Concorsi nella scuola, ecco le nuove regole per selezionare i futuri prof

di Mariagrazia Barletta

Per accedere ai futuri concorsi a cattedra con cui si sceglieranno i futuri insegnanti della scuola media e superiore, occorrerà l'abilitazione (per la classe di concorso per la quale si concorre o per altra classe) oppure il titolo di accesso alla classe di concorso dovrà essere affiancato dal certificato attestante il conseguimento di 24 crediti formativi universitari o accademici (Cfu/Cfa) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche.

Le nuove regole sono contenute nel decreto del ministero dell'Istruzione 9 novembre 2021, pubblicato lo scorso 17 gennaio. I concorsi saranno indetti con cadenza annuale (e su base regionale), per coprire i posti che si stima risulteranno vacanti nell'anno successivo a quello dello svolgimento delle prove concorsuali.

Va ricordato che l'ultimo concorso ordinario per la scuola secondaria è quello per cui le iscrizioni si sono chiuse il 31 luglio 2020, per il quale si è in attesa della pubblicazione del calendario della prova scritta.

→ Il Dm 9 novembre 2021
→ Allegato A - Programmi concorsuali
→ Allegato B - Titoli valutabili
→ Allegato C - Corrispondenza dei titoli di abilitazione

Le prove

Il concorso sarà composto da una prova scritta e da una orale. Lo scritto sarà «computer-based» e diverso per classe di concorso. Ai candidati saranno concessi 100 minuti per rispondere a 50 quesiti a risposta multipla (quattro le opzioni di risposta). Quaranta quesiti sono dedicati alle materie della classe di concorso per la quale ci si candida; gli altri 10 sono divisi equamente tra verifica dell'inglese (livello B2) e competenze digitali.

Con la prova orale saranno valutate «la padronanza delle discipline, nonché la relativa capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento all'uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali». La prova ha una durata massima complessiva di 45 minuti e consiste nella progettazione di una attività didattica. I candidati dovranno illustrare le scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute. Per alcune classi di concorso è prevista anche una prova pratica.

Le materie da studiare

Quanto alle materie da studiare, bisogna far riferimento all'allegato A al decreto, che dettaglia le conoscenze e le capacità richieste per ogni classe di concorso. L'orale prevede anche la verifica delle capacità di conversazione in lingua inglese (sempre livello B2).

Le classi di concorso

Rispetto al 2017, le classi di concorso non sono cambiate. Il riferimento per classi e relativi titoli di accesso resta il Dpr 14 febbraio 2016, n. 19, integrato dal decreto del Miur 259 del 9 maggio 2017.

L'elenco aggiornato delle classi di concorso a cui hanno accesso gli architetti

I punteggi assegnati alle prove e ai titoli

Le commissioni possono attribuire 250 punti a ciascun aspirante prof., di cui 100 per lo scritto, 100 per l'orale e 50 per i titoli. I titoli valutabili sono elencati nell'allegato B al Dm. Concorrono alla valutazione dei titoli: il voto di laurea, il punteggio conseguito con l'eventuale abilitazione all'insegnamento, il conseguimento di un dottorato di ricerca, l'abilitazione scientifica nazionale a professore di I o II fascia, l'attività di ricerca scientifica, l'ottenimento di un diploma di specializzazione universitario di durata pluriennale, il conseguimento di una laurea ulteriore rispetto al titolo di accesso al concorso e i titoli di servizio.

Rientra nella valutazione dei titoli, inoltre, anche l'inserimento nella graduatoria di merito o il superamento di tutte le prove di un precedente concorso ordinario per titoli ed esami.

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