatico di Bilancio 2020 trasmesso alla Commissione Ue. Dunque il reddito imponibile non sarà determinato considerando ricavi e spese effettive come era scritto nel documento, bensì chi è nel regime, o vi farà ingresso, continuerà a non poter dedurre le spese legate all'esercizio dell'attività, ad esclusione dei contributi previdenziali (contributo soggettivo e di maternità). Le spese - salvo modifiche in Parlamento - continueranno ad essere calcolate a forfait, applicando il coefficiente di redditività che per i professionisti è del 78 per cento.
Esclusione se i redditi di lavoro dipendente superano i 30mila euro
Vengono introdotte due cause ostative. Secondo quanto per ora previsto dal Ddl, non potranno accedere al regime agevolato forfettario i contribuenti che sostengono spese per un ammontare complessivamente superiore a 20mila euro (lordi) per lavoro accessorio, per lavoro dipendente e per compensi erogati ai collaboratori, anche assunti per l'esecuzione di specifici progetti. Sono comprese nel computo anche le somme erogate sotto forma di utili da partecipazione agli associati.
Il Ddl esclude dal regime forfettario anche i soggetti che nell'anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente per importi superiori a 30mila euro.
Regime premiale se ci si affida alla e-fattura
Il Ddl, inoltre, introduce un regime premiale allo scopo di incentivare l'utilizzo della fattura elettronica. Più nel dettaglio, per i contribuenti che si avvalgono del regime forfettario e che aderiscono alla fatturazione elettronica, il termine di decadenza per la notificazione degli avvisi di accertamento è ridotto di un anno (passa da cinque a quattro anni).
Abolita la "flat tax" oltre i 65mila euro
Viene abrogata l'estensione del regime forfettario alle persone fisiche esercenti attività d'impresa o di lavoro autonomo con redditi superiori a 65mila euro e fino a 100mila euro. L'ampliamento della platea era stato deciso con la manovra dello scorso anno ed era destinato ad entrare in vigore dal 1° gennaio 2020.
di Mariagrazia Barletta
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