Nasce un contributo, sotto forma di credito di imposta, per le imprese del Sud e delle Isole, che investono nell'efficienza energetica e promuovono la produzione di energia da fonti rinnovabili. A prevederlo è il Dl Energia (decreto 17 del 2022) pubblicato in Gazzetta ufficiale e in vigore dal 2 marzo.
Il bonus per l'efficientamento energetico sarà valido fino al 30 novembre 2023 e coprirà gli investimenti effettuati dalle imprese per le loro strutture produttive, se ubicate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Per la nuova misura sono stanziati 145 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023. Saranno ammessi gli interventi finalizzati a conseguire un risparmio energetico e le spese per avviare l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.
Tutti i dettagli della nuova agevolazione saranno messi a punto con un decreto del ministero per il Sud, da emanare con il concerto dei ministeri dell'Economia e dello Sviluppo economico. Secondo quanto dispone il Dl Energia, il Dm dovrebbe vedere la luce entro il 2 maggio 2022 (60 giorni dall'entrata in vigore del decreto 17 del 2022). Il Dm stabilirà le modalità di attuazione della nuova disposizione, specificando, tra l'altro, quali saranno i costi ammissibili, quale documentazione bisognerà produrre e quali saranno le procedure da attivare, considerando anche il limite dei 145 milioni annui.
Il credito sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione e non concorrerà alla formazione del reddito dell'impresa né della base imponibile dell'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive). Lo sgravio è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.
«C'è un Capitolo Sud anche nel decreto sul caro-bollette» ha spiegato il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna. «Impegna 290 milioni di euro, sotto forma di crediti d'imposta per gli anni 2022 e 2023, per sostenere le aziende delle regioni meridionali che investiranno in efficienza energetica e in auto-produzione di energia da fonti rinnovabili. Lo finanzieremo con il Fondo Sviluppo e Coesione e sono certa che costituirà uno specifico incentivo a ridurre la dipendenza energetica da forniture sempre più costose».
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