Inarcassa ha messo a disposizione l'apposito modulo per l'invio delle richieste di esonero contributivo. Entro il 31 ottobre 2021 architetti e ingegneri possono inoltrare le domande accedendo al servizio Inarcassa on line.
Ecco che si aggiunge un altro tassello (non è l'ultimo, occorre un altro decreto interministeriale) al puzzle del cosiddetto anno bianco contributivo introdotto dalla legge di Bilancio 2021 e diventato (quasi) operativo con la pubblicazione, la scorsa settimana, del decreto attuativo della misura firmato dai ministri dell'Economia e del Lavoro. Quest'ultimo ha fatto seguito, a sua volta, al via libera all'aiuto di Stato arrivato dalla Commissione Ue.
Hanno diritto all'esonero - va ricordato - i professionisti che abbiano subìto un calo del fatturato nell'anno 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto al 2019. Per beneficiare dell'esonero (parziale) inoltre i professionisti devono aver percepito nel periodo d'imposta 2019 un reddito complessivo di lavoro o derivante dall'attività che comporta l'iscrizione alla Cassa di appartenenza non superiore a 50mila euro. Per gli architetti e gli Ingegneri iscritti a Inarcassa, il reddito è individuato secondo il principio di cassa, come differenza tra i ricavi o compensi percepiti e i costi dell'attività.
La Cassa degli architetti e ingegneri liberi professionisti ha pubblicato una pagina ad hoc con tutte le informazioni, entrando nel merito dei requisiti per l'accesso all'esonero.
«Possono accedere all'esonero tutti i professionisti che siano iscritti a Inarcassa con decorrenza anteriore alla data del 1° gennaio 2021 (data di entrata in vigore della legge 30/12/2020 n. 178). Hanno diritto all'esonero anche coloro che hanno presentato domanda di iscrizione ma il cui provvedimento sia in corso, se la decorrenza dell'iscrizione è anteriore al 1° gennaio 2021. Possono presentare la domanda anche gli iscritti a Inarcassa titolari di pensione ai superstiti (di reversibilità o indiretta) o di invalidità», scrive Inarcassa.
Inoltre sono oggetto di esonero solo i contributi soggettivi, compreso l'importo da corrispondere a conguaglio (in scadenza entro il 2021). «Tale contributo - avverte la Cassa - non potrà essere oggetto di esonero se rateizzato nel 2022».
«L'importo dell'esonero sarà quantificato a seguito dell'emanazione dell'ulteriore Decreto Interministeriale. Il contributo sarà versato direttamente dallo Stato e accreditato automaticamente sull'estratto conto previdenziale del professionista. Inarcassa invierà una comunicazione successivamente a tale data indicando anche l'eventuale differenza tra il dovuto e la somma versata dallo Stato che dovrà quindi essere pagata dagli associati entro un termine e con modalità ancora da definire».
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www.inarcassa.it
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