in alto da sx a dx le foto di Francesca Ióvene, Simone Bossi e Lorenzo Zandri
Viaggiare per immagini, il format dedicato ai punti di vista dei fotografi di architettura, è diventato un podcast, da ascoltare sulle maggiori piattaforme di settore, tra cui anche Spotify.
Nato il 17 marzo, durante i primi giorni di lockdown per uscire idealmente dalle mura domestiche, ci ha fatto capire che viaggiare lontano con la mente fa bene anche nella quotidianità.
Per questa ragione, insieme a Lucia Bosso - curatrice - alle immagini abbiamo aggiunto le voci dei protagonisti, per riuscire a capire meglio le ragioni che li hanno spinti ad abbracciare la fotografia come strumento professionale e le modalità interpretative applicate.
Di seguito lasciamo la parola ai primi tre protagonisti, personalità di spicco del panorama, tutti italiani, ma attivi oltre confine.
Si tratta di Francesca Ióvene, Simone Bossi e Lorenzo Zandri, giovani, talentuosi e determinati nel voler cogliere e raccontare l'architettura dal loro punto di vista.
Viaggiare per immagini - podcast continua nel 2021...
Episodio #1. Francesca Ióvene
Architettura, viaggio e memoria
Francesca Ióvene, di Brescia, è una fotografa di architettura e paesaggio, con base a Berlino.
Ci racconta della sua idea di spostamento, degli stati d'animo durante il percorso, e di un lungo viaggio in Cile che l'ha portata alla scoperta di luoghi desertici e delle architetture di Pezo Von Ellricshausen.
Episodio #2. Simone Bossi
Il Viaggio del Viaggio
Simone Bossi, fotografo di architettura originario di Varese, diviso tra Milano, Parigi e il resto del mondo, ci racconta il suo personale significato di viaggio, di quanto le sue fotografie svelino un tempo più che uno spazio e di come ogni servizio si riveli una sorta di performance.
Episodio #3. Lorenzo Zandri
Il viaggio come catalogo di riferimenti
Lorenzo Zandri è un fotografo di architettura originario di Roma e ora di base a Londra.
Il suo racconto è contestualizzato nel momento storico che stiamo vivendo, e spiega, pertanto, come il viaggio riveli la propria condizione immaginifica, e i luoghi, come i progetti di Barragán in Messico, siano rifugi di elementi che diventano continui rimandi tra architetture d'autore e ambienti anonimi, in un archivio infinito di associazioni spaziali.
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