Un'ex sala da musica degli anni '30 del famoso architetto modernista belga Victor Bourgeois, trasformata in un cinema negli anni '60 e poi abbandonata dagli anni '80, vede ora un nuovo capitolo della sua storia scriversi.
Succede a Bruxelles, dove l'Ancien Théâtre des Variétés della città verrà trasformato in laboratorio per la creazione artistica internazionale con un progetto firmato dallo studio catalano Flores i Prats Arquitectes, insieme con i locali Ouest Architecture.
Il progetto nasce da un concorso bandito dall'attuale proprietario dell'edificio, l'associazione Bruxelles Laïque, che all'interno del suo ambizioso programma di trasformazione socio culturale della città immagina per il teatro uno spazio aperto e inclusivo che comprenda tra le funzioni due teatri, uffici, spogliatoi, una caffetteria e un forum pubblico.
© Adrià Goula
Per ridisegnare un pezzo significativo della storia architettonica e culturale della città di Bruxelles i progettisti hanno scelto di operare in profonda relazione con la memoria del luogo, in un dialogo tra vecchio e nuovo in cui riecheggia la poetica usata per il pluripremiato progetto per la Sala Beckett di Barcellona concluso da Flores & Prats nel 2016.
Secondo la giuria del concorso infatti il progetto "evoca la memoria dell'edificio anziché la nostalgia per esso" e "offre dispositivi che sono una fonte di inventiva, creatività e identità".
© Adrià Goula
© Adrià Goula
"Gli spazi, i volumi e i materiali del progetto sono di grande qualità e traggono beneficio, tra le altre cose, dalla grande luminosità interna - continua la giuria - Il progetto è fortemente determinato dall'installazione di un alto lucernaio che produce luce zenitale al cuore dell'edificio al livello del forum. I lavori previsti sulla facciata e il suo miglioramento è molto apprezzato, così come la creazione di un passaggio interno che collega Rue de Malines and Rue Saint Pierre."
Il progetto per l'Ancien Théâtre des Variétés punta infatti a mantenere intatte le qualità spaziali e i materiali unici già presenti nell'edificio, per mettere in atto un intervento su misura, site specific, ma allo stesso tempo sufficientemente flessibile da offrire una vasta gamma di possibili utilizzi.
Il punto di partenza quindi è il teatro, con le sue dimensioni e caratteristiche irripetibili, la sua grande altezza e il suggestivo open space con la scala di ingresso, che vengono reinterpretati e adattati alle richieste per la nuova occupazione: uno spazio pubblico aperto e inclusivo per accogliere i dibattiti, spettacoli di arte e musica e per celebrare incontri sociali.
© rendering by Play-Time
© rendering by Play-Time
© rendering by Play-Time
Crediti di progetto
Indirizzo: Rue de Malines 25, 1000, Bruxelles, Belgio
Committente: Bruxelles Laïque
Concorso: 2020
Superficie: 5.000 m2
Programma: International laboratory for artistic creation
Architettura: Flores & Prats + Ouest architecture
Struttura: JZH & Partners
Acustica: Daidalos Peutz
Scenografia: Kanju
Tecnica: Boydens
Budget: Bureau Bouwtechniek
Segnaletica: Ekta
Fotografie (stato di fatto e modelli): Adrià Goula
Rendering: Play-Time
Maggiori informazioni:
floresprats.com
ouest.be
pubblicato il: