Sotto un vecchio fienile ristrutturato, incorporato nella collina, nasce un nuovo hotel firmato dallo studio noa* - network of architecture. La struttura sorge ai piedi di un declivio, in posizione decentrata rispetto al piccolo centro di Fiè allo Sciliar, in Alto Adige. Lo scenario è quello dolomitico, in cui fanno da sfondo lo Sciliar e il Catinaccio. Affiancare all'attività di ristorazione anche un servizio alberghiero, costruendo nuovi volumi capaci di valorizzare l'unicità del luogo: questa la richiesta del committente. Incuneare le nuove strutture nella collina è l'azione realizzata dallo studio fondato da Lukas Rungger e Stefan Rier.
«Avremmo anche potuto aggiungere un nuovo volume» spiega Andreas Profanter, architetto partner dello studio noa*. «Ma - continua -, d'accordo con la committenza, abbiamo scelto una soluzione meno invasiva, più rispettosa dell'ambiente: quella di ricavare la parte nuova all'interno della collina. Una costruzione ipogea, quindi, che minimizzasse l'impatto dell'intervento, senza togliere la vista al ristorante ma anzi, regalando a tutti gli ospiti del nuovo hotel un panorama spettacolare. Non solo: un ex fienile presente nella proprietà è stato recuperato come spazio accessorio al nuovo hotel».
Fotografie di © Alex Filz
Il fienile si trasforma in accesso ai nuovi spazi
«All'esterno l'edificio ha conservato il suo aspetto tradizionale, grazie a un attento restauro, ma l'interno sorprende i visitatori: è stato infatti completamente trasformato per ospitare, in un unico grande open-space, la reception dell'hotel, la lounge e la sala colazioni», spiegano i progettisti. «All'interno, tutti gli ambienti prendono luce dall'ampia finestra verso valle e si articolano senza soluzione di continuità sotto la grande capriata in legno, ricostruita in parte ex novo secondo la tradizione costruttiva locale».
Fotografie di © Alex Filz
Due piani seminterrati per l'hotel
Quanto alla nuova struttura, questa si sviluppa su due livelli seminterrati, dove trovano spazio 17 nuove camere, completate da un'area wellness con sauna e zona relax.
Tutti gli arredi sono realizzati su disegno, in colori chiari e naturali. In ogni stanza una vetrata a tutta ampiezza coincide con il prospetto. «Non c'è nulla davanti, solo pinete, pascoli e montagne», osserva l'architetto Profanter. Ogni stanza si completa con un terrazzo, caratterizzato da una pavimentazione di legno, che al livello -2 diventa una estensione del prato.
La cura del dettaglio
Il progetto ha dunque riguardato anche il design degli interni e degli arredi, fino al più minuto dettaglio. Caratteristica, questa, che costituisce una costante nel lavoro di noa*. All'interno, in particolare nella zona lounge, nell'area wellness e all'interno della sauna si ripete come un leitmotiv il disegno di un fiore stilizzato.
Fotografie di © Alex Filz
«Il progetto d'interior è stato curato in ogni particolare», spiega l'interior designer Barbara Runggatscher, che l'ha coordinato. «Abbiamo privilegiato - sottolinea - materiali e tessuti naturali per creare un ambiente rilassante: al legno di rovere, scelto nella sua essenza più scura, si affiancano i toni neutri dei rivestimenti, realizzati in fibre grezze, come lino e cotone dalla trama spessa. Gran parte degli arredi è stata realizzata su disegno, con l'obiettivo di offrire il massimo comfort e soluzioni personalizzate».
di Mariagrazia Barletta
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