È di WAR - Warehouse of Architecture and Research la proposta vincente del concorso di idee bandito dall'amministrazione di Ponzano Romano per ri-immaginare lo spazio pubblico del suo storico borgo, rendendolo confortevole e di qualità, capace di rilanciare il concetto di luogo di aggregazione della comunità e delle attività economiche.
L'obiettivo del bando era la valorizzazione della memoria storica e architettonica grazie all'ideazione di un museo a cielo aperto di opere d'arte contemporanee, un'integrazione tra moderno e antico capace di rappresentare un volano per il possibile ripopolamento del borgo e la conseguente apertura di nuove attività commerciali.
Partendo dall'analisi dei caratteri del tessuto insediativo del borgo, fortemente caratterizzato dall'incastellamento medievale, la proposta di WAR parte dal concetto di camminabilità, intesa come "la predisposizione dell'ambiente urbano ad accogliere e incoraggiare gli spostamenti a piedi, condizione che favorisce forme più consapevoli ed inclusive del rapporto individuo-complesso".
In questo modo, i percorsi vengono intesi come congiunzioni, e i punti strategici assumono il carattere di spazio pubblico, punti cruciali per determinare la relazione con il paesaggio circostante auspicata nella vocazione autentica del borgo.
Arte contemporanea e percorsi pedonali per il rilancio del borgo
Primo atto dell'intervento è l'individuazione dei luoghi ritenuti adatti ad ospitare gli spazi di aggregazione e i punti di osservazione strategici del paesaggio, oggi purtroppo prevalentemente destinati a parcheggio.
Identificando il centro storico nel diametro di 200 m, le prime azioni riguardano la pedonalizzazione del centro storico secondo il perimetro individuato dal PRG e la ridistribuzione delle aree di sosta in corrispondenza delle due vie d'accesso al centro città, ossia via De Angelis e via Cavour.
Ne deriva l'individuazione di sette aree strategiche di intevento, con conseguente inserimento delle opere d'arte secondo un dettagliato programma culturale che, andando oltre l'attrattiva turistica, punta ad attingere alla tradizione artistica di Ponzano e, più in generale, dei borghi minori italiani, dove moltissimi artisti hanno scelto di insediarsi per il proprio lavoro.
In questo modo si darebbe vita a un percorso unico tra le installazioni, i palazzi storici e i portali monumentali, che guiderebbero il pubblico alla scoperta del patrimonio architettonico e artistico esistente capace di mettere in luce la memoria antica.
Punto strategico del museo a cielo aperto è l'ex Asilo Sebastiani, in parte già ristrutturato e provvisto di un giardino di pertinenza, inserito nel progetto come sede per l'attivazione di residenze d'artista ed eventi culturali, supporto per il museo comunale del borgo, la ricerca e la creazione di opere in ottica territoriale.
A completare l'intervento è la predisposizione dell'arredo urbano a supporto di quello esistente - differente dal punto di vista di materiali ed estetica - e il nuovo piano di illuminazione pubblica, pensato per illuminare il percorso, dare risalto al patrimonio culturale e conferire allo spazio pubblico carattere di sicurezza.
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