Dopo l'annuncio di pochi giorni fa, che assegnava all'unanimità il Premio alla Carriera a Renzo Piano per "l'impegno professionale e civile che ha segnato e continua a segnare la produzione architettonica", si è svolta ieri - martedì 30 giugno - al Museo MAXXI di Roma, la cerimonia di premiazione del Premio Italiano di Architettura.
Un nuovo progetto, che vede la collaborazione delle due grandi istituzioni museali di MAXXI e Triennale Milano per la valorizzazione dell'architettura italiana, attraverso la promozione di opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia, il cui impegno è rivolto all'innovazione, alla qualità del progetto e al ruolo sociale dell'architettura.
Foto courtesy © Fondazione MAXXI
Sulla base di una shortlist di 6 progetti finalisti, individuati su 31 candidature proposte da un gruppo di esperti, la giuria internazionale - composta da Giovanna Melandri (Presidente Fondazione MAXXI), Stefano Boeri (Presidente Triennale Milano), Pippo Ciorra (Senior Curator MAXXI Architettura), Lorenza Barracelli (Direttore artistico Triennale Milano), Tatiana Bilbao (architetto Tatiana Bilbao Studio), Simone Capra (architetto stARTT studio di architettura e trasformazioni territoriali), Marco De Michelis (storico dell'architettura), Maria Giuseppina Grasso Cannizzo (architetto), Alfredo Jaar (artista), James Taylor-Foster (Curator of Contemporary Architecture and Design at ArkDes) - ha così decretato i vincitori.
Francesca Torzo | Premio al miglior edificio realizzato negli ultimi 3 anni
Con la Z33 House for Contemporary Art, Design and Architecture, realizzata nel 2019, Francesca Torzo (classe 1975) si aggiudica il Premio al miglior edificio realizzato negli ultimi 3 anni.
Il progetto riguarda uno spazio espositivo da poco aperto al pubblico nel centro storico di Hasselt, in Belgio, perfettamente integrato nel contesto del giardino dell'antico beghinaggio e frutto di un lavoro di concertazione e condivisione con la committenza e tutti gli attori coinvolti.
Per la giuria "il progetto si è distinto per la capacità profonda di interpretare la storia dell'isolato e del tipo edilizio che lo occupa e per l'intelligenza spaziale ed espressiva mostrata nel configurarlo in uno spazio espositivo perfettamente adeguato alle esigenze contemporanee", sottolineando "l'accuratezza e la qualità originale della presentazione, capace di mettere bene in evidenza il processo costruttivo e la personalità dell'autore".
Foto: © Gion-Balthasar-Von-Albertini
Lucy Styles | Premio al miglior progettista under 40
Va invece a Lucy Styles il Premio miglior progettista under 40: vincitrice dell'edizione 2020 di YAP Rome at MAXXI, la sua Home Sweet Home, ridefinisce il rapporto tra spazi intimi e pubblici, conquistando la giuria per la capacità di "offrire una nuova interpretazione degli spazi dell'abitazione che, inglobando la città al loro interno, diventano tutt'uno con essa".
L'installazione temporanea, allestita nella piazza del museo, offrirà ai visitatori un luogo di riparo dal calore estivo, accompagnando inoltre le iniziative di Estate al MAXXI.
Sempre secondo la giuria, "attraverso un uso dinamico e improprio delle funzioni che in genere caratterizzano gli ambienti della casa, il progetto di Lucy Styles stimola una riflessione sul nostro modo di vivere i luoghi della quotidianità".
Foto courtesy © Fondazione MAXXI
Menzione d'onore a Cino Zucchi per Lavazza Headquarters
A Cino Zucchi va la Menzione d'onore per il progetto Lavazza Headquarters a Torino realizzato nel 2018, aperto alla città e sviluppato intorno alla piazza alberata. Un edificio che per la giuria "esprime un alto livello di complessità e ricchezza di soluzioni urbane e una compiuta maturità architettonica".
Cino Zucchi, Nuvola Lavazza | foto: © Andrea Martiradonna
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