Se non si può entrare al museo, è il museo ad uscire all'aria aperta, per essere vissuto in modo nuovo, esperienziale e interattivo, in un percorso suggestivo fatto di luci, video proiezioni, installazioni luminose, sonore e opere in realtà aumentata.
Succede all'Argentiera, nel nord-ovest della Sardegna, ex borgo minerario oggi sede di LandWorks Aps - associazione di promozione sociale - che con il progetto tra autocostruzione e realtà aumentata "Luci in miniera" propone una soluzione innovativa al difficile periodo, in una riscoperta del borgo attraverso un racconto inedito e in completa sicurezza.
L'iniziativa, realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna e il sostegno del Comune di Sassari, ha visto la ricostruzione di una "piccola miniera" di legno, posizionata nella piazza principale del borgo, a pochi metri dal mare: luci soffuse, pareti nere e oltre 200 anni di storia, raccolti nelle fotografie, nelle cartografie e nei disegni appesi alle pareti.
"In questo modo i visitatori potranno vivere un'esperienza immersiva, in forma individuale e in completa sicurezza" - spiegano Paola Serrittu e Andrea Maspero, ideatori del progetto di rigenerazione. "Un segnale ad andare avanti nonostante le difficoltà, per lasciare spazio alla cultura anche in un momento che ci obbliga a tenere le distanze".
Terra | foto: © Giovanni Emilio Galanello
Terra, acqua, fuoco, aria e l'albero del buio: le 5 installazioni
Oltre a Terra - nome della "piccola miniera" - altre 4 installazioni luminose mettono a punto un nuovo modello di turismo interattivo, aperto al territorio e accessibile gratuitamente da tutti, in completa sicurezza e autonomia, grazie a una speciale mappa - realizzata per l'occasione - che consentirà di vivere l'esperienza immersiva alla scoperta della memoria storica e identitaria di questo affascinante luogo.
Con Acqua, la facciata dell'Antica Laveria - l'edificio più emblematico e rappresentativo della borgata dove veniva "lavato" e "arricchito" il minerale estratto - si illumina grazie ai suggestivi effetti scenografici.
Fuoco è un percorso tra le opere site-specific realizzate da una rosa di artisti selezionati negli ultimi due anni, da animare grazie all'applicazione per smartphone di realtà aumentata, realizzata da Bepart.
Aria è un'installazione sonora, luminosa e itinerante - ideata in collaborazione con la regista Patrizia Santangeli - che illumina i luoghi più significativi della borgata, invitando il pubblico all'ascolto dei suoni e delle voci dell'ex borgo minerario per far rivivere ai visitatori la natura intima del luogo, le storie e i ricordi personali degli abitanti e dei visitatori.
Infine, l'Albero del Buio, una struttura architettonica creata con luci e lanterne luminose che raffigurano la storia della miniera e dei suoi protagonisti.
Nata come risposta alla chiusura dei musei, l'iniziativa sarà fruibile fino a quando non sarà possibile riaccedere agli spazi culturali.
Terra | foto: © Ettore Cavalliù
Acqua | foto: © Ettore Cavalli
Fuoco | foto: © Ettore Cavalli
Aria | foto: © Giovanni Emilio Galanello
L'Albero del Buio | foto: © Ettore Cavalli
foto: © Alessandro Virdis
direzione artistica e curatela: Andrea Maspero Paola Serrittu
in collaborazione con: Lorenzo Castellani Lovati, Mauro Maspero, Matteo Pigni, Marilena Pirina, Massimo Pizzini, Federica Sanna, Maddalena Simula.
fotografia: Ettore Cavalli, Giovanni Emilio Galanello
video e audio: Patrizia Santangeli Opere in Realtà Aumentata Elisabetta Bosco, Francesco Clerici, Adolfo Di Molfetta, Francesca Macciò, Riccardo Massironi, Milena Tipaldo, Rocco Venanzi, e Andrea Zucchetti sotto la guida di Bepart, Alessandro Alliaudi, Elena Ferrara, Giovanni Franchina, Joris Iaccarino, Jacopo Iaccarino, Vjola Zaka
+info: landworks.site
pubblicato il:
Luci in miniera. Nuova modalità di fruizione museale all'Argentiera tra autocostruzione e realtà aumentata a cura di LandWorks Aps
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