Dopo la piazza della stazione a Belluno e quella del municipio a Valdobbiadene (Tv), dopo il rifugio Guido Corsi sullo Jof Fuart (con Baserga e Mozzetti), lo studio Colombo/Molteni Larchs architettura si aggiudica la riqualificazione di piazza Santa Croce a Coredo, vincendo, anche in questo caso, un concorso. A bandirlo, a dicembre 2019, è stato il Comune di Predaia (Trento).
Da un lato, la chiesa parrocchiale progettata da Efrem Ferrari, architetto molto attivo in territorio trentino che amava ispirarsi allo stile romanico. Dall'altra due strade provinciali, trafficate, che si incrociano. E poi un tessuto animato da piccole attività economiche, funzioni dal valore civico-collettivo e soprattutto da frammenti di spazi pubblici che gravitano intorno alla piazza. È questo, in sintesi, il contesto, di certo non privo di qualità e potenzialità, con cui si sono confrontati i concorrenti.
Secondo la giuria il progetto dello studio Larchs architettura riesce a «creare spazi e luoghi capaci di essere in nuovo dialogo fra di loro e al contempo di rispettare lo spazio sacro della chiesa progettata da Efrem Ferrari attraverso un accurato ed efficace lavoro "sartoriale" sul tessuto urbano circostante». L'aggiudicazione definitiva è arrivata nei giorni scorsi e ora i vincitori - ad informaci è Paolo Molteni - sono al lavoro per consegnare (entro ottobre) il progetto di fattibilità tecnica ed economica, come previsto da bando. Per la realizzazione dell'intervento il bando mette a budget la somma di 500mila euro.
Il Comune di Predaia aveva bandito due concorsi simultanei. L'altro, focalizzato sull'abitato di Taio, è stato vinto da abp architetti.
La piazza cuore del centro storico, animata dal padiglione per le feste
I vincitori (oltre ad Emanuele Colombo e Paolo Molteni, titolari di Larchs architettura, fanno parte del team primo classificato Alessandro Gaffuri e Maurizia Molteni) hanno puntato a far diventare la piazza il cuore del centro storico, cercando di costituire un equilibrio fra spazi pubblici, funzioni collettive e traffico veicolare. Per questo la progettazione si è estesa oltre la piazza, prevedendo la revisione della viabilità. Interventi puntuali vengono messi in connessione tra loro grazie anche all'introduzione di una continuità pedonale che fa della piazza il centro pulsante del nuovo sistema.
Valorizzare le preesistenze, le emergenze architettoniche e metterle in connessione attraverso azioni di ricucitura è il primo e concreto obiettivo. Altro tema fondante è la riqualificazione dei margini, a partire dai micro interventi su piazza Santa Croce, «recentemente ripavimentata e che necessita di ampliare relazioni e prospettive con l'immediato intorno», precisano i progettisti.
In continuità del margine nord, nel punto in cui oggi c'è un tendone temporaneo, viene prevista la realizzazione di un padiglione fisso multifunzionale per le diverse iniziative che si svolgono quotidianamente e durante l'anno. Micro-interventi di disegno urbano tentano di rivitalizzare i margini della piazza, il cui lato nord viene ridefinito e messo in relazione con il nuovo padiglione. «In particolare si prevede l'installazione di un nuovo sistema di illuminazione, la messa a dimora di nuove alberature e di sedute puntuali, quasi a configurare una linea del "loisir" in continuità con il padiglione delle feste in progetto», specificano i progettisti. Sul lato sud una scalinata ridefinisce il rapporto con una delle due strade provinciali (via Roma).
Davanti al municipio, nel progetto, si apre una piazzetta, uno spazio ritrovato (oggi è di dominio veicolare), che valorizza l'esistente fontana dei cigni. Anche l'attuale giardino viene ripensato, sempre nell'ottica di valorizzare l'esistente, le attuali funzioni, creando nuovi sistemi di connessione. Il retro della chiesa viene trasformato in «piazzetta della canonica», un ambito accogliente con una nuova pavimentazione (di porfido) e gradoni in continuità con il giardino della biblioteca. A quest'ultimo viene affidato un importante ruolo di cerniera.
di Mariagrazia Barletta
pubblicato il: