È il raggruppamento di Aut Aut Architettura ¹ (Giovane Talento dell'Architettura 2020) e expandstudio ² ad aggiudicarsi il concorso lanciato lo scorso anno dal Comune di Tivoli per riqualificare l'area dell'ex Cartiera Amicucci Parmegiani, che vedrà la trasformazione del rudere industriale in nuovo fulcro della vita della città.
"Una rigenerazione complessiva dell'area e conseguente riattivazione urbana capace di donare alla città una nuova centralità fortemente significante dai punti di vista paesistico, storico-culturale e funzionale": queste le richieste esplicitate nel bando, recepite e sviluppate dai progettisti a partire dall'interpretazione del contesto naturale ed antropico.
Partendo dalla risistemazione delle quote e dalla creazione di canali di connessione con la città, infatti, il progetto - finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali con la somma di 6,5 milioni di euro e ispirato da una suggestiva immagine storica - punterà quindi a restituire il volto sul versante nord, con la splendida vista che caratterizzò il periodo antecedente all'edificazione della cartiera, in cui il Convento di Santa Caterina definiva il confine tra la città e il paesaggio circostante.
«I criteri che hanno influenzato la gestione delle risorse economiche a disposizione sono stati dettati dalla volontà di restituire un complesso di opere improntato sui princìpi d'integrazione con il contesto, rispondenza funzionale, innovazione, flessibilità, semplicità costruttiva, facilità di manutenzione e sostenibilità ambientale.» - spiegano i progettisti. «Abbiamo sviluppato il progetto complessivo con un'attenta valutazione del phasage e del funzionamento autonomo di ogni singolo elemento costituente il complesso (parcheggio, auditorium, centro civico e giardini), così da rendere la proposta fattibile e realizzabile in più fasi».
«Con questo progetto ci piacerebbe restituire a Tivoli un brano di città capace di conciliare funzionalità e bellezza e di innescare processi virtuosi di riattivazione urbana, con l'auspicio che possa essere una nuova tappa del programma di interesse turistico culturale da aggiungere alle visite di Villa Adriana e Villa d'Este» - concludono.
Riconnettere alla città / Riattivare la città
Seguendo la strategia sopra citata, il volume dell'auditorium - di circa 1600 mq - ricopre il perimetro dell'ex convento di Santa Caterina, con facciata sul fronte nord che, pur differenziandosi dalla preesistenza, cerca di trovare l'armonia, riacquistando la visibilità perduta e acquisendo allo stesso tempo una nuova valenza funzionale.
Dall'ingresso, posto sulla piazza del belvedere, si potrà accedere all'atrio che ospiterà un lungo bancone con biglietteria, guardaroba e caffetteria, seguito da un grande foyer a tripla altezza, in continuità con l'esterno grazie alle bucature verso i giardini e all'illuminazione zenitale. La sala - per un pubblico di 500 persone - ospiterà un palco pensato per accogliere un'orchestra sinfonica con ampio backstage posizionato al piano inferiore, connesso tramite montacarichi e scale, e provvisto di camerini singoli e di gruppo nonché di deposito e area prove.
La volumetria del parcheggio, con accessi sul fronte est, costituirà, invece, l'elemento basamentale per un grande spazio pubblico panoramico attrezzato, che regalerà un belvedere sulla vista dell'Aniene fungendo da elemento di congiunzione con le attività presenti nell'area.
A completamento, il progetto prevede due aree adibite a giardino pubblico: la prima, posta ad ovest del convento di Santa Caterina, che potrebbe essere destinata ad alberi da frutto. Il secondo, tra via degli Stabilimenti e il fianco dell'auditorium, costituito da un giardino rampante, con un sistema di rampe e fazzoletti verdi punteggiato da alberature che potrebbe, eventualmente, fungere da tribuna all'aperto per eventi estivi.
Infine, il progetto di Aut Aut Architettura ed expandstudio interviene sul volume più a ovest della cartiera, in gran parte interessato da vincolo storico-artistico, che sarà trasformato in un Centro Civico Culturale e Produttivo (CCCP), aperto alla creatività, con spazi per artigiani, atelier dei makers e per la didattiva delle arti, una scuola di musica e danza e il Museo della Carta, dedicato all'attività produttiva che per molti anni ha contraddistinto la città di Tivoli.
¹ Aut Aut Architettura è uno studio di architettura fondato a Roma nel 2016 da Gabriele Capobianco, Edoardo Capuzzo Dolcetta, Jonathan Lazar e Damiano Ranaldi con la volontà di costruire una piattaforma aperta a molteplici collaborazioni e contaminazioni, sia interne che esterne alla disciplina.
Nel 2020 il CNAPPC gli ha conferito il riconoscimento di "Giovane talento dell'architettura italiana"
² expandstudio è uno studio di architettura fondato a Roma nel 2020, nato dalla collaborazione degli architetti Davide Troiani e Francesco Leoni. L'attività si rivolge ai campi dell'architettura e del paesaggio con l'obiettivo di creare valore sociale attraverso il design consapevole.
Lo studio sviluppa progetti a differenti scale, collaborando con committenze pubbliche e private.
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