Un quartiere vivace, grazie al nuovo Campus internazionale dello Ied (Istituto europeo di design), a un distretto museale scientifico dedicato alla divulgazione delle tecnologie e a un sistema di spazi aperti a tutta la città, con case a prezzi accessibili per 1200 famiglie e centinaia di studenti. È questo il futuro dell'area dell'ex macello.
Si chiama ARIA il progetto vincitore del concorso bandito, nell'ambito di Reinventing cities, dalla città di Milano con C40, network di amministrazioni impegnate nella lotta al cambiamento climatico, con l'obiettivo di dare nuova vita all'ex macello.
A vincere la competizione e ad aggiudicarsi l'area è il team del promotore Redo Sgr. Il progetto architettonico e urbanistico è di un team internazionale con Snøhetta Oslo come lead architect, affiancato da Barreca & La Varra, Cino Zucchi Architetti, Stantec, Chapman Taylor. Il progetto, svelato oggi, 23 luglio, alla Triennale di Milano, «prevede di ospitare - ad informare è il promotore in una nota - un totale di circa 15mila presenze giornaliere tra nuovi residenti (circa 3.000) e city users, e circa 30mila posti di lavoro indotti». ARIA, inoltre, «ambisce ad essere la prima area carbon negative del Comune di Milano».
Render © Wolf visualizing architecture
Nel team multidisciplinare: Fondazione Housing Sociale, Mpartner, Planet Smart City, Mario Motta - Fondazione Politecnico di Milano, Marco Filippi - Politecnico di Torino, MIC Mobilityinchain, Ènostra, Electreon, GaiaGo, Stefano Mancuso con Pnat, Deloitte Financial Advisory, Cresme Ricerche, LAMA Società Cooperativa, Associazione Festival della Scienza, The FabLab, EATOUR, Fondazione Don Gino Rigoldi, Associazione Amici di Edoardo, Giacimenti Urbani, Edoardo Tresoldi, mare culturale urbano, Lifegate Consulting and Media
Gli altri investitori chiave: Ied - Istituto europeo di design, CA Ventures, Consorzio Cooperative Lavoratori, DeltaEcopolis,
Il masterplan
Il sito dell'ex-Macello si estende per 15 ettari ed è composto da due aree, attualmente separate da via Cesare Lombroso, in passato parte della cittadella dei mercati generali.
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Il masterplan di ARIA prevede non solo il recupero e la rifunzionalizzazione degli edifici storici esistenti, che conserveranno gli elementi architettonici attuali e avranno una vocazione culturale predominante, ma anche il mantenimento di altri quattro edifici non vincolati. Il recupero degli immobili, andando oltre le richieste della Sovrintendenza, sarà funzionale sia alla creazione di un luogo fondato sul recupero, sia alla strategia complessiva di sostenibilità: grazie al riutilizzo di oltre 30mila mc di superficie costruita - assicurano i vincitori - si risparmierà la produzione di oltre 4.500 mc di calcestruzzo armato pari a oltre 2mila diverse tonnellate di CO2 emessa.
La sede dello IED
Nei due grandi padiglioni gemelli più a nord verrà realizzata la nuova sede dello IED. L'Istituto Europeo del Design, che opera a livello internazionale nel campo della formazione e della ricerca nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione, ha infatti scelto di unificare le sue sedi attualmente sparse nella città nel perimetro dell'ex Macello, incrementando i propri spazi con l'obiettivo di ampliare l'offerta formativa e renderla sempre più competitiva a livello mondiale. Oltre ai due padiglioni storici, il Campus dello IED comprenderà anche un edificio di nuova costruzione sul margine nord.
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Il distretto per l'arte e la scienza
Nei pressi del padiglione centrale, è previsto il POD (Point of Disclosure) Science & Art District, un distretto per la produzione e la divulgazione scientifica pensato con l'obiettivo di aumentare il capitale scientifico e potenziare le STEM, che ospiterà mostre, eventi, laboratori aperti alla città. Al Fab-Lab del POD, che verrà realizzato in due edifici limitrofi già esistenti, verranno organizzati corsi rivolti alla cittadinanza per apprendere il funzionamento e l'uso delle nuove tecnologie digitali e dei software, ma anche per riparare piccoli elettrodomestici o educare al consumo responsabile. Altri spazi saranno occupati dalle attività culturali di Mare Culturale Urbano e dalla Bottega delle Arti e dei Mestieri, orientata all'inserimento lavorativo dei ragazzi che hanno interrotto il corso di studi e che non hanno ancora un lavoro.
Le residenze e servizi di prossimità
La parte residenziale si svilupperà prevalentemente a sud e ospiterà circa 1200 nuclei familiari con un mix tra social housing (circa 60mila mq, di cui 60% in locazione a canone convenzionato e il 40% in vendita agevolata, con valori di locazione compresi tra 60 €/m2 e 115 €/m2 e a valori di vendita pari a 2250 €/m2.) equivalenti ad un affitto mensile di 500 euro per un trilocale da 75mq, uno studentato con 600 posti letto e una piccola quota di edilizia libera (circa 7.000 mq).
Diffusamente nel quartiere si insedieranno servizi di prossimità come un centro medico, la portineria di quartiere, una scuola per l'infanzia (che verrà realizzata in uno dei 4 edifici esistenti non vincolati che verranno preservati), una ludoteca, spazi di coworking, uffici e attività commerciali, con un'attenzione particolare all'attivazione dei piani terra per rendere vivo il quartiere durante tutto l'arco della giornata.
I nuovi edifici si collocheranno soprattutto lungo il bordo dell'area e avranno caratteristiche di elevata sostenibilità: tetti verdi, costruzioni in legno ed ecocemento, utilizzo di impianti fotovoltaici e certificazioni di livello Leed Gold.
Lo spazio pubblico
Negli spazi degli ex recinti del Macello e dell'avicunicolo si svilupperanno circa 45mila mq di spazi pubblici, con un sistema di piazze, tra cui una principale a cavallo di via Lombroso di congiunzione tra le due aree, che delimiteranno il parco di circa 30mila mq e fungeranno da mediazione con la città. Verranno inoltre piantati circa 2.000 nuovi alberi e troveranno spazio una serie di attività all'aperto: orti sociali, playground, aree attrezzate per lo sport, aree dedicate alla musica, al cinema e al teatro all'aperto.
Usi temporanei
Il progetto prevede una prima fase di usi temporanei, al fine di restituire alla città l'area da subito, con l'obiettivo di renderla sicura, salubre e connessa. Per questo si prevede, nella fase identificata come "meanwhile", la proposta di utilizzo "tattico" di tutti gli spazi aperti e coperti già idonei per svolgere attività temporanee di carattere culturale e divulgativo, in attesa di avviare la fase realizzativa che porterà ARIA al suo assetto definitivo.
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