Il rafforzamento dell'ecobonus e del sismabonus dovrebbe entrare già nel pacchetto di misure del Dl che il governo sta preparando per sostenere il reddito e il lavoro messi a dura prova dall'emergenza epidemiologica da Covid-19. Misure che potrebbero vedere la luce già a metà settimana e che conterebbero anche provvedimenti per sostenere la crescita. Tra questi appunto dei super-bonus per l'edilizia.
«Stiamo ragionando per un significativo rafforzamento delle agevolazioni ecobonus e sismabonus, elevando le percentuali di detrazione e anche dando ai contribuenti la possibilità di fruire immediatamente del vantaggio fiscale attraverso lo sconto in fattura e la cessione del credito. È una delle misure che intendiamo realizzare per per sostenere la crescita e anche per indirizzare gli investimenti nella direzione della sostenibilità ambientale e della tutela del territorio e dell'aumento della resilienza al rischio sismico del Paese».
A dirlo è stato ieri 4 maggio il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri in un'audizione alla Camera nell'ambito dell'esame del decreto cosiddetto Liquidità.
Ecobonus e sismabonus, lo stato attuale delle detrazioni
Va ricordato che la Manovra 2020 ha prorogato al 31 dicembre 2020 il termine previsto per avvalersi della detrazione fiscale (dall'Irpef e dall'Ires) - nella misura del 65 per cento - per le spese documentate relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (ecobonus).
Allo stato attuale, c'è poi il maxi-incentivo del 70 e 75 per cento per la riqualificazione di parti comuni degli edifici condominiali, che vale fino a tutto il 2021. Percentuale che si raggiungono se si rispettano determinate condizioni. La detrazione può arrivare infatti fino al 70 per cento se ad essere interessata è una quota consistente dell'involucro edilizio, ossia non inferiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell'edificio stesso. Si arriva a detrarre fino al 75 per cento delle spese nel caso in cui gli interventi sulle parti comuni, finalizzati al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva, «conseguano almeno la qualità media di cui al decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 26 giugno 2015».
Per approfondire:
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Per gli interventi condominiali, e per tutto il 2021, attualmente vi è la possibilità di elevare la percentuale di spesa da portare in detrazione se alla riqualificazione energetica si associa la riduzione del rischio sismico. Quando gli interventi sono realizzati in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 e finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico, spetta una detrazione dell'80 per cento se i lavori determinano il passaggio alla classe di rischio sismico immediatamente inferiore. Se il rischio sismico si riduce di almeno due classi, allora il bonus sale all'85 per cento. Il limite massimo di spesa consentito per questi interventi è di 136mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l'edificio.
Inoltre, attualmente il meccanismo dello sconto in fattura vale per «gli interventi di ristrutturazione importante di primo livello di cui al Decreto del Ministero dello Sviluppo economico 26 giugno 2015 per le parti comuni degli edifici condominiali, con un importo dei lavori pari o superiore a 200.000 euro». Vale quindi solo in caso di lavori condominiali, di importo pari o superiore a 200mila euro. Il meccanismo dà la possibilità al soggetto che ha diritto all'ecobonus di scegliere se usufruire della detrazione fiscale spettante o se ottenere un contributo, di importo pari alla detrazione di cui ha diritto, sotto forma di sconto da parte del fornitore che ha effettuato gli interventi.
Dunque, le percentuali di detrazione della spesa per i lavori di efficientamento e di riduzione del rischio sismico attualmente sono elevate. Bisognerà attendere il Dl per capire quali interventi, e in che modo, saranno resi ancora più appetibili. Sperando sempre che le speranze non vengano disattese.
di Mariagrazia Barletta
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