Più di 3,3 milioni di visitatori in 10 anni, più che raddoppiati nel 2019 rispetto al 2010. Quasi 13 milioni di incassi di biglietteria, con un trend in costante aumento nell'ultimo quinquennio. Quattordici gli allestimenti importanti della collezione, cuore identitario del museo, 106 le mostre, 32 i focus e 82 i progetti i speciali. Sono i numeri presentati ieri in una conferenza che ha celebrato i 10 anni di vita del Maxxi, il Museo nazionale delle Arti del XXI secolo che, come è noto, ha casa nell'architettura nel quartiere Flaminio firmata dalla compianta Zaha Hadid.
La conferenza è stata l'occasione anche per annunciare l'apertura del nuovo museo all'Aquila. Il 31 marzo ci sarà il passaggio di consegna di Palazzo Ardinghelli restaurato, dal Mibact al Maxxi. Dal 21 giugno il nuovo contenitore culturale sarà aperto al pubblico.
Il Maxxi all'Aquila
«Il progetto - fa sapere il Maxxi con una nota - è stato condiviso con amministrazioni pubbliche (Comune, Regione) e con istituzioni culturali del territorio (Università, Gran Sasso Science Institute, Accademia di Belle Arti, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Teatro Stabile, e altre ancora)». Un progetto che - va ricordato - nasce in seguito al sisma che nel 2009 ha travolto l'Abruzzo. A curarne il restauro e il consolidamento sono stati la Soprintendenza e il Segretariato regionale, grazie anche ad un finanziamento a carico della Russia, di 7,2 milioni di euro, con l'impegno arrivato in seguito al G8 dell'Aquila, cui sono state aggiunte risorse statali (inizialmente l'intento era quello di inserirvi gli uffici del Mibact).
Maxxi L'Aquila. Palazzo Ardinghelli, L'Aquila Ph. Gianfranco Fortuna, 2020
Nel nuovo avamposto abruzzese saranno subito visibili le opere site-specific affidate nel 2015 a cinque importanti artisti italiani: Elisabetta Benassi, Daniela De Lorenzo, Alberto Garutti, Nunzio e il maestro Ettore Spalletti, recentemente scomparso, cui è dedicato uno degli spazi più suggestivi.
A queste si aggiunge il progetto di Anastasia Potemkina, prodotto in collaborazione con la V-A-C Foundation di Mosca e realizzato con la partecipazione dell'Accademia di Belle Arti dell'Aquila, primo passo per valorizzare il dialogo tra artisti russi e italiani. Un'attenzione speciale è dedicata alla fotografia, con la committenza affidata a Paolo Pellegrin e le opere di Stefano Cerio.
La collezione del Maxxi animerà gli spazi di Palazzo Ardinghelli con opere di Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Enzo Cucchi, Maurizio Cattelan, Piero Manzoni, Rudolph Stingel, Bruna Esposito, Philippe Rahm, Francois Roche, Toyo Ito, Sergio Musmeci, Sol LeWitt, Allora & Calzadilla.
Maxxi L'Aquila. Palazzo Ardinghelli, L'Aquila Ph. Gianfranco Fortuna, 2020
Nel primo triennio, le risorse pubbliche per l'avvio del progetto ammontano complessivamente a 2 milioni di euro l'anno. Anche per Maxxi L'Aquila si prevedono partnership importanti, come la collaborazioni già avviata con Cassa depositi e prestiti.
Maxxi di Roma, il programma di architettura per il 2020
Oltre ad un bilancio dei 10 anni, si è guardato anche al futuro, anticipando i programmi che avranno luogo nella sede romana. Ci saranno diciotto nuove mostre, focus, progetti speciali, con un nuovo significativo allestimento della collezione.
Apre la nuova stagione la nona edizione del Progetto Alcantara Maxxi: protagonista il pluripremiato designer tedesco Konstantin Grcic che, con il progetto L'immaginazione al potere, esplora l'aspetto visionario del lavoro di Sergio Musmeci, Giuseppe Perugini, Maurizio Sacripanti e Bernard Khoury, tutti già inseriti nella collezione Maxxi Architettura (a cura di Domitilla Dardi, 7 febbraio - 15 marzo 2020).
Aldo Rossi - l'architetto e la città. Aldo Rossi, Modello di progetto per un nuovo stabile amministrativo per la UBS, Lugano, 1990 Maxxi Museo nazionale del XXI secolo, Roma. Collezione Maxxi Architettura Archivio Aldo Rossi © Eredi Aldo Rossi
Technotopia. Engineering the future Sergio Musumeci, Ponte sul Basento, Potenza 1967-1976 Courtesy: Sergio Musmeci, Collezione MAXXI Architettura, Fondazione MAXXI Roma
In continuità con la retrospettiva dedicata a Gio Ponti, ecco un altro grande maestro: Aldo Rossi. L'architetto e le città. In mostra i suoi celebri disegni, i progetti, gli scritti e una spettacolare sequenza di modelli provenienti, oltre che dall'archivio del Maxxi, da collezioni di tutto il mondo (9 aprile 2020 - gennaio 2021, a cura di Alberto Ferlenga).
Giovani architetti sono invece protagonisti di YAP Rome at Maxxi, il progetto in network con il Moma alla sua ottava edizione italiana. Vincitrice dell'edizione 2020, l'inglese Lucy Styles realizzerà nella piazza del Maxxi uno spazio temporaneo per ospitare gli appuntamenti estivi (27 maggio - ottobre 2020).
Ci sarà, inoltre, il convegno internazionale All the Futures... for museums, domenica 24 maggio, in cui direttori di prestigiose istituzioni museali di tutto il mondo condivideranno le loro esperienze. Una riflessione sulla memoria dell'era digitale, materia prima per la creatività di domani, è anche al centro di Una storia per il futuro. I primi 10 anni del Maxxi, sguardo sui primi anni del XXI secolo attraverso il punto di vista del Maxxi e degli artisti che lo hanno animato. In mostra migliaia di immagini, video, suoni e parole, installazioni multimediali, accompagnati da una timeline del decennio realizzata in collaborazione con l'agenzia Ansa. L'allestimento dello studio olandese Inside-Outside di Petra Blaisse, crea un ambiente coinvolgente e un'esperienza multisensoriale (27 maggio - 1 novembre 2020, a cura di Hou Hanru con il team curatoriale e di ricerca del Maxxi).
Sempre il 27 maggio apre Lina Bo Bardi. A Marvellous Entanglement emozionante omaggio alla grande architetta italo-brasiliana dell'artista e filmaker inglese Isaac Julien: una imponente installazione video, corredata da una serie di fotografie. Due tra le più importanti attrici brasiliane, Fernanda Montenegro e sua figlia Fernanda Torres, interpretano la Bo Bardi (fino al 4 ottobre 2020).
Maxxi esterno. Fotografia di Musacchio Ianniello (courtesy Fondazione Maxxi)
In linea col filone di ricerca avviato con Low Form, che indagava il rapporto tra arte e intelligenza artificiale, Technotopia. Engineering the future da un lato racconta l'ingegneria delle costruzioni tradizionalmente intesa, con disegni, immagini, modelli di cult assoluti come l'Opera di Sidney o i capolavori di Nervi, dall'altra esplora l'immersione nella cultura digitale per la progettazione, la fabbricazione e la gestione di edifici (4 dicembre 2020 - aprile 2021, a cura di Pippo Ciorra e Maristella Casciato).
Un'installazione pensata per il Maxxi sarà il focus Maria Giuseppina Grasso Cannizzo. Lo spazio tecnico dell'arte, nuova tappa del progetto Nature in cui architetti di fama internazionale si confrontano con gli spazi pensati da Zaha Hadid (4 dicembre 2020 - marzo 2021, a cura di Margherita Guccione e Sara Marini).
pubblicato il: