È stato pubblicato il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate (n. 153000/2021) che definisce i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d'imposta per l'acquisto di sistemi di filtraggio dell'acqua potabile.
Si tratta più nel dettaglio del bonus del 50 per cento, introdotto dalla legge di Bilancio 2021, applicato alle spese per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, volti al miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotto.
Il tetto di spesa è pari a mille euro per ciascuna unità immobiliare o esercizio commerciale e a 5mila euro per gli esercizi pubblici. Accedono all'incentivo: i privati, i soggetti esercenti attività di somministrazione di cibi e bevande, i soggetti che esercitano attività d'impresa, arti e professioni, gli enti non commerciali, compresi quelli del terzo settore e gli enti religiosi.
Con il provvedimento, l'Agenzia delle Entrate ha anche pubblicato il modello per la comunicazione delle spese per il miglioramento dell'acqua potabile con le relative istruzioni. Dal 1° febbraio al 28 febbraio dell'anno successivo a quello di sostenimento delle spese agevolabili, i soggetti aventi i requisiti previsti dalla legge per accedere al credito d'imposta comunicano all'Agenzia delle Entrate l'ammontare delle spese ammissibili sostenute nell'anno precedente.
A copertura del nuovo sgravio - valido per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022 - sono stati stanziati complessivamente 10 milioni di euro.
La legge di Bilancio 2021 aveva inoltre introdotto un altro nuovo bonus, volto ad incentivare la sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, valido anche per l'acquisto di rubinetteria sanitaria, compresi i soffioni doccia e le colonne doccia a limitazione di flusso d'acqua. L'incentivo, detto bonus idrico, consistente in un contributo di mille euro per ciascun beneficiario, non è diventato attuativo in quanto la legge di Bilancio demandava al ministero dell'Ambiente (ora denominato ministero della Transizione ecologica) la definizione delle modalità e dei termini per l'ottenimento del bonus, ma il Dm ad oggi non è stato emanato.
pubblicato il: