Con una cerimonia live su facebook sono stati ufficializzati i vincitori della quinta edizione di AAA architetticercasi™, il concorso di architettura per giovani progettisti under 33 ideato da Confcooperative Habitat per scoprire giovani talenti e diffondere la cultura dell'abitare cooperativo.
Oltre 170 giovani architetti da tutta Italia hanno ripensato in termini residenziali e cooperativi il futuro dell'ex scalo di Rogoredo di Milano con verde, servizi e housing sociale.
La giuria - composta da Giancarlo Consonni (professore emerito di Urbanistica presso il Politecnico di Milano), Alessandro Maggioni (presidente di Confcooperative Habitat), Umberto Lebruto (amministratore delegato di FS Sistemi Urbani), Demetrio Scopelliti (advisor dell'assessore all'Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano), Massimo Bricocoli (direttore del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano) e Silja Tillner (visiting professor di Urban Design Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano) e Martino Lunghi, progettista del gruppo vincitore della precedente edizione del concorso - ha selezionato 6 progetti vincitori e 5 menzioni, per un montepremi complessivo pari a 31.000 euro.
A vincere il primo premio, pari a 15.000 euro, è stato il progetto "ABITARE IL BORDO" di Gregorio Pecorelli (Assisi PG, 1989), Tobia Davanzo (Treviso, 1988), Chiara Dorbolò (Roma, 1988) che immagina a sud-est della città un quartiere all'insegna dell'equilibrio e dell'urbanità.
"Dare forma agli spazi dell'abitare, sia nella sua parte più privata sia nella sua parte collettiva e pubblica - commenta il professor Giancarlo Consonni, presidente di giuria - richiede nei progettisti un senso di equilibrio, ossia quello che auspichiamo e per cui ci battiamo da tempo: un'urbanistica e un'architettura che sappiano farsi interpreti di una tensione civile e comunitaria. Il concorso e il giusto equilibrio fra realismo e utopia del progetto vincitore sottolineano la traiettoria in cui si inserisce il movimento cooperativo e rilanciano anche a tutti gli altri interlocutori che hanno in mano le sorti della città la sfida a superare modelli consolidati, esplorando il nuovo e la reinvenzione della città sulle sue radici più antiche".
A seguire nei primi posti della graduatoria:
- 2° classificato: UNO TRA MOLTI
Stefano Maria Ivaldi (MI), Manuel Clasadonte (MI) - 3° classificato: URBANO DOMESTICO
Matteo Bassi (BS), Michele Antinori (MI), Pietro Nobili Vitelleschi (TR), Joseph Rigo (Calicut) - 4° classificato: ROGOREDO OPERA APERTA
Andrea Danelli (CO), Stefano Casula (BS), Massimo Falconi (VR), - 5° classificato: ECOL - Easy Conscious Living,
Elisa Perego (BL), Caterina Spadoni (RA) - 6° classificato (menzione con premio economico) CASCINA URBANA
Antonio La Marca (NA), Andrea Govi (FC)
Tutti i giovani architetti dei gruppi vincitori e dei menzionati entreranno in un elenco di progettisti meritevoli, che Coonfcooperative si impegna a promuovere presso le proprie associate su tutto il territorio nazionale nell'ambito di incarichi legati alla residenza sociale e cooperativa.
Il concorso è stato ideato e promosso da Confcooperative Habitat, insieme quest'anno a Fondosviluppo spa, il Fondo Mutualistico per la Promozione e lo Sviluppo della Cooperazione di Confcooperative, e FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane) con il patrocinio del Comune di Milano e dell'Ordine Architetti P.P.C. della Provincia di Milano e con il supporto di CCL Consorzio Cooperative Lavoratori, Delta Ecopolis e Assimoco.
AAA2019 - risultati
primo classificato | ABITARE IL BORDO
Gregorio Pecorelli, Tobia Davanzo, Chiara Dorbolò
Motivazioni della giuria: "Il tratto caratterizzante è l'equilibrio conquistato su più fronti: tra edificato e spazi aperti; fra gli ambiti privati, quelli collettivi e quelli pubblici; fra gli spazi 'minerali' e gli spazi verdi; fra ordine e complessità. Il disegno urbano è modellato sul principio dell'ospitalità e della condivisione, mostrando con chiarezza una via per la riconquista della centralità dell'abitare e per la riqualificazione della periferia all'insegna dell'urbanità. L'architettura affabile esalta il carattere sinfonico dell'insieme".
secondo classificato | UNO TRA MOLTI
Stefano Maria Ivaldi (MI), Manuel Clasadonte (MI)
Motivazioni della giuria: "Limpidità e rigore: la soluzione progettuale corrisponde pienamente alla chiarezza teorica. La metrica, su cui l'intero complesso è impostato, è il frutto di un'attenzione ai modi d'uso dello spazio nelle loro diverse declinazioni. Apprezzabile l'attenzione alla strada e alla sua vitalità; come anche il trattamento del margine verso la ferrovia. L'architettura si fa espressione di una disciplina interiore ricca di umanità."
terzo classificato | URBANO DOMESTICO
Matteo Bassi (BS), Michele Antinori (MI), Pietro Nobili Vitelleschi (TR), Joseph Rigo (Calicut)
Motivazioni della giuria: "Il progetto è impostato sul dialogo serrato fra le singole parti e il tutto. Una sequenza di luoghi distinti e ben riconoscibili dà vita a una narrazione che fa città. Il disegno urbano offre un'interpretazione plausibile del possibile divenire nel contesto e, allo stesso tempo, si dimostra potenzialmente capace di sollecitare una riqualificazione estesa, oltre il lotto interessato dal concorso."
quarto classificato | ROGOREDO OPERA APERTA
Andrea Danelli (CO), Stefano Casula (BS), Massimo Falconi (VR)
Motivazioni della giuria: "Brolo, corte, piazza, patio ecc.: la rivisitazione di elementi della tradizione è condotta con intelligenza capace di fecondare il progetto. Il risultato sono luoghi ben connotati, insieme aperti alla città e presidiati, in un apprezzabile equilibrio fra relazione e intimità."
quinto classificato | ECOL - EASY CONSCIOUS LIVING
Elisa Perego (BL), Caterina Spadoni (RA)
Motivazioni della giuria: "Affabilità, gentilezza e misura contraddistinguono il disegno urbano e l'architettura: una soluzione che si fa apprezzare per la sua coerenza interna."
sesto classificato - menzione con premio economico
CASCINA URBANA
Antonio La Marca (NA), Andrea Govi (FC)
Motivazioni della giuria: "Il progetto punta sull'invenzione di un nuovo paesaggio e su forti sinergie funzionali e architettoniche. Si tratta di un tentativo apprezzabile di aprire nuove strade, con soluzioni non prive di interesse, ma che si prendono qualche rischio sulla effettiva realizzabilità e gestibilità degli spazi."
Tutti i risultati su:
www.architetticercasi.eu
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