«Sono 4.536 i prossimi posti da destinare a concorso nel 2021 nelle amministrazioni centrali e negli enti pubblici non economici». Ad annunciarlo è il ministero della Pubblica amministrazione. Tra le procedure selettive vi saranno anche quelle per funzionari al ministero della Cultura (già ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo) e per tecnici laureati (architetti, ingegneri e geologi) al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Più nel dettaglio «il dipartimento della Funzione pubblica bandirà una selezione per 250 funzionari di area III per il ministero dei Beni culturali», si legge nella nota diffusa dal ministero della Pa. «Per il ministero delle Infrastrutture saranno reclutati invece 80 tecnici di alta specializzazione ed elevata professionalità (ingegneri, architetti e geologi)».
Va ricordato che il protocollo anti-Covid adottato il 3 febbraio 2021 dal dipartimento della Funzione pubblica, previa validazione del Comitato tecnico-scientifico, in applicazione del Dpcm del 14 gennaio, ha permesso la ripresa delle procedure concorsuali limitando per ragioni di sicurezza la presenza dei candidati a un massimo di 30 persone per sessione-sede. Un limite che, ovviamente, rallenta le selezioni.
Il Dpcm del 2 marzo (in vigore dal 6 marzo) inoltre sospende lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari o in modalità telematica. Sono consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova, previa adozione di protocolli adottati dal Dipartimento della funzione pubblica e validati dal Comitato tecnico-scientifico.
«Il Dipartimento della funzione pubblica - si legge ancora nella nota - sta inoltre definendo, d'intesa con il Garante della Privacy, le linee guida per l'organizzazione e lo svolgimento a distanza delle prove concorsuali (il cosiddetto "proctoring"), che in questi tempi di emergenza epidemiologica rappresenta una doverosa innovazione tecnologica per non bloccare la macchina delle assunzioni».
Qualche dettaglio in più sulla selezione dei 250 funzionari al ministero della Cultura lo si rintraccia nei dossier di Camera e Senato relativi al decreto Ristori, che, com'è noto, ha permesso il repentino avvio di incarichi di collaborazione nelle Soprintendenze.
Carenza di organico al ministero della Cultura per oltre 6mila unità
Dai dossier si apprende che devono essere banditi i concorsi per l'Area III - posizione economica F1 per i profili tecnici. «La Direzione generale organizzazione - viene specificato nel dossier citato - ha reso noto che sono state avviate interlocuzioni con il Dipartimento della funzione pubblica per la delega alla Commissione per l'attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni (Ripam) dello svolgimento del concorso pubblico, per titoli ed esami, volto all'inquadramento nei ruoli del personale non dirigenziale del Ministero, a decorrere dal 2021, di complessive n. 250 unità di personale di qualifica non dirigenziale, appartenenti alla Area III, posizione economica F1, professionalità specialistiche, con competenze di spiccata specificità e professionalità proprie del Dicastero».
In una lettera indirizzata alla Corte dei Conti, datata 26 novembre 2020, la Direzione generale organizzazione mette in risalto l'entità della carenza di organico del ministero, quantificata in oltre 6mila unità. E, le cessazioni nell'arco temporale di cinque anni (2020/2025) ridurranno ulteriormente l'organico per un totale complessivo di 5131 unità di personale delle diverse aree. Quanto agli architetti, stando alle cessazioni in essere e a quelle previste fino al 2025, si evince che la carenza di organico è quantificabile in almeno 121 architetti.
Corso-concorso per i dirigenti dei settori tutela e valorizzazione del patrimonio
Va ricordato, inoltre, che il Dl Agosto ha introdotto il corso-concorso che dovrà essere bandito dalla Scuola nazionale dell'Amministrazione, con il supporto della Scuola dei beni e delle attività culturali, per selezionare i dirigenti tecnici del ministero della Cultura che opereranno nei settori della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio.
Il corso-concorso - di durata massima di 12 mesi - si svolgerà presso la Scuola dei beni e delle attività culturali. Potranno accedere alla selezione i soggetti muniti di laurea specialistica o magistrale o di diplomi di laurea conseguiti secondo gli ordinamenti didattici previgenti al Dm 509 del 1999, purché siano dottori di ricerca o siano in possesso di un diploma di master universitario di II livello o di un diploma di specializzazione (per i dettagli si rimanda all'articolo Dl Agosto: ok ai concorsi per funzionari al Mibact e all'arsenale di Taranto).
Occorre ancora che venga bandito il concorso.
di Mariagrazia Barletta
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