Il 2 dicembre 2013 venne inaugurata la fermata «Garibaldi» della metropolitana dell'arte di Napoli (linea 1), firmata dall'architetto francese Dominique Perrault. Una stazione impreziosita delle opere di Michelangelo Pistoletto, dove la luce naturale viene portata alla quota delle banchine, ad una profondità di ben 40 metri dal suolo, grazie ad un pozzo attraversato da un suggestivo incrocio di scale mobili.
Al progetto nel sottosuolo ne corrisponde un altro: la sistemazione della piazza su cui prospetta la stazione centrale. Una delle piazze più ampie d'Europa. In tutto quasi 60mila metri quadri, che sono stati restituiti alla città lo scorso 29 novembre. Una piazza, una stazione e un importante nodo di interscambio (vi si incrociano due linee della metro, il trasporto nazionale e ferroviario su ferro e l'alta velocità) rinascono dopo un'importante operazione di riqualificazione urbana.
Piazza Garibaldi © ClaudioDellaMorte_Dominique Perrault Architecte_Adagp
Con l'ultimo taglio del nastro (il secondo per la piazza) è stata aperta tutta la parte nord dell'immenso invaso (al di sotto si estende un grande parcheggio interrato). Un'area con 130 alberi, spazi per la sosta, un anfiteatro, piccoli chioschi, un campo per il calcetto, uno per il basket e un'area gioco. A commissionare il progetto all'architetto francese (dell'intera piazza e della stazione della linea 1) fu nel 2004 la società Metropolitana di Napoli SpA. All'inaugurazione del 2013 ne seguì un'altra il 24 aprile 2015, quando fu completata la porzione sud del grande spazio urbano: ossia la galleria commerciale semi-ipogea, posta ad otto metri al di sotto della quota della piazza e ombreggiata da una "foresta di alberi di acciaio" che sale in superficie, dando carattere e vivacità allo spazio pubblico.
«Questo evento segna il completamento di un vasto progetto, caratterizzato dalla costruzione della nuova stazione della metropolitana (2013) e della grande galleria commerciale coperta (2015)», sottolinea Dominique Perrault sui social, in riferimento all'inaugurazione dello scorso 29 novembre.
Piazza Garibaldi, fotografie © M. Barletta
Dunque Dominique Perrault ha concepito Piazza Garibaldi come un insieme di più spazi: da una parte la galleria commerciale semi-ipogea, pensata come un luogo vivo e di scambio, che incanala i flussi verso la stazione centrale e la metropolitana. Dall'altra quello da poco inaugurato: un grande spazio aperto dedicato allo svago, alla sosta e allo sport. Manca da sistemare l'ultima porzione dell piazza: una piccolissima superficie verso il Corso Umberto I, ossia l'area intorno alla statua di Garibaldi.
La luce è la protagonista del progetto. Filtra nella "foresta" d'acciaio generando vivaci giochi d'ombra. E penetrando nel pozzo di stazione mette in risalto l'incrocio delle scale mobili, i cui corpi, rivestiti di metalli riflettenti, fanno rimbalzare la luce e la esaltano. E ad un gioco di specchi si affida anche Michelangelo Pistoletto che con la sua opera rende partecipi i viaggiatori, che si vedono riflessi nelle parete ravvivata dalle sagome di persone.
Piazza Garibaldi, fotografie © M. Barletta
L'architetto francese ha con il suo progetto messo ordine ad uno spazio urbano che, prima del suo intervento, era estremamente caotico e frammentato, dominato da un intenso traffico automobilistico. E per mettere ordine ha lavorato appunto sulla divisione degli spazi in modo da moltiplicare le possibilità d'uso da parte dei pedoni. È questa la strategia scelta per dare un nuovo volto ad un vuoto enorme: un grande rettangolo di 360 metri per 165 nato dalla demolizione - agli inizi degli anni Sessanta - della stazione del XIX secolo.
Piazza Garibaldi, fotografia © M. Barletta
La copertura metallica con "vele" di tessuto di policarbonato forato, disegnata a partire dalla figura del triangolo, si pone in continuità con la storia, andando a prolungare idealmente la copertura dell'attuale stazione, opera che ha visto collaborare grandi nomi, come: Pier Luigi Nervi, Bruno Zevi e Luigi Piccinato.
di Mariagrazia Barletta
Piazza Garibaldi, fotografie © M. Barletta
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© Peppe Maisto e Claudio Della Morte | Dominique Perrault Architecte_Adagp
Crediti del progetto (piazza e stazione "Garibaldi" della metropolitana - linea 1)
Committente: Metropolitana di Napoli
Progetto: Dominique Perrault Architecte, Paris
Direzione artistica: Gaëlle Lauriot-Prévost
Esecutivo e direzione dei lavori:
MM - Metropolitana Milanese S.p.A.
NME - Napoli Metro Engineering
Progetto strutturale: Bollinger + Grohmann (Francfort)
Carpenteria metallica: CESMA (Bordeaux, France)
Genio civile: MM - Metropolitana Milanese S.p.A. NME - Napoli Metro Engineering
Esecuzione: Metropolitana di Milano - Napoli Metro Engineering
Impresa esecutrice: Pizzarotti & C. SpA
Subappaltatrice per le facciate: ISA S.p.A.
Subappaltatrice per le coperture metalliche: Carannante S.r.l.
Intervento artistico: Michelangelo Pistoletto
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