Presto il dottorato di ricerca potrà essere svolto per conto di un comune delle aree interne del Paese, con l'obiettivo di attuare e studiare strategie locali per lo sviluppo sostenibile. A questo scopo vengono stanziati 9 milioni di euro, divisi equamente per gli anni dal 2021 al 2023, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (programmazione 2014-2020).
La novità è stata inserita con un emendamento nel Ddl di conversione del decreto cosiddetto Rilancio, Dl che sta per essere licenziato alla Camera. Il testo deve essere convertito entro il 18 luglio, dunque, difficilmente potranno esserci ulteriori modifiche.
Aggiornamento del 9 luglio
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Borse per dottorati anche in associazione tra Comuni
Un comune delle aree interne, da solo o associandosi con altre amministrazioni, potrà stanziare borse per dottorati, denominati appunto «dottorati comunali», finalizzati alla definizione, all'attuazione, allo studio e al monitoraggio di strategie locali volte allo sviluppo sostenibile in coerenza con l'Agenda 2030 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Più nello specifico, i dottorati potranno affrontare i temi della transizione ecologica e digitale, del contrasto delle diseguaglianze sociali ed educative, del rafforzamento delle attività economiche e del potenziamento delle capacità amministrative. Argomenti e problematiche che si intrecciano anche con il tema della rigenerazione urbana.
I dettagli demandati ad un decreto attuativo
I dottorati dovranno essere accreditati dal ministero dell'Università e della ricerca. Entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del Dl Rilancio, il ministro dell'Università e della ricerca, di concerto con il ministro per il Sud e la coesione territoriale, dovrà stabilire i criteri per la stipula delle convenzioni tra i comuni e le università e i contenuti scientifici e disciplinari dei dottorati comunali.
Le risorse stanziate saranno poi ripartite (con decreto del ministro per il Sud) tra i comuni delle aree interne selezionati attraverso un apposito bando. Non viene specificato se sarà il comune o l'università a selezionare i fruitori delle future borse di «dottorato comunale».
di Mariagrazia Barletta
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