Il ministero del Turismo ha pubblicato la lista degli interventi che potranno beneficiare del bonus dell'80% per gli hotel (e non solo), introdotto dal Dl Pnrr. Il bonus, va ricordato, vale per gli alberghi, gli agriturismi, i campeggi, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, quelli termali, i porti turistici e i parchi tematici, i parchi acquatici e faunistici.
Il decreto e la sua legge di conversione avevano delineato le categorie di intervento ammesse all'incentivo. queste vengono ora definite più nel dettaglio dal ministero del Turismo.
Come si ricorderà, il decreto ammette allo sgravio le spese per gli interventi di efficientamento energetico, di riqualificazione antisismica, nonché per l'eliminazione delle barriere architettoniche. Sono compresi, se funzionali alla realizzazione dei lavori di efficientamento, antisismici e di eliminazione delle barriere architettoniche, anche la manutenzione straordinaria, il restauro ed il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia e l'installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulotte, camper, case mobili, etc... (si tratta degli interventi elencati dal Dpr 380 del 2001, articolo 3, comma 1, lettere b, c, d, e.5).
Per approfondire:
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Come specificato dal ministero, rientrano tra gli interventi di efficientamento ammessi, quelli elencati all'articolo 5 del Dm Requisiti (Dm Mise del 6 agosto 2020), ossia: quelli che comportano una riduzione della trasmittanza termica degli elementi opachi dell'involucro edilizio e delle finestre, i sistemi di schermatura solare e/o le chiusure tecniche oscuranti mobili, montate in modo solidale all'involucro edilizio o ai suoi componenti. Vi rientrano anche gli interventi impiantistici per la climatizzazione invernale o la produzione di acqua calda e l'installazione di sistemi di building automation.
La categoria "riqualificazione antisismica" comprende qualsiasi spesa inerente alla realizzazione di opere destinate a migliorare il comportamento antisismico dell'edificio. Sono ammesse anche le spese per l'acquisto di beni destinati a strutture esistenti, già in regola con la normativa antisismica vigente nella zona di riferimento, a condizione che l'acquisto sia idoneo a migliorare il comportamento antisismico dell'edificio. Tale miglioramento dovrà essere attestato da un tecnico qualificato.
Diversi anche gli interventi ricompresi nei lavori agevolabili di eliminazione delle barriere architettoniche. Nella lista troviamo la sostituzione di finiture, quali in particolare pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti, il rifacimento o l'adeguamento di impianti tecnologici quali servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori, domotica. Sono inclusi anche gli interventi di natura edilizia più rilevante, quali il rifacimento di scale ed ascensori, l'inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o piattaforme elevatrici.
È ammessa anche la realizzazione ex novo di impianti igienico-sanitari adeguati all'ospitalità delle persone diversamente abili, così come la sostituzione di impianti sanitari esistenti con altri adeguati all'ospitalità delle persone disabili. Rientra nelle spese ammissibili anche la sostituzione di serramenti interni, quali porte interne, anche di comunicazione, in concomitanza di interventi volti all'eliminazione delle barriere architettoniche. Sono infine inclusi i sistemi e le tecnologie volte alla facilitazione della comunicazione ai fini dell'accessibilità.
Per l'elenco completo si rimanda al documento elaborato dal ministero
In attesa della piattaforma telematica
Manca ora la piattaforma telematica attraverso cui le imprese interessate potranno presentare domanda di accesso all'incentivo. Secondo l'avviso pubblicato dal ministero del Turismo lo scorso 23 dicembre, le modalità di accesso alla piattaforma devono essere definite con una comunicazione dello stesso dicastero, da pubblicare entro il 21 febbraio. Aperta la procedura online, le imprese avranno 30 giorni di tempo per inviare le istanze.
I soggetti beneficiari della detrazione all'80%, va ricordato, possono godere anche di un contributo a fondo perduto, non superiore al 50 per cento delle spese sostenute per gli interventi agevolati, realizzati a decorrere dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024. Tale contributo comunque non può essere superiore al limite massimo di 100mila euro per ciascun beneficiario.
Oltre al tempo, bisogna considerare anche il limite di spesa
Il bonus dell'80% e il contributo a fondo perduto sono concessi, secondo l'ordine cronologico delle domande, nel limite di spesa di 100 milioni di euro per l'anno 2022, 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni di euro per l'anno 2025, con una riserva del 50 per cento dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica. Per il solo sgravio dell'80% è autorizzata, inoltre, la spesa di ulteriori 100 milioni di euro per l'anno 2022.
L'esaurimento delle risorse sarà comunicato con un avviso sul sito internet del ministero del Turismo.
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