Un insediamento con residenze, uffici, spazi flessibili e polifunzionali, uno student hotel, spazi retail e laboratori. Prevede un ricco mix funzionale il progetto "Campo Urbano", vincitore del concorso internazionale Reinventing Cities, relativo al sito di Roma Tuscolana.
La competizione, bandita da FS Sistemi Urbani (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) e da Roma Capitale, con C40, il network di amministrazioni impegnate nella lotta al cambiamento climatico, è stata aggiudicata a un team interdisciplinare guidato da Fresia RE SpA, insieme allo studio di architettura con sedi a Londra, Toronto e in Australia, Arney Fender Katsalidis, a Mobility in Chain per la mobilità sostenibile, le società Habitech e Elementa per la progettazione ambientale e CX, primario operatore dello student housing oltre a Labins (innovazione sociale), Studio Laura Gatti (landscape), Studio Giuseppini (impianti), Orizzontale (progettazione partecipativa), Bioedil (urbanistica), Robert Bird Group (strutture e ingegneria) e Reset (cogenerazione a biomassa).
Le aree ferroviarie dismesse di proprietà del Gruppo FS Italiane, oggetto del masterplan, si estendono per oltre 45.000 mq in un contesto fortemente urbanizzato, situato in una posizione strategica vicino al centro della città. «Le aree ferroviarie di prima dismissione, pari a circa 24.000 mq di superficie territoriale, sono state aggiudicate al team Campo Urbano per circa 12,6 milioni di euro», si legge in una nota di Roma Capitale e Fs Sistemi Urbani.
Lo sviluppo dell'area della stazione Tuscolana è immaginato come un campus, piuttosto che come un business park. I vincitori hanno proposto un sistema urbano "car free" che si innesta in un tessuto consolidato, di matrice industriale e residenziale. In particolare, cultura e formazione - fanno sapere i committenti - sono le leve della rigenerazione urbana.
Per la riconversione dello scalo ferroviario, si scommette sui temi dell'economia circolare, della sostenibilità, della valorizzazione delle preesistenze, nonché sull'integrazione di funzioni, servizi, economie e creatività. Gli spazi pubblici si relazionano con quelli privati, dando anima alla città. Materia di progetto è anche il verde come armatura e infrastruttura. In quest'area di cinque ettari potrà essere completato un insediamento certificato LEED for Neighborhood Development.
L'area della stazione Tuscolana, nel quartiere Appio-Latino, è stata candidata con l'obiettivo di migliorare la fruizione dei luoghi attraverso la riduzione del traffico veicolare, la promozione di una rete di mobilità sostenibile, l'inserimento di nuove funzioni e servizi per la cittadinanza. Si tratta, più nel dettaglio, di un'area per la quale si chiedevano tre azioni prioritarie, consistenti nella realizzazione di un nodo di scambio tra la stazione Fs Tuscolana e la fermata metro A "Ponte Lungo", nell'inserimento di nuovo complesso di funzioni; e nella qualificazione architettonica dello spazio aperto.
Con Reinventing cities, Roma aveva sottoposto all'attenzione di developer e progettisti anche l'ex Filanda all'Esquilino, l'ex mercato di Torre spaccata (Municipio VI), il complesso (dismesso) di archeologia industriale Mira Lanza (poco distante da viale Marconi). Siti per i quali sono stati selezionati i finalisti e ora si attendono gli esiti finali. Ricordiamo che nessun finalista è stato scelto per il compendio Vertunni, quinto sito candidato.
pubblicato il: