È stato pubblicato nella notte di ieri il Dl cosiddetto Rilancio (è in vigore dal 19 maggio), che conferma l'indennità di 600 euro per i professionisti iscritti alle casse private. Anche per aprile e maggio viene dunque confermato il reddito di ultima istanza.
I liberi professionisti, compresi architetti e ingegneri, potranno fare domanda per ricevere il bonus per i mesi di aprile e maggio 2020, bisogna, però, sicuramente prestare attenzione ad alcune limitazioni che il Dl Rilancio ha aggiunto. Il nuovo Dl (articolo 78), modificando l'articolo 44 del "Cura Italia", infatti, esclude dalla misura i titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e i titolari di pensione.
Serve comunque un nuovo decreto attuativo del ministero del Lavoro che renda operativo il bonus (una tantum), precisando nuovamente i requisiti dei potenziali beneficiari. L'importo per ciascuno dei due mesi è di 600 euro. La dotazione del fondo che permette l'erogazione dei bonus viene inoltre incrementata, passando da 300 milioni a 1 milione e 150mila euro.
Si veda anche:
• Dl Rilancio: liberi professionisti esclusi dai contributi a fondo perduto
Il decreto, sempre modificando l'articolo 44 del "Cura Italia", raddoppia i tempi concessi al ministero del Lavoro per emanare uno o più decreti attuativi, con i quali stabilire i criteri di priorità e le modalità di attribuzione dell'indennità. Tale scadenza slitta al 17 maggio (60 giorni dall'entrata in vigore del "Cura Italia" e comunque - per errore - prima dell'entrata in vigore del Dl Rilancio). Giacché la dotazione del fondo viene condivisa con i lavoratori dipendenti, occorre che il decreto attuativo indichi, relativamente alla nuova iniezione di risorse, quale quota è destinata ai professionisti iscritti alle casse private.
Per l'attuazione del bonus per i mesi di aprile e maggio 2020 occorre, dunque, ancora una volta, un decreto attuativo del ministero del Lavoro (da emanare di concerto con il ministero dell'Economia). Saranno sempre le Casse private a erogare le indennità ai liberi professionisti.
L'articolo 75 del "Cura Italia" stabilisce che l'indennità per i liberi professionisti è cumulabile con l'assegno ordinario di invalidità. L'indennità di 600 euro è inoltre incompatibile con il Rem, sigla con cui si intende il Reddito di emergenza introdotto col Dl Rilancio. Si tratta di una misura straordinaria di sostegno al reddito per nuclei familiari in «condizioni di necessità economica in conseguenza dell'emergenza epidemiologica». Per approfondire si rimanda all'articolo: Dl Rilancio approvato in CdM: ok all'indennità di 600 euro per aprile e maggio (ma attenzione alle incompatibilità).
di Mariagrazia Barletta
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