L'architetto Rafael Moneo ha presentato il progetto della biblioteca dell'Università Gesuita di Deusto, un tempio del sapere in cristallo vicino al Guggenheim di Frank O. Gehry.
Il progetto pone al centro le esigenze dell'utente, in quanto fruitore della conoscenza, che si tramanda attraverso i libri e appartiene a tutta l'umanità. Questa concezione plasma un edificio monolitico, ma anche trasparente: saldamente collegato al suolo da tre piani interrati, si sviluppa su quattro livelli alleggeriti da ampie superfici vetrate, che consentono alla luce naturale di irradiare le sale di lettura. Gli spazi destinati alla biblioteca, che comprendono anche varie sale polivalenti, zone di servizio e magazzini per i libri, sono pensati per adattarsi con la massima flessibilità alle esigenze della comunità universitaria.
La costruzione inizierà nel 2005 e richiederà un'investimento di 25 milioni di euro, che sarà finanziato con fondi dell'Università, donazioni e prestiti a lungo termine. Nella biblioteca immaginata da Moneo verranno conservati 800.000 volumi, un quarto dei quali sempre a disposizione del pubblico, che potrà consultarli liberamente nelle circa 1000 postazioni di lettura previste. Saranno disponibili anche tutti i più avanzati strumenti per il trattamento e la diffusione di immagini e testi (scanner, lettori DVD, stampanti).
In concomitanza con la presentazione alla stampa Rafael Moneo ha puntualizzato di avere accettato a suo tempo l'incarico essendo consapevole che la vicinanza con l'edificio simbolo dell'esplosione creativa di Bilbao, il Guggenheim di Frank O. Gehry, non avrebbe dovuto trascinarlo in una sorta di competizione tra maestri dell'architettura. Del resto la zona di Abandoibarra, sede della futura biblioteca, ricade in un contesto territoriale già arricchito da molte altre illustri presenze (dal ponte di Santiago Calatrava allo Sheraton di Ricardo Logorreta) e si trova in costante stato di evoluzione.
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