Si chiama Meet & (Gr)eat ed è un intervento che porta con sè i valori di riciclo, sostenibilità e convivialità, concepito come un'agorà per godere della bellezza della natura e ritrovare il sentimento collettivo e il senso di appartenenza. Parliamo del progetto situato nel parco urbano del quartiere Santa Rosa a Lecce, un parco giochi e per attività sportive che porta la firma di Tomas Ghisellini Architetti, vincitore di "Ricrea", concorso internazionale indetto dal Comune di Lecce insieme all'azienda CNH Industrial e l'Associazione di Promozione Sociale BiEM-BioEdilizia Mediterranea per ricucire il parco con il vicino tessuto cittadino, nell'ottica di spazio urbano come fattore di rilancio di un frammento di città.
Il concorso, nato come modello di pratica virtuosa legata al prolungamento del ciclo di vita dei materiali - recuperati per generare un servizio alla comunità - inizia nel 2018 grazie alla riconsegna degli spazi di addestramento da parte della Caserma Pico, a cui segue, poi, l'intento di coinvolgere attivamente la cittadinanza nella sua realizzazione. Nella forte vocazione del parco, quale luogo per l'attività fisica, rafforzata dalla presenza al suo interno dalla sede del CONI, trovano così spazio colori e geometrie regolari, pensate per accogliere un pubblico variegato, e modificabile a seconda delle esigenze che via via si manifesteranno.
Il valore del riciclo, insieme al processo di autocostruzione che ha portato alla realizzazione, sono gli elementi chiave di questo processo virtuoso, che interviene su una superficie di circa 3.800 metri quadrati con un impegno economico di soli 10.000 euro, grazie al contributo dei cittadini che hanno messo a servizio la propria manodopera.
Un parco che torna a vivere dimostrandosi mutabile e reversibile, con proposte alterabili e modificabili, quanto capace di tornare allo stato di partenza. In altre parole un luogo pensato per guardare al futuro.
Foto: © Tomas Ghisellini
Materiali di riciclo e aria aperta per l'incontro
Il progetto trova la sua logica nello schema della matrice ortogonale di 2x2 metri, esemplificazione del territorio pugliese manifestato principalmente nelle strutture disegnate delle campagne e delle note distese di uliveti.
Così suddivisa, l'area appare come una scacchiera, sulla quale una sorta di palificata "molecolare" allestisce alcune piccole stanze abitabili assieme ad una serie di supporti multifunzione per svariati usi, da sostegni per leggeri velari parasole a supporti per attrezzi sportivi a corpo libero, fino a montanti per reti di gioco (minivolley, beach-tennis, ecc.), ancoraggi per luminarie aeree sospese e agganci per amache e lettini rilassanti all'aperto.
Cuore dell'intervento, nel tessuto degli elementi singoli e delle micro-attrezzature, è il padiglione di 4x8 metri, protetto da una articolata copertura in legno e tessuti permeabili simili a un merletto, pensato per ospitare le dotazioni e le attività di ristoro.
Foto: © Tomas Ghisellini
Elementi differenti accomunati dall'utilizzo di materiali a impatto zero, naturali e interamente riciclabili, come le stuoie vegetali calpestatili in fibra di cocco che campiscono i "pavimenti", le componenti strutturali provenienti per lo più dal recupero di lavorazione industriale CNH, e i tessuti di fibre naturali riciclate per le vele ombreggianti.
Particolare attenzione anche nell'utilizzo del colore, pensato per caratterizzare gli spazi e gli ambiti rendendoli riconoscibili, orientando la percezione e differenziando le attrezzature sportive per funzione.
Infine, eccezione al sistema preordinato della griglia regolare puntiforme, sono una serie di cactus stilizzati sparsi come se sorgessero dal terreno, sculture modellate a partire da dischi lignei a semplice incastro, per identificare punti di orientamento percettivo all'interno del tessuto omogeneo. La scelta del fico d'india non è infatti casuale, rappresentando simbolicamente una delle più antiche presenze del territorio, perfetto esempio di resilienza ambientale e capacità di adattamento ed economia di risorse, nonché immagine iconica degli affascinanti paesaggi del sud.
Foto: © Tomas Ghisellini
di Elisa Scapicchio
Crediti di progetto:
Luogo Lecce (Le), Italia
Programma: Riqualificazione sostenibile del Parco Montefusco in spazio ludico-sportivo
Superficie: 3.800 mq
Committenza CNH Industrial SpA, Comune di Lecce Patrocini Ordine degli Architetti di Lecce
Progetto: Tomas Ghisellini Architetti
Nome progetto MEET & (GR)EAT
Team di progettazione: Tomas Ghisellini, Alice Marzola, Lucrezia Alemanno, Daniele Francesco Petralia, Alberto Manzi
Procedura: Concorso, 1° Premio, progettazione definitiva ed esecutiva
Progettazione: maggio-settembre 2019
Realizzazione: settembre-novembre 2019
Direzione artistica: Tomas Ghisellini Architetti
Procedura concorsuale: BiEM - BioEdilizia Mediterranea Coordinamento esecutivo Lucrezia Alemanno, Daniele Francesco Petralia, BiEM - BioEdilizia Mediterranea
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pubblicato il: