Prima una selezione per individuare gli enti locali e poi un maxi-concorso di progettazione, bandito dal ministero dell'Istruzione, per realizzare scuole innovative ed attuare così le specifiche misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Dopo il concorso, bandito a maggio del 2015 per 52 scuole innovative, non andato esattamente a buon fine perché il disciplinare non prevedeva i requisiti che i progettisti avrebbero dovuto possedere per ottenere gli incarichi una volta chiusa la graduatoria, ora l'esperienza si rinnova. E, fortunatamente, sembra già basarsi su presupposti migliori.
A prevedere il maxi-concorso è il decreto legge contenente le disposizioni urgenti per l'attuazione del Pnrr licenziato il 27 ottobre in Consiglio dei ministri. Più nel dettaglio le competizioni saranno bandite per attuare le misure della Missione 2, Componente 3, Investimento 1.1, che prevede un piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica. Il piano, descritto nel Pnrr, mira ad intervenire su circa 195 edifici scolastici, per un totale di oltre 410 mila mq, con conseguente beneficio su circa 58 mila studenti e una riduzione del consumo di energia finale di almeno 50% (3,4 Ktep all'anno) che permetterà di raggiungere una riduzione delle emissioni annue di gas a effetto serra pari a circa 8.400 tCO2.
«Il concorso di progettazione - si legge nella bozza di Dm - è articolato in due gradi». Il primo grado è finalizzato alla presentazione di proposte di idee progettuali; il secondo, cui accedono le migliori proposte di idee progettuali, è volto alla predisposizione di progetti di fattibilità tecnica ed economica per ciascuno degli interventi individuati a seguito della procedura per la selezione degli enti locali.
«L'intera procedura del concorso di progettazione deve concludersi entro 160 giorni dalla pubblicazione del bando di concorso, oltre il quale gli enti locali possono procedere autonomamente allo sviluppo della progettazione. Al termine del concorso di progettazione, tali progetti di fattibilità tecnica ed economica divengono di proprietà degli enti locali che attuano gli interventi. Ai vincitori del concorso di progettazione è corrisposto un premio ed è affidata, da parte dei suddetti enti locali, la realizzazione dei successivi livelli di progettazione, nonché la direzione dei lavori», si legge sempre nella bozza.
Al fine di rispettare le tempistiche del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell'ambito del concorso di progettazione sono nominate Commissioni giudicatrici per aree geografiche per il cui funzionamento è previsto un compenso definito con decreto del ministero dell'Istruzione, sentito il ministero dell'Economia e delle finanze, da adottarsi entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore del presente Dl, nel limite massimo complessivo di 2 milioni e 340mila euro. Le risorse destinate al pagamento dei premi da corrispondere ai vincitori dei concorsi ammontano a 7 milioni e 215mila euro.
di Mariagrazia Barletta
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