Poker di concorsi per Cinque A che si aggiudica anche piazza Carpaccio a Grado

Dopo i due concorsi vinti a Cagliari e uno a Brescia, nuovo colpo messo a segno dagli architetti con base a Treviso

di Mariagrazia Barletta

Prima il concorso per la realizzazione del nuovo auditorium comunale a Samassi, poi la riqualificazione dell'area dell'ex macello nel quartiere più antico della città di Montichiari (Brescia). Ed ancora: il recupero delle ex saline di Stato nel Parco naturale regionale Molentargius a Cagliari.

Dopo la tripletta di concorsi, vinti uno dopo l'altro, lo studio di architettura Cinque A, fondato a Treviso da Matteo Benigna, Matteo Cecchi, Diego Collini, Marco Gatti e Giovanni Manzoni, mette a segno un altro colpo e si aggiudica la competizione per il restyling di piazza Carpaccio a Grado, ingresso alla città e punto di arrivo della ciclovia Alpe Adria che parte da Salisburgo. «La soluzione è innovativa e convincente», recita il verdetto della giuria.

Dare carattere di polo d'aggregazione ad un'area colonizzata dalle automobili era la sfida lanciata dal Comune in provincia di Gorizia. Il costo stimato (da bando) per la realizzazione della riqualificazione è di 4,5 milioni di euro.

Dei successi del giovane studio avevamo scritto lo scorso luglio:
Tripletta per lo studio Cinque A (di under 35) che in un anno vince tre concorsi (due con incarichi già affidati)
L'intervista allo studio Cinque A 

Piazza Carpaccio: un nuovo ingresso alla città

Sistemare 350 posti auto in modo non impattante, disegnare aree verdi, migliorare i percorsi pedonali e prevedere un infopoint turistico, erano alcune delle richieste espresse nel bando.

«Attualmente i parcheggi a raso sottraggono spazi pubblici rendendo la zona congestionata e sottomessa al traffico diminuendo il senso di sicurezza non solo dei cittadini ma anche dei turisti che usufruiscono degli spazi di sosta», osservano i progettisti.  La sfida: ridare centralità all'ingresso della città attraverso spazi pubblici verdi dedicati alla mobilità lenta, ma senza intaccare il numero dei parcheggi. Come prima azione i vincitori hanno immaginato di interrare parzialmente il grande parcheggio a raso esistente e di coprirlo con un grande giardino pensile ombreggiato e dotato di sedute.

«A sud del parcheggio - si legge nella relazione di progetto - una grande scalinata connetterà il livello del giardino pensile con la nuova piazza Carpaccio, che, liberata dalla congestione degli autobus, diventerà un punto di riferimento per abitanti e turisti. La piazza sarà dotata di un infopoint in cui sostare e informarsi rispetto l'offerta turistica di Grado, inoltre sarà presente un'area di sosta per le biciclette coperta da una pensilina, lo spazio sarà dotato di stalli sicuri poiché provvisti di un sistema di chiusura automatica e sbloccabile tramite smartphone o codice e di colonnine dotate di tutti gli attrezzi utili alla riparazione dei mezzi. Colonnine per la ricarica elettrica delle bici saranno alimentate dai pannelli fotovoltaici presenti sul tetto della copertura».

Il progetto prevede inoltre l'alleggerimento dei flussi veicolari su alcune zone limitrofe alla piazza, la valorizzazione del circuito ciclabile e la risistemazione degli spazi di sosta degli autobus. Dunque una strategia che ha come risultato la creazione di una identità (prima inesistente) per l'invaso, di un carattere tipico di un polo di aggregazione a misura di pedone.

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