Ronan e Erwan Bouroullec with Vertical Light,
modular luminaire especially designed for the Bourse de Commerce Pinault Collection, Paris
© Luca Caizzi, Courtesy of Flos
© Tadao Ando Architect & Associates, NeM / Niney et Marca Architectes / agence Pierre-Antoine Gatier
© Studio Bouroullec
Dopo Palazzo Grassi e Punta della Dogana a Venezia, entrambi inaugurati come spazi espositivi nel 2009, l'architetto giapponese Tadao Ando (Osaka, 1941) - tra l'altro per quest'anno Guest Editor di Domus - porta a compimento un ultimo, incredibile, lavoro in ambito espositivo per la Collezione Pinault (che, costruita in 40 anni, contiene circa 10.000 opere di arte contemporanea di quasi 400 artisti).
Parliamo de la Bourse de Commerce, nuovo museo per l'arte contemporanea a Parigi, commissionato da François Pinault e concepito con Jean-Jacques Aillagon e Martin Bethenod. Racconta Aillagon, Chief Executive Officer della Collezione Pinault : "Penso che François Pinault abbia scelto la Bourse de Commerce perché non è un edificio qualunque; è un edificio unico. François Pinault ha gusti molto chiari, apprezza i grandi edifici storici, perché crede che l'arte dei nostri tempi non possa solo accontentarsi di cubi bianchi, ma debba anche confrontarsi con la realtà del mondo da un lato, e quella dei secoli precedenti dall'altro. Come a Venezia, tutti edifici permeati di storia. E François Pinault ha trovato qui le stesse qualità. [..]"
Photo Courtesy Studio Bouroullec, Bourse de Commerce - Pinault Collect
Ci troviamo sulla Rive Droit, nel 1° arrondissement, e l'edificio in questione - nato nel 1763 come mercato del grano - è situato tra Rue de Louvre e il Forum des Halles.
Dopo lunghissime trattative, è stato acquisito dalla Fondazione con una locazione di 50 anni e una ristrutturazione da 160 milioni firmata da Tadao Ando Architect & Associates in collaborazione con le agenzie NeM / Niney & Marca Architectes, Setec Bâtiment e con l'ausilio di Pierre-Antoine Gatier, capo architetto del patrimonio nazionale francese.
Bourse de Commerce Pinault Collection | Photo Courtesy FLOS © Tommaso Sartori
A completare la squadra di progettisti, anche i designer Ronan ed Erwan Bouroullec, autori del progetto di illuminazione dell'ingresso, della scalinata monumentale e del ristorante firmato Flos BeSpoke, la divisione del Gruppo Flos specializzata nello sviluppo e nella produzione di soluzioni personalizzate anche per progetti di grandi dimensioni, dove ogni dispositivo è pensato per assecondare le più sfidanti esigenze architettoniche.
Ronan and Erwan Bouroullec at the Bourse de Commerce - Pinault Collection, Paris
© Luca Caizzi, Courtesy of Flos
© Tadao Ando Architect & Associates, NeM / Niney et Marca Architectes / agence Pierre-Antoine Gatier
© Studio Bouroullec
IL PROGETTO ARCHITETTONICO
Confrontarsi con le preesistenze, affrontando interventi contemporanei su un tessuto storico è sempre una sfida delicata per i progettisti. E questo progetto, esprime proprio questo: la forza di un dialogo costante tra architettura e design, storia e contemporaneità, sensibilità, rispetto e know-how tecnico.
Con la sua forma circolare, l'edificio affonda le sue radici nell'architettura utopica del XVIII secolo. Sotto la cupola in ferro e vetro creata nel 1812, il team di architetti ha sviluppato una sorta di volume cilindrico in cemento facciavista, che racchiude al suo interno una delle dieci gallerie. Hanno lavorato cioè, per dare forma a questo concetto architettonico forte, che consiste nell'installare un involucro rotondo all'interno di un edificio rotondo che ha un involucro esterno e uno interno. Un terzo cerchio, un terzo cilindro, un terzo anello di cemento, elemento che rispetta pienamente il vocabolario architettonico di Tadao Ando che afferma: " [..] In questo edificio, che ha più di cento anni, il mio scopo era dare alla luce un bambino. Con questo atto viene rianimato e trasformato. Volevo creare un'architettura potente, capace di proiettarsi nel futuro. Un'architettura che tocchi le persone con la sua bellezza".
Nonostante l'inconveniente di ambienti curvi, François Pinault lo scelse perché credeva che in futuro, sarebbe stata una vera scommessa per la sua collezione e per gli artisti doversi confrontare con questo edificio. "La mia intenzione - afferma Pinault - è mostrare che questo straordinario edificio antico poteva esistere in armonia con un progetto architettonico radicale del XXI secolo. L'ensemble funziona perfettamente. Lo stesso si può dire per l'arte». Nelle dieci gallerie ci saranno mostre personali, progetti in situ e commissioni di artisti indipendenti progettate ad hoc, mentre al terzo piano un ristorante chiamato La Halle aux Grains (The Granary) gestito dagli chef Michel Bras e suo figlio Sebastien.
LE SFIDE ILLUMINOTECNICHE
La vera sfida dei fratelli Bouroullec? Il dialogo con l'architettura, antica e moderna, e la creazione di un'atmosfera adatta ad accompagnare il visitatore nel suo viaggio di scoperta dell'edificio, della sua storia e del suo contenuto.
Per l'androne d'entrata, la loro risposta è stata una Horizontal Light: una struttura luminosa a incastro, sospesa al soffitto e composta da cinque elementi tubolari di vetro e alluminio di sei metri l'uno, paralleli tra loro. Ogni cilindro è stato realizzato in Veneto con la tecnologia del vetro colato, e presenta una forma semplice ma anche "organica". L'effetto finale è delicatissimo ma ad alto impatto estetico. "Non dovendoci occupare delle aree tecniche - raccontano - abbiamo lavorato sulla sensualità, sul colore della luce e sul modo in cui dialoga con i dettagli dell'architettura d'epoca che Tadao Ando ha riportato agli antichi splendori".
Horizontal Light
Modular luminaire especially designed by Ronan and Erwan Bouroullec for the Bourse de Commerce - Pinault Collection, Paris
© Tommaso Sartori, Courtesy of Flos
© Tadao Ando Architect & Associates, NeM / Niney et Marca Architectes / agence Pierre-Antoine Gatier
© Studio Bouroullec
Le due scalinate ai lati dell'entrata sono invece allestite con cinque Vertical Light sospese, collegate tra loro a pentagono, e nella spettacolare scala C, formata da due scale a chiocciola che si intersecano, illuminate da tre Vertical Light disposte a triangolo, tipo chandelier. Qui la monumentalità è garantita dalla luce che segna l'enorme spazio tra soffitto e pianterreno, percorrendolo tutto con i suoi 17 metri di lunghezza.
Vertical Light
Modular luminaire especially designed by Ronan and Erwan Bouroullec for the Bourse de Commerce - Pinault Collection, Paris
© Tommaso Sartori, Courtesy of Flos
© Tadao Ando Architect & Associates, NeM / Niney et Marca Architectes / agence Pierre-Antoine Gatier
© Studio Bouroullec
Per il ristorante, infine, lo spazio più contemporaneo, Ronan ed Erwan Bouroullec mantengono vivo il dialogo tra opposti: "qui abbiamo in parte usato l'invenzione della Vertical Light ma anche allestito i tavoli con lampade semplici, che si appoggiano su una base in ferro battuto, e lavorano con una piccola sorgente di luce molto morbida, ricaricabile".
Table lamp Portable and rechargable table lamp especially designed by Ronan and Erwan Bouroullec for the Restaurant of the Bourse de Commerce - Pinault Collection, Paris
© Tommaso Sartori, Courtesy of Flos
© Tadao Ando Architect & Associates, NeM / Niney et Marca Architectes / agence Pierre-Antoine Gatier
© Studio Bouroullec
www.pinaultcollection.com/en/boursedecommerce
www.flos.com
www.bouroullec.com
Vertical Light
© Tommaso Sartori, Courtesy of Flos
© Tadao Ando Architect & Associates, NeM / Niney et Marca Architectes / agence Pierre-Antoine Gatier
© Studio Bouroullec
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