A pochi mesi dalla vittoria al concorso per la scuola Manara Valgimigli a Bagno di Romagna (FC), il raggruppamento guidato dal giovane architetto campobassano Stefano Scalabrino (28 anni - studio Scalabrino-Raspone) raccoglie nelle Marche un ulteriore successo nel campo dell'edilizia scolastica aggiudicandosi il concorso per la scuola primaria "Mario Lodi" a Matelica (MC).
Bandito lo scorso giugno, il concorso rientra in un più ampio percorso partecipativo portato avanti dall'Amministrazione Comunale e prevedeva di realizzare, sullo stesso sito in cui è situata l'attuale scuola danneggiata dal sisma del 2016, un nuovo plesso scolastico che preservi una parte dell'edificio esistente.
La piazzetta d'ingresso
Le aule e il giardino
Un civic center aperto alla città e con valenza sociale
In una porzione di tessuto urbano compreso nel quartiere Regina Pacis, in prossimità del centro storico di Matelica, il progetto cerca di raggiungere una duplice identità: essere un nuovo luogo urbano ed al contempo un polo scolastico con riverbero territoriale.
L'intento primario è stato quindi per i progettisti, quello di pensare ad un edificio semplice, compatto, immediato e confortevole, partendo dall'assunto che la scuola moderna può e deve estendersi verso la città offrendosi alla comunità locale e al territorio mediante idonei spazi a vocazione "pubblica".
Per questo, al piano terra, trovano spazio in corrispondenza dell'atrio di ingresso due elementi aperti alla città ed utilizzabili dai cittadini anche fuori dagli orari scolastici: la palestra e l'auditorium.
Il nuovo che ingloba "protettivamente" il vecchio
La strategia architettonica messa in atto dai progettisti per inglobare l'edificio esistente nella nuova struttura richiama il gesto elementare dell'appropriazione dello spazio attraverso il tracciamento di un recinto protettivo e prevede di strutturarsi intorno ad un grande patio centrale.
Altro elemento cardine del progetto è rappresentato dall'atrio a doppia altezza.
Questo luogo costituisce l'agorà e la presenza prorompente del grande scalone centrale permette l'ascesa e la discesa tra i due livelli dell'edificio affacciandosi continuamente nella piazza coperta.
L'atrio di ingresso dell'edificio scolastico, arretrato rispetto al filo stradale, è posto sulla piazzetta, così da consentire l'ingresso e l'uscita da scuola degli alunni in condizioni di completa sicurezza.
L'agorà
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Le aule morbide
Il verde come elemento pedagogico per gli studenti
Infine i progettisti hanno deciso di assegnare al verde un valore pedagogico che accompagna quotidianamente gli studenti nell'uso degli spazi didattici e nella vita scolastica, grazie alle grandi vetrate infatti le aule si aprono verso il giardino.
Lo spazio d'interciclo
Sono stati 102 i progetti presentati, esaminati dalla commissione giudicatrice composta dall'arch. Daniela Medori (Presidente e responsabile del Settore Urbanistica del Comune di Matelica), arch. Paolo Posarelli (membro rappresentante dal C.N.A.P.P.C), arch. Francesca Filippetti (membro rappresentante dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata), ing. Ivan Marconi (membro rappresentante dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Macerata), Dott. Andrea Boldrini (dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo "E. Mattei" di Matelica).
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