Dalle assunzioni nella Pa agli incentivi per la stipula di contratti a tempo indeterminato nel settore privato, fino allo stanziamento di risorse per favorire la nascita di attività imprenditoriali e libero-professionali. E poi un nuovo fondo, destinato alle imprese creative, anche legate al design e all'architettura.
Sono alcune delle opportunità che si scoprono passando in rassegna i 229 articoli del disegno di legge di Bilancio 2021 giunto all'esame della V Commissione della Camera. Le misure per i professionisti non abbondano nel testo licenziato dal Consiglio dei ministri. Soprattutto occorrono decreti attuativi, che come è noto difficilmente rispettano i tempi di emanazione fissati dalle leggi, per scandire i tempi ed entrare nel merito delle misure decise.
Fondo a sostegno delle imprese femminili, aperto anche a libere-professioniste
Presso il ministero dello Sviluppo economico nasce il «Fondo a sostegno dell'impresa femminile», con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, destinato alla promozione e al sostegno dell'imprenditoria femminile.
Tra le forme di sostegno si prevedono, tra l'altro, finanziamenti agevolati o senza interessi e contributi a fondo perduto destinati all'avvio di imprese femminili «con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero-professionali in generale».
L'attuazione della disposizione è demandata ad un apposito decreto interministeriale, da emanare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di Bilancio 2021 (ricordiamo che la legge va in vigore il 1° gennaio).
Fondo per le imprese creative, anche legate al design e all'architettura
Viene istituito il Fondo per le piccole e medie imprese creative, con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. L'obiettivo è sostenere le imprese creative attraverso più strumenti, tra cui: la concessione di contributi, le agevolazioni per l'accesso al credito e la promozione di strumenti innovativi di finanziamento.
Per «settore creativo» - viene specificato stesso nel Ddl - si intende «il settore che comprende le attività dirette allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative e, in particolare, quelle relative all'architettura, agli archivi, alle biblioteche, ai musei, all'artigianato artistico, all'audiovisivo, compresi il cinema, la televisione e i contenuti multimediali, al software, ai videogiochi, al patrimonio culturale materiale e immateriale, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, alle arti dello spettacolo, all'editoria, alla radio, alle arti visive, alla comunicazione e alla pubblicità».
Anche in questo caso occorre un decreto attuativo per la definizione dei criteri di ripartizione delle risorse e per stabilire le modalità per la concessione dei finanziamenti.
Incentivi all'occupazione giovanile e all'assunzione delle donne
I datori di lavoro privati che nel biennio 2021-22 assumono a tempo indeterminato under 36 (anche trasformando un contratto a tempo determinato) sono esonerati dal versamento dei relativi contributi per un massimo di 36 mesi e per un importo che non può superare i 6mila euro annui. I 36 mesi di incentivo diventano 48 per i datori di lavoro con attività che hanno sede in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
L'esonero dai versamenti previdenziali non è applicabile ai datori di lavoro che abbiano proceduto, nei sei mesi antecedenti e nei nove successivi all'assunzione incentivabile, a licenziamenti individuali per giustificato motivo o a licenziamenti collettivi di lavoratori con la stessa qualifica del neo-assunto.
Viene riconosciuto l'esonero contributivo, anche in questo caso nella misura del 100 per cento e nel limite massimo di 6mila euro annui, per l'assunzione delle donne nel biennio 2021-2022. Tali assunzioni devono, però, comportare un incremento occupazionale netto. Inoltre, l'efficacia dell'esonero contributivo per le donne - si legge nella relazione che accompagna il Ddl - «è subordinata all'autorizzazione della Commissione europea».
Concorsi pubblici nel Mezzogiorno e nei ministeri
Le amministrazioni pubbliche operanti nel Mezzogiorno sono autorizzate ad assumere personale, a tempo determinato e a tempo indeterminato e in deroga rispetto agli attuali vincoli, attraverso l'espletamento di procedure concorsuali. L'obiettivo è rafforzare la capacità amministrativa delle Pa nell'ambito della gestione e utilizzazione dei fondi della politica di coesione.
Sarà un Dpcm, da emanare su proposta dei ministeri per il Sud, per la Pa e con il ministero dell'Economia, sentita la Conferenza unificata, a individuare la ripartizione del personale tra le amministrazioni interessate insieme ai relativi profili professionali da assumere.
Corposo il programma di assunzioni, sempre tramite concorsi, che investirà un po' tutti i ministeri. Per questo viene istituito, presso il ministero dell'Economia, il Fondo per le assunzioni di personale che potrà contare su oltre 3,6 miliardi per gli anni dal 2021 al 2033.
di Mariagrazia Barletta
Si ricorda che il Ddl di Bilancio ha disposto la proroga per l'anno 2021 delle detrazioni spettanti per le spese sostenute per interventi di efficienza energetica, di ristrutturazione edilizia, per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, nonché per il recupero o il restauro delle facciate esterne degli edifici. Differito di un altro anno anche il bonus verde.
Per approfondire:
• Ddl di Bilancio: ecco la mappa dei bonus edilizi 2021
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